Cronachesorprese

9 Settembre 2008

I would have a black hole like a black dog

Filed under: cronache — alessandro @

black holeQuesta storia della fine del mondo è diventata un meme di una certa rilevanza, soprattutto dopo il bell’elogio della normalità di Andrea Beggi.

Queste notizie ai giornalisti piacciono assai, perché danno modo di scrivere di varia umanità senza stressarsi troppo. Apprendo con preoccupazione da un sondaggio del Secolo XIX che una discreta percentuale di miei concittadini se potessero scegliere un desiderio da realizzare prima della fine vorrebbero vedere lo scudetto di una squadra di calcio, non dico quale perché non ha nessuna importanza ;-)

Io avrei un po’ da pensare, perché i desideri da realizzare sono tanti; d’altra parte sono convinto che siano tutti spunti più o meno validi per la realizzazione di un solo desiderio che non abbiamo mai abbastanza chiaro perché siamo uomini, e quindi non mi dò pena più di tanto a scegliere.

Pensare a una fine imminente aiuta a mettere nel paniere un fattore che trascuriamo spesso e volentieri: la gratuità. Via quindi ogni azione finalizzata ad accumulare soldi o fortune, sarebbe solo tempo perso. Via ogni altra che mira al prestigio sociale, al riconoscimento di qualcosa o qualcuno destinato a scomparire. Vanno in primo piano le soddisfazioni individuali, come è logico; ma anche quelle per la maggior parte non reggono. Tendiamo a non pensarci, ma la soddisfazione di un desiderio non è mai davvero “puntuale”; ha sempre un tempo e uno spazio interiore in cui coltivarla prima, e dilatarla poi: uno spazio umano, insomma, che verrebbe meno con l’evento catastrofico. Se davvero succedesse, se davvero avessimo la certezza di zac scomparire in un preciso momento, saremmo tutti paralizzati o in preda a reazioni inconsulte. Il desiderio non avrebbe alcuna voce in capitolo.

Però, volendo immaginare possibile una vera soddisfazione, ci sono piaceri più puntuali degli altri, ed è ovvio che nella prospettiva di essere privati di un “dopo” non solo di esistenza individuale ma anche di eredità, segno o ricordo da lasciare, non rimane molto altro.

Quindi dovendo scegliere opterei per un piacere particolarmente intenso e momentaneo. Sarebbe ad esempio per me principio di grande godimento vedere il buco nero ingoiare selettivamente prima di tutti gli altri e possibilmente causando atroci sofferenze chi ha scritto, a proposito dell’allarmismo generato dall’esperimento del Cern:

Non sorridete. Il web formicola di blog e milioni di persone sono terrorizzate.

Se la scampiamo questa volta li inventeranno, prima o poi, i buchi neri intelligenti. Potremmo usarli come cani da caccia, o filtri antispam dell’esistenza.

7 Settembre 2008

In fondo in fondo è come noi, selvatico

Filed under: cronache — alessandro @

Ce ne accorgiamo solo dopo averlo superato. Enrico “Bruce”, alla guida, ha appena evitato di passare con le ruote sopra quella massa marrone che sembrava un sasso rotolato in mezzo alla strada al limitare del bosco, tra Stellanello e Villanova d’Albenga. Ma con la coda dell’occhio ha visto sullo specchietto che la massa si muoveva. Scoiattolo.

Sta appiattito come può, per evitare danni ulteriori. E li ha evitati. Sa come fare, probabilmente ha visto fino a pochi minuti fa altri mostri meccanici passargli sopra la testolina e la folta coda grande quasi quanto il resto del corpo. Scendiamo tutti e quattro e per prima cosa facciamo blocco alle automobili che sopraggiungono, indicando loro come passare. La strada in quel punto è molto stretta, quindi con il passaggio delle auto più grandi (che non possono deviare a lato) altro spavento, inevitabile. Ma poteva andare molto peggio.

scoiattoloPoi cominciamo a esaminare meglio la situazione. Sembra impigliato nell’asfalto. Nessuna traccia di sangue, ma quando vede che ci stiamo avvicinando tenta di scappare senza riuscirci. Gira su se stesso intorno a una delle zampe anteriori. Prendiamo un giornale e, con l’aiuto di un ramo secco, lo facciamo accomodare nelle pagine centrali. Nessun verso, nessun lamento, solo un terrore grande quanto gli occhi, che sembrano voler invadere il muso. Non so che cosa abbia letto ;-)

A questo punto comincia la responsabilità umana. Non tante opzioni. Uno scoiattolo, in quelle condizioni, è destinato a una morte veloce. Lasciarlo nel bosco, lontano dalla strada, gli allungherebbe solo di poco la sopravvivenza. Nel calcolo delle possibilità ci sembra però qualcosa di meno insopportabile che saperlo arrotato di lì a qualche minuto da un’altra automobile. Nessuna borsa, nessun contenitore adatto a portarlo con noi. Il portabagagli è a chiusura quasi ermetica, con seri rischi di soffocamento e di sballottamento non controllabile. Tenerlo nell’abitacolo durante il viaggio senza un trasportino o qualcosa di adattabile all’uso è rischioso per noi: l’eventuale morso o graffio di un animale selvatico può essere poco simpatico, e non per l’entità della ferita.

Telefono a Estrellita, che so sensibile al problema e discretamente informata, per chiederle se sa di qualche servizio di pronto soccorso animale. Ma non risponde. Perè subito dopo casualmente mi chiama A. per salutarmi, e si offre subito di chiamare un veterinario suo amico per avere informazioni.

scoiattolo Niccolò intanto regge il fagotto improvvisato e sembra indeciso sul da farsi. Prova ad appoggiarlo sul ciglio della strada ma appena sente il contatto con il terreno lo scoiattolo si dimena, senza riuscire a fare molto altro. Stiamo ancora discutendo se lasciarlo o portarlo con noi, quando vediamo una jeep dei carabinieri che sta salendo. Non sono mai stato così contento in vita mia di vedere dei carabinieri. Sistemano lo scoiattolo in una fodera non so di cosa, che sembra fatta apposta, e chiamano il 118, che indica loro un posto di pronto soccorso specializzato dove portare il ferito.

scoiattolo Se capita a qualcun altro può fare lo stesso, il 118 smista anche richieste di questo tipo, ma ci sono anche altri numeri da chiamare. Per la provincia di Genova la Croce Bianca ha un mezzo attrezzato per il soccorso animali: il numero è 010 363636, anche facile da ricordare (grazie ad A. per l’informazione). Per Savona c’è il servizio di pronto soccorso veterinario della Asl 2, 010 264785. Possono essere interpellate anche le sezioni provinciali dell’Enpa.

Può sembrare una cosa di nessuna importanza, e alcuni animal-integralisti troveranno ipocrita tutto questo invexendo per un batuffolo di pelo da parte di quattro carnivori impenitenti di ritorno da una sagra del cinghiale. Ma che piaccia o no la responsabilità umana è così, sono soprattutto le circostanze a definirla, molto di più delle prese di posizione ideali. Sarò anche incoerente; so solo che quegli occhi spaventati mi hanno trafitto. E non so se fosse rassegnazione o qualcosa di diverso, ma lo scoiattolo nel breve tempo in nostra compagnia è passato dal terrore a una calma relativa. Forse aspettava soltanto il peggio. O forse in qualche modo aveva capito che lo stavamo aiutando. Volevo farlo sapere, visto che le ultime notizie dal savonese sulla bestia umana non sono confortanti.

6 Settembre 2008

Alive

Filed under: cronache — alessandro @

4 Settembre 2008

Spammer bassi in soprabito giallo

Filed under: chiedici le parole,il viandante digitale — alessandro @

Nell’account di posta del lavoro mi stanno arrivando messaggi di spam particolarmente divertenti. I testi sono passati evidentemente attraverso un traduttore automatico, ma mi chiedo quanto fossero più coerenti nella lingua originale. Alcuni esempi:

Mittente: Il Bene e il Basso
Molte cose Diventano Molto Costoso a Mercato
Vivi e lascia amante. Questi doni devono sempre ricordarsi di fare in modo! Un molto costoso borse, orologi, gioielli. Tutti la donna e molto piu rapido e sicuro. Modo tale che lascia la casa e utilizzato immediatamente

Mittente: Dettagli compra ora
Ora egli e Pronto ad Acquistare Molto Economici
Come dice che sacchetti sono sempre incarnato? Ci si sacchi molto economici. L’ordine affrontato immediatamente e si zurfieden. Aspetto si ispirera, date un’occhiata di tanto in tanto.

Mittente: Essere il bene adesso
Non Hesiter una Visita di Farmacie Online
Siamo orgogliosi di portare la nostra vasta gamma di droga, tutti sono a vostra disposizione on-line in qualsiasi momento. Approfittate del nostro servizio sempre disponibile online farmacia. Nessuna necessita di attendere il rilascio del medico. Prezzi bassi e il recapito sempre garantita.

Come il protagonista del primo episodio di Cuori in Atlantide, potrei cominciare a pensare che non siano solo messaggi mitragliati a brèttio per pescare due o tre polli tra miliardi di terrestri. Queste stravaganze sono simili a quei segnali descritti nel romanzo di Stephen King: annunci di cani e gatti smarriti che non esistono e che rimandano a indirizzi e numeri di telefono sospetti o inesistenti, strane simbologie accanto agli schemi del pampano disegnati con il gesso sul marciapiede, un orologio da torre che sbaglia il numero dei rintocchi all’ora esatta. Segni dell’avvicinarsi dei pericolosi uomini bassi in soprabito giallo che stanno dando la caccia all’amico del protagonista. “Bassi” non vuol dire bassi di statura: vuol dire volgari, pacchiani, sinistri. Che si muovono in macchine enormi dai colori sgargianti e dalle forme improponibili.

Mi sembra una perfetta prefigurazione dello spammer. Che è un fascista l’ho già detto e ho sempre meno dubbi; ma ora mi sembra sempre più evidente che gli spammer, da bravi fascisti, usano non solo la violenza fisica ed esplicita, ma anche la violenza più subdola e indiretta della corruzione dei linguaggi e dei segni. Scombinano l’ambiente semantico in cui siamo immersi, per ingenerare subliminalmente insicurezza, senso di isolamento e disconnessione dalla comunità.

3 Settembre 2008

Google Chrome, prime impressioni

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

Sto provando Google Chrome. In ufficio non sono riuscito a installarlo e devo capire perché, ma oggi succedevano cose strane (ad esempio non andavo sulla rete esterna con firefox), occorre approfondire.
A parte la scontata integrazione con il motore di ricerca, la cosa che colpisce di più è, come al solito, l’essenzialità. Un browser è già un programma molto semplice. Google Chrome sembra quasi una skin o una vista profilata della home page del motore di ricerca.
L’aspetto più intrigante è l’offrirsi come oggetto cangiante, incrementabile, che varia all’accrescere dell’esperienza di navigazione. Sembra abbastanza intelligente ed elastico da trattenere ciò che ha valore e mettere in un angolino le strade e i sentieri provati una volta e che non vale la pena ripercorrere.
Non ho capito perché si è ciucciato i preferiti da explorer e firefox senza che glie l’abbia chiesto, o forse me l’ha chiesto ma non me ne sono accorto.
Un difetto: mi pare che non supporti cleartype, ma forse mi sbaglio.

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