Quest’anno abbiamo, finalmente, il bassista. Così, dopo un anno e mezzo di troppe chitarre e troppi acuti che bisticciano, il nostro piccolo gruppo, che ancora cerca un batterista analogico e non digitale, sta cominciando a macinare qualcosa di umano.
Facciamo roba un po’ datata, diciamo. Io non avrei problemi o remore a fare cose anche più recenti. Ma lo “zoccolo duro”, formato da Enrico detto Bruce e Stephen detto Stiven, non ammette nessun pezzo che sia uscito oltre il 31 dicembre 1979. È un marchio di fabbrica, conosciuto da decenni in tutta la Riviera di Levante. E siccome vale la pena ascoltarli e suonare con loro, e trovo i pezzi che propongono comunque divertenti da suonare e cantare, io, Claudia detta Claudia e Carlo detto Carlo (per ora, ma il soprannome per il nuovo bassista è imminente) ci adattiamo di buon grado.
Vado così con la musica e la chitarra, a periodi. In periodi come questo sarei capace di suonare per una notte intera, vagare e divagare con la chitarra a tracolla a provare riff e sequenze di accordi. Poi passerà, ma finché dura ne parlerò anche qui.
E insomma dopo un anno di Neil Young e poco più questa primavera abbiamo fatto spazio a Eagles, Beatles e a George Harrison. Stasera abbiamo provato:
While my guitar gently weeps – George Harrison
Tre voci nel refrain e due chitarre soliste che dialogano niente male nel pezzo finale. Molto, molto emozionante.
Try and love again – Eagles
Potente, ma ancora non mi convince. Abbassata di un tono rispetto all’originale, dal re al do. Già così mi viene il mal di testa a cantarla, come facciano loro per me è un mistero. Dobbiamo dividerci bene le voci e le chitarre sono ancora troppo simili, bisogna differenziarle di più.
If I needed someone – Beatles
Semplice e potente. Mi dà molta soddisfazione, soprattutto nel crescendo finale. Qui voci e chitarre sono già ben definite, e bisogna soltanto provare ancora tante volte perché gli attacchi delle voci non sono proprio banali. Ho trovato una bella frasetta da mettere nell’inciso, se riesco a suonarla mentre canto mi farò i complimenti da solo :-)
One of these nights – Eagles
Il giro di basso è spettacolare ma la stiamo facendo ancora troppo lenta. Quando saremo tutti più sicuri delle rispettive parti potremo accelerarla. Le due chitarre di accompagnamento, acustica ed elettrica, rischiano di entrare in conflitto, bisogna armonizzarle un po’. Ma viene bene e potrebbe essere un pezzo di grande effetto.