Cronachesorprese

11 Luglio 2008

Esame da vaticanista, step 12

Filed under: ratzie stories — alessandro @

rockyOggi Ratzie si è scusato pubblicamente con Don Paolo Farinella per non aver mollato un uppercut a Berlusconi mentre si chinava per baciargli l’anello: “Era sicuramente la cosa giusta da fare, come insegna una costante tradizione apostolica. Ma quello era piccolo e sgusciante, mi ha colto di sorpresa. E diciamolo, non sono più quello di una volta. Posso assicurare che mi allenerò al meglio per i prossimi incontri. E chiederò l’intercessione di Santa Adrianaaaaaa!”.

10 Luglio 2008

Malevolenze

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

tocqueville
Ehi amici di Tocqueville, la volpe III vi bollina come malevoli! Dite qualcosa, io non ci credo ;-)

9 Luglio 2008

Ciao ciao Sabina

Filed under: cronache — alessandro @

Ora spero che nessuno faccia l’errore di denunciarla per inguria o diffamazione o altre quisquilie da querelomani. Le farebbero un ottimo servizio. Perché in realtà la sua disgrazia è una sola: non fa più ridere. È penosa. Curioso, no? Una che fa la comica, ed è molto brava, comincia a pensare un giorno che valga la pena fare un po’ meno ridere per provare a dire cose intelligenti. Ma quando cercava di far ridere, imitando come solo lei sa fare, era davvero intelligente e corrosiva. Ora, oltre a non far ridere, non fa altro che inanellare una stronzata dietro l’altra.

Dai, amici giornalisti. Non fate da grancassa a questa poveretta. Non c’è neanche bisogno di controargomentare. Sarebbe troppo facile e sarebbe anche come sparare sulla croce rossa, perché una come lei, quando non fa ridere, ha imboccato il viale del tramonto anche come popolarità. Appena metterà piede fuori dalle piazzette dei fan di Grillo (sempre più provinciali, anche nel centro di Roma) prenderà solo pernacchie. Accontentatevi di far vedere, senza parole, questo video epitaffio autoprodotto di una ex comica. Una prece.

8 Luglio 2008

American mistake and italian lack

Filed under: cronache,forse cercavi — alessandro @

biografia berlusconi su governo.itDegli articoli italiani che ho visto online nessuno riporta il link alla voce Berlusconi dell’Encyclopedia of World Biography usata dall’ufficio stampa della Casa Bianca e causa di una pessima figura. Per chi non ha voglia di cercare ma è curioso di leggerla, eccola. Si trova in un sito, HighBeam Encyclopedia, che fa cercare su diverse fonti: oltre all’enciclopedia biografica citata, anche sulla Britannica e su altre risorse. Non ho capito bene se le fonti sono comunque già reperibili online o se sono messe dentro a quel calderone con opportuni accordi commerciali. La scheda su Berlusconi è datata 2005.

Non è strano che gli addetti stampa della Casa Bianca attingano informazioni da alcuni siti che giudicano più autorevoli degli altri. Ed è sicuramente un unfortunate mistake che quella che probabilmente era solo una bozza o un documento preparatorio sia finita nelle cartelle dei giornalisti. Inoltre quella scheda, per quanto poco adatta all’occasione ufficialissima del G8 e infarcita di valutazioni e circostanze che ovviamente nella versione definitiva sarebbero stati eliminati, riporta molte notizie e molti dati corretti. Il problema vero, forse, è che sul sito del Governo italiano la scheda biografica di Berlusconi promette una english version che non c’è. Anche se gli addetti stampa della Casa Bianca avessero cercato lì (e sarebbe stato il posto giusto per cercare, o almeno io al loro posto avrei cercato lì, prima di tutto) non avrebbero trovato quello che cercavano. Considerato lo svarione che hanno fatto, direi che avevano troppa fretta anche per aspettare l’aiuto di un traduttore…

7 Luglio 2008

Più se ne parla, meno si usa

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

Non voglio parlare di qualcosa di osceno, come potrebbe sembrare dal titolo.

Volevo solo segnalare l’illuminante commento di Alberto D’Ottavi a uno dei post di viaggio di Tambu, che giustamente magnifica le meraviglie wireless di Scandinavia. Dice Alberto:

sai a cosa mi fa pensare questo tuo post? a un momento in cui non ci sarà più bisogno di parlare di internet. mica passiamo il nostro tempo a dirci quant’è importante il telefono!

Quando verrà quel momento? Sono quasi quindici anni che parliamo di internet. Non so quanto tempo i nostri bisnonni e/o trisnonni hanno passato a parlare del telefono, forse molto di più.
Chissà se lo vedrò il momento in cui avremo i numeri IP anche sotto le ascelle. A ogni pelo un address, dico, a quel punto non perderai più tempo a concionare di vuvuvu.

La prossima volta che vado da mio padre fotografo il vecchio telefono di casa, che è rimasto su un comodino come soprammobile. Ha poco più di vent’anni, sembra che si sia materializzato da una piega spazio temporale. Di lui non si parla più. In compenso, a vederlo cosÌ in dismissione dopo averlo maneggiato per anni come una cosa talmente useful da diventare quasi un’estensione dell’orecchio (lui che non ha mai preteso per sé neanche una riflessione fugace alla McLuhan come strumento del comunicare, che oggi non si nega neanche al più insulso ammenicolo digitale), dà qualche emozione.

Ripeto, non sto parlando di niente di osceno. Almeno credo :-/

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