Cronachesorprese

7 Giugno 2007

A proposito di politically correct

Filed under: chiedici le parole,cronache — alessandro @

Io non ho nulla contro il femminismo ma mi auguro che questo femminismo puntiglioso e nominalistico si estingua presto, che cada nell’oblio che merita. Forse non è neanche giusto chiamarlo così, perché il femminismo i suoi meriti storici li ha, e su tante cose non vorrei certo tornare indietro. Non sono stato al Femcamp di Bologna (che sicuramente, da quanto ho visto, è stato un ottimo barcamp, non lo metto in dubbio) non solo perchè avevo altri impegni, ma anche perché non mi piacciono le tematizzazioni di genere, le considero astrazioni. Il genere è nemico dell’essere.

Sono convinto che è possibile parlare di diritti nella maniera più propria e completa senza stare dietro alle menate di identità di genere. L’identità per me è umana, sociale e culturale, e basta. Chi crede di andare avanti, chi si sente in lotta perché asseconda questi puntigli si accorgerà prima o poi di essere rimasto solo con la sua astrazione. Solo: è neutro, viene dal latino e non me ne frega nulla se quando l’hanno inventato le donne non avevano voce in capitolo, non accetterò mai di violentare la lingua in nome di certe velleità che non hanno niente da invidiare al maschilismo più becero.

Ora spero che la Vincenzi faccia gli assessorati come crede opportuno e si dimostri davvero un sindaco con le palle. Si chiama metafora. Se dico che è un sindaco con le tette non faccio una metafora, dico un’ovvietà.

5 Comments »

  1. d’accordo con you mister!!!
    :))) ciau

    Comment di silvia — 8 Giugno 2007 @

  2. Qualcuno mi spieghi perché Vladimir Luxuria è una deputata mentre Giovanna Melandri è un deputato.

    Comment di searcher — 8 Giugno 2007 @

  3. Ti ringrazio della citazione. La nostra categoria Libero Mugugno è proprio finalizzata a dare spazio alle idee le più diverse. Lo scopo è proprio quello di vedere cosa può suscitare un intervento del genere. Riporterò il tuo commento in zero10 con relativo link of course.

    saluti

    Comment di Zero10 — 8 Giugno 2007 @

  4. riguardo all’articolo, a me sembra un po’ uno sparare tra la folla per colpire il bersaglio desiderato. ma almeno confuto le imprecisioni. il quartiere di Prè sta lentamente cambiando volto, mi sono stupito nell’attraversarlo. non è fermo a trent’anni fa.
    se si fa giornalismo, occorre almeno cercare di scrivere le dinamiche con esattezza.
    poi: ma cosa vuol dire “le persone più giovani non hanno alcuna formazione civica politica, e quindi non possono nemmeno essere educate”? secondo me è un assurdo.
    per il resto, hai perfettamente ragione, il genere è il peggior nemico dell’essere.

    ciao.

    Comment di paolo — 8 Giugno 2007 @

  5. Paolo: anche a me le boiate su via pré e sui giovani hanno dato fastidio, ma mi sono concentrato sul tema principale. comunque sì, hai ragione, l’articolo dà l’impressione di una strage indiscriminata. non faccio ipotesi gratuite, ma non riesco a giustificare tanto furore solo per un elenco di deleghe di un assessorato.

    searcher: nessuno può spiegartelo, perché non ha senso. finché non mi imporranno per legge di fare diversamente (e finché non vedrò vere sanzioni alle eventuali violazioni, sarei proprio curioso) continuerò a usare ciò che la lingua e il buon senso chiedono: deputato, presidente, sindaco, tutte le cariche sono neutre e si scrivono come il maschile. quindi dico il deputato giovanna melandri, il sindaco marta vincenzi. nei giorni scorsi in un articolo del secolo XIX c’era “la sindaco”. assurdo.
    per quanto riguarda vladimiro guadagno alias vladimir luxuria, nella pagina a lui dedicata su wikipedia c’è scritto: “preferisce essere descritta usando pronomi e aggettivi femminili, anche se appartiene biologicamente e giuridicamente al sesso maschile”. allora, se mi rivolgessi direttamente e personalmente a lui, userei i pronomi che più gli aggradano. e se lo vedessi che entra nel bagno delle donne non farei le piazzate che ha fatto quel cervello da studiare di quella bella donna che è la gardini. ma se ad esempio fossi un deputato che lo cita in un dibattito parlamentare userei i pronomi non che piacciono a me, ma che vuole la lingua italiana, poiché biologicamente e giuridicamente l’ambiguità che coltiva non c’è. altro è la cortesia, altro è la pretesa di dare valore giuridico e linguistico alla confusione tra genere e orientamento sessuale.

    zero 10: grazie per lo spazio che mi avete dedicato, apprezzo il vostro esperimento di local blog, ma tecnicamente credo che sarebbe più logico non riportare in nuovi post le repliche ma utilizzare i trackback (che vedo che funzionano su zerodieci, e non ho capito perché nel caso del mio post non ha funzionato).
    buon lavoro, comunque.

    Comment di Alessandro — 9 Giugno 2007 @

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment


Powered by WordPress. Theme by H P Nadig