Cronachesorprese

4 Dicembre 2006

Barcamp: uscire dove?

Filed under: barcamp,il viandante digitale — cronachesorprese @

La discussione sviluppata dalla controversa presentazione di Maurizio Goetz avrebbe meritato più tempo. Sfortunatamente si era a ridosso della pausa pranzo, e quindi non si è continuato neanche a margine, come accaduto per altre conversazioni.

Delle slide non mi ha convinto il gioco digitale – analogico. Mi sembra che si sia data una descrizione prevalentemente emozionale dell’opposizione, e che in definitiva la definizione sia stata mancata. In realtà la vera opposizione, o almeno quella a cui veniva istintivamente da pensare, era tra il fare rete e il non fare rete. E quindi l’invito a uscire non lo comprendo molto bene. Uscire dove? Sarà questa paura del’autoreferenzialità (ne parlerò ancora), ma io non vedo, e non vivo, questa grande opposizione tra online e offline.

Ma ammesso che la discontinuità ci sia (e non confonderei questa discontinuità con il digital divide), non abbiamo bisogno di uscire dalla rete e invitare a entrare chi ancora non c’è, per un semplice motivo: stanno arrivando a frotte, non per merito nostro ma per disposizioni superiori. La pressione sociale e istituzionale a usare internet (stando attenti, però, che è un covo di poco di buono…) è enorme.

Non dobbiamo uscire: dobbiamo stare dentro nella maniera più umana (analogica? no, direi di no: forse che l’essere digitali non è umano?) possibile, per predisporre pezzi di rete accoglienti, che siano opportunità per tutti. Per tutti quelli che hanno qualcosa da dire e da dare. Che sono davvero, potenzialmente, tutti, basta che siano disposti a imparare le specificità del mezzo. E la causa principale della famosa autoreferenzialità è tutta in questa condizione: più che allo snobismo e al sentimento elitario di chi sta in rete, è dovuta alla necessità di selezionare i messaggi. E quale criterio migliore, oltre a quello logico di seguire i propri interessi, del preferire chi dimostra voglia di sintonizzarsi con gli standard di comunicazione della rete e (per quanto riguarda questo piccolo sottoinsieme) della blogosfera? Quella che a volte può sembrare autoreferenzialità è forse un semplice istinto di sopravvivenza.

5 Comments »

  1. Forse la metafora non è stata felice, ma probabilmente perchè c’erano diversi concetti su cui volevo riflettere. Esiste un pensiero veloce, contrapposto ad un pernsiero lento?
    Di chi è la responsabilità del digital divide? Che cos’è la società civile nell’era digitale?
    Sono felice che si sia discusso. Questo era il mio unico obiettivo? Ma ora mi chiedo come si possa utilizzare l’energia creativa del BarCamp anche in altri contesti. Hai qualche idea?

    Comment di Maurizio Goetz — 5 Dicembre 2006 @

  2. hai buoni motivi per essere soddisfatto. la provocazione è riuscita, tutti abbiamo avuto modo di discutere e riflettere dalla tua presentazione.
    non ho idee precise, per ora solo un bel po’ di suggestioni che mi frullano in testa e si rcombinano tra loro. credo che ognuno cercherà, nel suo contesto, di usare gli stimoli del barcamp. e se verrà fuori qualcosa di buono ce lo racconteremo, no? :-)

    Comment di cronachesorprese — 5 Dicembre 2006 @

  3. Sai che forza ha lavorare insieme? Ho scritto un post e ho pubblicato un documento sul blog che David Armano, noto blogger e pubblicitario ha cocreato e a cui io ho partecipato.
    Nota la ricchezza dei suoi contenuti, frutto della collaborazione di tante persone.
    Era un po’ questo il mio richiamo.

    Comment di Maurizio Goetz — 5 Dicembre 2006 @

  4. ottimo lavoro :-)
    è vero. io credo che la rete di blog abbia dato una significativa accelerata… anzi aspetta, lo scrivo in un post, mi sembra che meriti :-)

    Comment di alessandro — 5 Dicembre 2006 @

  5. […] inizialmente la quantità delle connessioni non è sbagliata. Qual’è l’alternativa? Figurarsi di essere in un centro del tutto virtuale delle conversazioni e delle navigazioni, pensando che le connessioni arriveranno. Questo sarebbe davvero […]

    Pingback di Cronachesorprese » Apocatastasi dell’autoferenzialità — 16 Settembre 2007 @

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment


Powered by WordPress. Theme by H P Nadig