No, il vano sospettar nulla giova.
Pria del dubbio, l’indagine.
Dopo il dubbio, la prova.
Otello (dal llbretto di Arrigo Boito, atto II)
Ho appena stampato una copia della bozza di Zerobubbole per un amico che non ha internet ed è vittima, come molti altri, delle illazioni orchestrate da Giulietto Chiesa sulla presunta inattendibilità del rapporto ufficiale sull’11 settembre.
L’ultimo foglio è uscito da poco dalla stampante. Ho preso il malloppo di 155 pagine, ne ho saggiato il peso e il volume con le mani e lo sguardo e mi sono chiesto: how long?
Quanto ancora si dovrà sprecare tempo, banda. carta, inchiostro dietro a questi deliri?
Fin dai tempi dell’uscita del libro “Zero” (il documentario lo stiamo ancora aspettando) ho sperato di non doverne mai discutere con nessuno, ho sperato che piombasse nel silenzio che meritava. Mi tocca scriverne anche qui, giusto per ottimizzare la discussione di un’ora con il mio amico.
Per fortuna Paolo Attivissimo e il gruppo informale Undicisettembre fanno da anni un lavoro prezioso e ammirevole contro queste farneticazioni: naturalmente non sono gli unici al mondo, anzi il loro è principalmente un lavoro di raccolta, traduzione e divulgazione delle obiezioni alle tesi cospirazioniste, cui aggiungono contributi originali con puntuali verifiche. Fanno ciò che dovrebbero fare quelli che avanzano tesi clamorose come “nessun aereo è caduto sul pentagono” o “le torri sono state demolite con esplosioni controllate”: cercano gli esperti per verificare. Per molti aspetti non occorre scovare dei luminari, bastano vigili del fuoco o piloti d’aereo con un po’ di esperienza. E se la verifica smentisce l’asserzione costruiscono delle controdeduzioni che risultano logiche, attendibili, abbondanti e spesso definitive.
Non penso certo che i rapporti ufficiali del governo americano, come di qualsiasi altra amministrazione al mondo, debbano essere presi per vangelo. Anzi vanno analizzati fino all’ultima virgola; le eventuali contraddizioni o i punti ancora da chiarire vanno divulgati, presentati a chi non ha il bagaglio tecnico per capirli da solo o semplicemente non ha il tempo per considerarli. Devono farlo i giornalisti, gli esperti, gli scienziati e chiunque voglia dedicarvisi. Ma senza partire da preconcetti, da tesi precostituite, come hanno fatto Gilulietto Chiesa e prima di lui Thierry Meyssan, l’incredibile francese e molti altri, le cui strampalate asserzioni, già ampiamente e definitivamente smentite, vengono riproposte senza battere ciglio da “Zero”.
Senza la voce di 11 settembre in Italia su questa faccenda predominerebbe quella solita, odiosa sensazione diffusa di sospetto senza prove, portata avanti di conversazione in conversazione dai soliti che si credono più informati e guardano gli altri dall’alto in basso con aria di commiserazione. Sono stufo di questa storia. Se qualcosa di buono può venire dalla catastrofe del Wtc è forse lo sputtanamento definitivo della filosofia cospirazionista, perché l’inconsistenza delle sue premesse e delle sue teorie è in questo caso talmente grande da collassare, come sono collassate le torri gemelle sotto il peso delle tonnellate degli aerei scagliati contro le due facciate a una velocità di oltre settecento chilometri orari. Le strutture in acciaio, prive di cemento armato, si sono indebolite per gli incendi sviluppatisi dopo gli impatti, e sono crollate quando non hanno potuto più reggere. Questa è, fino a prova contraria, la verità accertata dai dettagliatissimi rapporti tecnici. E nessuna prova contraria è stata mai portata da nessuno. Nonostante ciò, il fascino della teoria del grande complotto non muore. Per quanto, ancora? Davvero non è possibile spazzarla via definitivamente e occupare il tempo e l’ingegno con cose serie?
Provo una grande frustrazione a considerare l’operazione “Zero” di Giulietto Chiesa. E mi ha deluso profondamente, al tempo dell’uscita, vedere tra i collaboratori il nome di uno storico valido come Franco Cardini. Ha fatto un grande errore a mischiarsi a questa masnada di ideologi, finti esperti, cialtroni, mitomani e testimonial per dare credibilità al ciarpame di una teoria insostenibile e con zero prove. Zero fa leva solo su quell’antiamericanismo dozzinale che è, per somma insipienza, uno dei migliori alleati delle iniziative non proprio lodevoli che gli Stati Uniti prendono davvero qua e là nel mondo. Finché ci sarà gente come Giulietto Chiesa, Gore Vidal o Dario Fo (che con questa ennesima perla dovrebbe essere riconosciuto ormai da tutti per quello che è: un buffone) qualsiasi bastardo che riesca a insediarsi nello studio ovale sarà sempre, agli occhi di molti, un “buono”. E anche simpatico. Questi riescono istintivamente ad avere torto di fronte a chiunque. Fortuna che tra il 1933 e il 1945 non erano ancora nati o erano ancora troppo giovani per nuocere.
Non so se Giulietto Chiesa e alcuni dei suoi compari siano davvero inconsapevoli di questo effetto boomerang. Mi sembra più plausibile che debbano semplicemente tener viva la loro identità “anti” al di là di ogni evidenza, perché pensano che il sospetto sia un metodo sufficiente per fare ipotesi. E invece le buone ipotesi partono dall’osservazione, non dal sospetto. Il sospetto, da solo (intendo come mossa iniziale), non porta a buone domande e non fa costruire buone ipotesi. Se poi viene assolutizzato per renderlo refrattario a qualsiasi verifica, come in questo caso, diventa menzogna. Forse è solo un metodo efficare per loro, per mantenere visibilità e un certo potere. Ma questo è solo un sospetto, e io so come va usato: ammetto candidamente che è una malignità che mi viene dal cuore. Non scriverò un libro per raccontare fantomatiche cospirazioni bolsceviche di Chiesa e soci come se fossero fatti assodati e incontrovertibili. Oddio, se lo facessi magari diventerei ricco, come Thierry Meyssan.
il problema è che i dubbi sollevati dall’11 settembre sono leggittimi. sono le conclusioni che sono deliranti. perchè sono leggittimi i dubbi? perchè, come è giusto che sia, il governo americano ha secretato un sacco di cose.
ad esempio, nessuno mi toglierà dalla testa che il governo americano sapesse che bin laden aveva in progetto un attacco aereo e chi è stato a genova durante il g8 e ha una buona memoria sa di cosa parlo, ma da qui a pensare che sapevano, so’ stati zitti e anzi, magari gli hanno pure pagato i buoni carburante….
Comment di impiegato — 8 Gennaio 2008 @
la pensiamo allo stesso modo.
spesso sono i complottisti quelli piu’ funzionali a chi nasconde un segreto. perchè basta discreditare loro per tenersi ben saldo il segreto.
per quanto riguarda il g8 ti diro’ di piu’. si parlo’ chiaramente di un possibile attentato di bin laden con aerei dirottati. me lo ricordo perfettamente. infatti la notizia fece cosi’ “colore” (all’epoca bin laden non faceva ancora paura) che blob metteva la faccia di bin laden e “genova per noi” di paolo conte come intermezzo nelle puntate dedicate alla preparazione del g8
Comment di impiegato — 8 Gennaio 2008 @
ricordo bene anch’io. non blob (sarebbe una chicca ripescare quelle puntate) ma la notizia sì.
Comment di alessandro — 8 Gennaio 2008 @
anch’io penso che probabilmente c’è un mare di roba secretata, di cui il rapporto ufficiale non fa menzione.
ma le spiegazioni possono essere tante e non aver nulla a che fare con l’ipotesi del grande complotto.
io credo che le responsabilità e le negligenze che sono state favorevoli al verificarsi degli attentati ci siano. errori di mancata denuncia e vigilanza, errori di sottovalutazione di segnali concreti, quegli stessi segnali che nel caso del g8 non sono stati sottovalutati e hanno suggerito la chiusura dello spazio aereo su genova. è anche vero che un conto è chiudere lo spazio aereo sopra una città per uno o due giorni in una circostanza eccezionale, un altro è monitorare il normale traffico aereo su tutti gli stati uniti temendo un attentato che può verificarsi in qualsiasi momento.
ciò che probabilmente il governo americano vuole coprire sono queste responsabilità di omissione, in primo luogo. questa naturalmente è solo un’impressione che ho io. se avessi tempo voglia e competenze per farlo cercherei di capire se nel rapporto ufficiale ci sono contraddizioni o “buchi” che potenzialmente coprono le responsabilità di qualcuno. può darsi che l’accertamento di queste falle produca piste interessanti. ma prima di “disegnare” un grande complotto o una responsabilità diffusa e consapevole avrei bisogno di lavorare parecchio. e sicuramente in modo ben diverso da come hanno fatto tutti i complottisti.
il fumo che producono queste fandonie, paradossalmente, è più sviante di qualsiasi omissione, insabbiamento o secretazione. è vera disinformazione.
basta vedere che chiesa non si è mai curato, da quando è uscito il libro, di correggere un qualsiasi particolare della sua lacunosissima ricostruzione, anche in presenza di critiche circostanziate e puntuali. se cercasse davvero la verità l’avrebbe fatto, perché chi cerca la verità ci tiene a emendare le proprie interpretazioni e ricostruzioni da quegli elementi che la possono inficiare. non ha problemi a cambiare direzione in presenza di dati sufficienti per farlo.
niente di tutto questo. nessun dialogo, nessuna correzione di rotta. una verità scritta sulla pietra una volta per sempre. a questo punto preferisco la versione ufficiale.
Comment di Alessandro — 8 Gennaio 2008 @
vista ora in un sito americano (via Right Nation).
bill clinton in new hampshire (dove sembra che hillary rischi un’altra sonora sconfitta) rispondendo a domande al volo per strada:
“You wanna know what I think?” Clinton said. “You guys who think 9/11 was an inside job are crazy as hell. My wife was the senator from New York when that happened. I was down at Ground Zero. I saw the victims’ families. You’re nuts.”
Comment di alessandro — 8 Gennaio 2008 @
Che George W. Bush possa risultare simpatico a qualcuno, magari anche buono e sagace, solo perché Chiesa o altri sono antiamericani mi sembra, molto francamente una boutade e anche una teoria azzardata al limite del caso disperato.
poi, of course, le persone che ci vanno a genio sono tra le più disparate e lontane tra loro, ma io preferisco, uno a caso, Romero…;-)
Comment di cybbolo — 8 Gennaio 2008 @
dimentichi che bush è stato rieletto senza discussioni. se non sei “simpatico” almeno a qualcuno non puoi diventare presidente degli stati uniti. figuriamoci se puoi essere riconfermato, dopo tutto quello che è successo in quei quattro anni. molti negli stati hanno preso le parti di bush, di bush in persona. nonostante tutto. ora io non dico che questo risultato sia solo una reazione ai “nuts”. ma credo che sia un fattore non da poco, se anche clinton è spinto a “sbroccare” in questo modo contro di loro. non credi?
Comment di alessandro — 8 Gennaio 2008 @
volevo dire un sacco di cose a proposito, e cmq son d’accordo con te!!
però a me l’allunaggio che non è mai avvenuto non me lo toglie nessuno!!! ;))
Comment di silvia — 8 Gennaio 2008 @
è risaputo, lo dicono anche i rem, caspita ;-)
prima o poi riusciremo a riconoscere e condividere la vera natura di queste teorie: sono arte contemporanea. da questo punto di vista è roba di grandissimo valore.
Comment di alessandro — 8 Gennaio 2008 @
In tema anticomplottista, segnalo questo sito che ho scoperto pochi giorni fa:
http://www.johnkennedy.it
dal quale risulta che addirittura sarebbe stato Lee Harwey Oswald ad uccidere JFK.
Comment di searcher — 9 Gennaio 2008 @
A proposito: Elvis è vivo!
Comment di searcher — 9 Gennaio 2008 @
e ci mancherebbe: “elvis è Dio!” (cit. the committments)
interessante il sito che hai segnalato, grazie.
Comment di alessandro — 9 Gennaio 2008 @
[…] Mi ero perso questo bell’articolo di Cardini (pubblicato a novembre su Avvenire) sul film Elizabeth the golden age. Quando ho visto il film, la bellezza e la bravura di Cate Blanchett non mi ha impedito di pensare che era il sollito pastone antipapista e che certo le approssimazioni non mancavano, bastava avere la pazienza di cercare. Meno male che Cardini è sempre Cardini: gli basta poco per riscattarsi da certe sue imprudenti frequentazioni… […]
Pingback di Cronachesorprese » Cardini su Elizabeth the golden age — 19 Gennaio 2008 @
Caro Searcher,
sì, Lei ha ragione: Kennedy fu “addirittura” ucciso dal solo Lee Oswald. Le sarei grato se vorrà partecipare a qualche confronto nel forum dopo aver letto il materiale del nostro sito. Grazie e cordiali saluti. Diego Verdegiglio
Comment di diego verdegiglio — 5 Febbraio 2008 @