Cronachesorprese

10 Ottobre 2007

Presso il nemico

Filed under: chiedici le parole — alessandro @

Leggete questo e la discussione seguente. Qualche tempo fa mi avrebbe appassionato, oggi un po’ meno, perché mi rendo conto che certe “battaglie” sulle parole sono quasi sempre tempo perso: quando ti esponi personalmente, con gli amici o in un gruppo di lavoro, difficilmente vieni ascoltato e a volte ottieni l’effetto opposto. Passi per il “fissato”. E siccome tutti hanno punti deboli e cattive abitudini nell’uso della lingua, è facile poi essere ripresi con particolare ferocia, quando capita di sbagliare.
Penso comunque che le questioni di gusto e di stile vadano distinte dalle questioni di uso corretto:la lingua italiana, come sottolinea Leonardo (esprimendo una posizione che per come sono oggi mi affascina di più), è molto tollerante. Basta evitare l’orrido, e per questo non occorre essere particolarmente colti o raffinati. Poi ci sono questioni non di gusto né di uso corretto, ma culturali, come l’uso del “presso” per indicare luoghi precisi, che è accettato dal dizionario ma mi è sempre sembrato, e ancora mi sembra, un simbolo dell’arroganza del potere che vuole stare nell’ombra. Ciò che dovrei trovare “presso” è qualcosa che potrei anche non trovare. Sono convinto che sia questa l’origine dell’uso, dilagato poi per pigra emulazione. Per questo ho provato a combatterlo.

12 Comments »

  1. Anch’io un tempo mi piccavo di correggere altrui grossolani errori di grammarica e sintassi. Salvo poi venir corretto a mia volta (ma questo non mi dava fastidio).
    Ora lascio perdere, cerco di scivere in modo corretto per soddisfazione personale.

    PS: È frequente sentire nei telegiornali commenti come questo: “… domani si svolge a Roma una manifestazione indetta da …”.
    Siamo proprio senza futuro.

    Un saluto.

    Comment di Piergiuseppe — 10 Ottobre 2007 @

  2. […] del presso non posso che concordare con alessandro, anche perch credo che sia nato dentro la pubblica amministrazione e ai miei occhi riassume […]

    Pingback di stellinorama » troppo pressati — 10 Ottobre 2007 @

  3. io “presso” non lo uso mai…
    magari sbaglio, eh?

    Comment di alga — 11 Ottobre 2007 @

  4. Amo l’italiano in derapata, ma la derapata è controllo, gusto, velocità, ferocia contro l’asfalto.
    “presso il ristorante” è slittare sul bagnato.
    [leggiti il libercolo che ho postato nei miei post, quello di William Strunk Jr.
    Poi distribuiscilo a chi sai tu.]

    Comment di caino — 11 Ottobre 2007 @

  5. Io “presso” lo userei per indicare parlando il “chiocciola” degli indirizzi email.
    Non vedo perché dovrei dire “at”, oppure “chiocciola”, appunto.

    Mi piacerebbe “Pincopallino presso gmail punto com”, mi sembra corretto e piacevole
    Solstizio

    Comment di Solstizio — 11 Ottobre 2007 @

  6. nella mia carriera professionale ho sempre ascoltato con interesse chi, secondo me con autorevolezza, mi indicava errori o forme di espressione più corrette da usare. tra questi ci sei tu. ancora oggi mi permetto di dire alle persone che lavorano con me di evitare “presso” semplicemente perché non voglio che venga usato. quando mi si chiede perché allora rispondo che è brutto, che non mi piace, che non si usa… e che sopratutto si tratta di un vecchio insegnamento che ho ricevuto da una persona molto preparata che ha contribuito a farmi imparare e amare il mio mestiere. davanti a questo non ricevo risposta. il termine non viene più usato e basta. punto e fine. forse sono prepotente ma su alcuni passaggi non transigo. e credano pure che sono rompiscatole e precisina, e forse lo sono, ma non m’interessa. oggi leggere questa discussione è per me interessante e condivido tutti o quasi i punti toccati con la tua solita arguzia e intelligenza che mi fanno ancora oggi, dopo anni, pensare a te come una fonte autorevole di dritte sulla scrittura e sulla comunicazione. con un elemento in più: la calma con cui hai trasmesso a me e penso a tanti altri la passione per l’uso corretto ed efficace della parola. senza arroganza ma con fermezza. uno stile anni luce lontano dalla pa e dai corridoi di noiose e becere aziende di informatica che fanno di tutto per mostrarsi innovative quando nell’animo non sanno e non vogliono prorio capire che la buona comunicazione avvicina e non divide. ma prima di concludere questo lunghissimo messaggio ti voglio raccontare una perla recentissima: il nuovo addetto stampa dell’azienda dove lavoro ha affermato “odio i messaggi dei cellulari perchè non permettono di contemplare e usare le varie sfumature linguistiche” e su questo ti saluto….maestro ;)

    Comment di imbarcoimmediato — 11 Ottobre 2007 @

  7. solstizio: proposta interessante, perché è una buona applicazione del “presso”, che non dovrebbe indicare un luogo fisico preciso.
    imbarcoimmediato: che emozione, non tanto le tue troppo generose parole quanto passare di nuovo in approvazione un tuo testo… ciao, a rileggerci presto.

    Comment di alessandro — 11 Ottobre 2007 @

  8. Non vedo perché dovrei dire “at”, oppure “chiocciola”, appunto

    e perchè no? l’hanno chiamato “at” e quindi si chiama “at” per definizione. adesso azzardo una ipotesi… “@”, chiocciola appunto è stato scelto perchè la posta piu’ lenta (imbustata e spedita) viene chiamata “snail mail”, ironico no?

    Comment di impiegato -> solstizio — 11 Ottobre 2007 @

  9. Il nuovo addetto stampa dell’azienda dove lavoro ha affermato “odio i messaggi dei cellulari perchè non permettono di contemplare e usare le varie sfumature linguistiche”

    complimenti al personaggio :) come se la lingua fosse immutabile mentre i media evolvono

    Comment di impiegato --> imbarco immediato — 11 Ottobre 2007 @

  10. è vero sono generosa ma non in questo caso. a rileggerci presso..ops presto. a morte i refusi!

    Comment di imbarcoimmediato — 11 Ottobre 2007 @

  11. impiegato: grande ipotesi :-)
    a pensarci, però, forse la traduzione migliore di at sarebbe “da”, come lo “chez” francese. “tizio da gmail”. mi sembra fantastico, troppo semplice per potersi affermare.

    Comment di alessandro — 11 Ottobre 2007 @

  12. “chez”?
    c’entrano i cuochi?
    ;-D

    scusate, sto impazzendo.

    Comment di alga — 12 Ottobre 2007 @

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment


Powered by WordPress. Theme by H P Nadig