Cronachesorprese

19 Luglio 2007

Blog altrimenti detti

Filed under: cronache,il viandante digitale — alessandro @

“I blog, altrimenti detti diari online, compiono dieci anni”, dice il Corrierone. Io ho sempre sostenuto che è fuorviante identificare i blog con dei diari più o meno elaborati. Mi chiedo che bisogno abbia ancora un giornalista di spiegare cosa sono i blog tutte le volte che parla dei blog. D’accordo, l’anniversario induce bilanci e definizioni, ma non basta dire “I blog compiono dieci anni”?.
Qui e altrove si è sempre cercato di dire altrimenti, di guardare tutto ciò che non è spiegabile con la forma diario. E credo che sia meglio continuare, anche e soprattutto nel momento in cui le aziende cominciano a mettere blog e blogger nei loro piani marketing.
Speriamo intanto, come dice Luca De Biase, che i blog passino presto di moda…

18 Luglio 2007

L’attributore di contenuti

Filed under: forse cercavi,il viandante digitale — alessandro @

Attraverso Mafe, e poi altri post segnalati su blogbabel, trovo questo post di Marco Mazzei su un tema stuzzicante.
Google news attribuirebbe a Repubblica la notizia delle indagini su Prodi? Solo perché è di Repubblica l’articolo più in evidenza su quella notizia? Mi sembra un po’ poco per affermarlo. Che qualche navigatore possa erroneamente pensare che la notizia è di Repubblica e non di Panorama non può essere imputato a Google news, ma a una lettura poco accurata: tutti i giornali hanno spiegato che il capo del governo ha appreso la notizia dal sito di Panorama. “Secondo google news” è un’espressione senza significato, e sono d’accordo con quanti pensano che Google non sta facendo un mestiere diverso dall’aggregatore.

Però Mafe nei commenti approfondisce, va oltre e ipotizza che la selezione editoriale del futuro sarà almeno in parte aggregazione di user generated content: che lo faccia in modo etico, professionale e secondo regole il più possibile condivise è un problema che prima o poi si dovrà affrontare. E Mafe da tempo riflette su questo: se ben ricordo la prima volta che l’ho sentita parlare in real life, al Barcamp di Torino, chiedeva se fosse possibile una soluzione tecnica per controllare l’aggregazione dalla fonte.
La discussione a Torino, da quel momento, si fece calda e vennero fuori posizioni molto diverse e articolate. Di sicuro, se alla soluzione tecnica (che non dovrebbe essere difficile da trovare) non si accompagna un impegno degli editori-aggregatori a rispettare alcune regole condivise, non se ne farà mai nulla.
Per applicare l’idea a quello che è successo, Panorama potrebbe essere risentito con Google news perchè ha presentato un suo scoop in un contesto ambiguo che non ne ha valorizzato l’originalità: quindi mette un bel flag a tutti i prossimi articoli e impedisce a Google news di aggregarli.

Finché Google news rimarrà quello che è, ovvero un aggregatore neutrale, un’operazione del genere va solo a danno di chi rinuncia alla visibilità offerta da Google. Ma se applichiamo questo criterio a contesti davvero editoriali, e ipotizziamo un futuro non tanto lontano in cui la rete sarà piena di contenuti scritti per essere aggregati, magari già pensati per rientrare in un’aggregazione guidata da un preciso taglio editoriale, la questione diventa bella spessa. E riguarda anche il valore economico dei contenuti.

17 Luglio 2007

Primocannare

Filed under: cronache,news factory — alessandro @

Oggi la redazione di Primocanale ha la topica facile sulle news del sito internet.
Le segnalo perchè sono divertenti, non per sminuire il grande lavoro dell’emittente sulla cronaca locale.

18:16 – Autoriduzione del gettone di presenza?
“Enrico Musso, candidato sindaco di Genova del centrodestra e ora capo dell’opposizione, ha debuttato oggi in sala rossa optando per un inizio low profit.”

18:10 – Belandi sciù assessore, funzia?
“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Pistarello – è limitare la velocità, migliorare l’illuminazione e rendere più sicuro il fondo stradale. Se l’insieme di interventi funzia sarà esteso anche ad altre strade quali i lungofiume e Corso Europa”.

17:52 – Per questa volta niente numeri
“Nei filmati si potevano vedere solo le parti intime dell’uomo, il cui numero telefonico risultava però essere coperto”.

16 Luglio 2007

Marquetas

Filed under: forse cercavi — alessandro @

Sai che penso stasera? Che dovrei andare a cercarmi da qualche parte degli accesorios para cámaras digitales come si deve.
E siccome ho bisogno di aggiornarmi un po’, adesso mi vado a leggere la revista gratis sobre tecnología.
Ed è perfettamente inutile che stia a puntualizzare che di vincere una Nikon D40 non me ne frega niente ;-)

Ok, questo il fatto nudo e crudo. Gli ideatori del concorso, facendo leva sulla speranza della vincita, si aggiudicano un po’ di collegamenti da siti che, mediamente, hanno un buon pagerank e quindi si presume che contribuiscano a un buon posizionamento. La cosa interessante è che chiedono delle keyword precise. Se dovessere pagare una campagna di posizionamento spenderebbero ben più del prezzo di una Nikon.

Alle casse di birra avevo resistito. Non voglio resistere anche a questo perché non mi va di passare per duro e puro. Oh.
:-)

15 Luglio 2007

Cuciniamo il nuovo acronimo

Filed under: cronache — alessandro @

Dopo i Dico i Cus. D’Onofrio va giù liscio e avverte: “è bene far capire che non si tratta di materia sportiva”.
Ok. Tanto poi ne troveranno un’altra.
Ma trovare un nome, non necessariamente una sigla, che non coincida già con qualcosa d’altro? In fondo non c’è nulla di strano, se ci si pensa è sintomatico, perché parte da un’astrazione. Una proposta di legge così non può essere chiamata, come tutte le proposte di legge, con il nome dei proponenti. Secondo chi la vuole proporre deve andare a mendicare benevolenza, simpatia, deve acclimatarsi. Eh, se potessero dare il problema del nome ai creativi, ai pubblicitari, sarebbero ben contenti. Ma sarebbe troppo scoperto, e poi c’è un limite.
I Dico erano più spettacolari per le possibili variazioni. Ma anche il Cus non è male. Se dovessero emendarla al punto da doverla ripresentare nuova, potrebbero chiamarla il Cuscus.

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