Cronachesorprese

23 Agosto 2007

Si-Sdelinki!

Filed under: forse cercavi — alessandro @

E va bene, non lo faccio più. Nel post che ho dedicato al libro di Calabresi mi ero permesso di fare un link diretto a un’immagine trovata in rete della famosa foto simbolo della P38. Non ho visualizzato l’immagine sul mio blog, mi sono limitato al link, che rimandava alla foto isolata.
Non mi sono accorto che il sito in cui risiede l’immagine è nientemeno che quello del Sisde, che presenta come home page la versione online di Gnosis – Rivista italiana di intelligence. Rivista non male peraltro, con articoli e interviste a personalità di primo piano (Cossiga, Pier Luigi Vigna nel numero attualmente in vendita nelle “librerie dello Stato”…) e dati interessanti, come la cronologia del terrorismo dal 2004 a oggi.
Non male, sì, però… i link diretti alle immagini non si possono fare. Da qualche giorno l’Url che avevo selezionato non rimanda più all’immagine della P38, ma a un messaggino non proprio rassicurante: “La pagina richiesta non esiste o non è consultabile. Si consiglia vivamente di non effettuare ulteriori tentativi di accesso ad aree riservate“. In background lo stemma del Sisde, con il motto “Per aspera ad veritatem”.

Ora, che dire… chiedo umilmente scusa :-)
Gli hacker naturalmente darebbero un occhio per defacciare il sito del Sisde: posso capire che un servizio di intelligence sorvegli a dovere i suoi server. Dico, se non lo fanno loro… Ma un messaggio così, a mio parere, è sbagliato. Le regole della comunicazione esistono per tutti. Perché non posso fare un link diretto a un’immagine pubblicata, regolarmente presente sulle pagine di un sito? O meglio: l’immagine era a tutti gli effetti una pagina, aveva una sua Url. Quel link non era un “tentativo di accesso ad aree riservate”. Se un’immagine è pubblicata gli accrocchi per nasconderne la Url, oltre ad essere facilmente aggirabili (al limite me la risalvo con uno screenshot, la qualità non sarà certo molto diversa), sono un ostacolo alla disponiblità di una risorsa che si è deciso di rendere pubblica. Porre questioni di proprietà intellettuale è già discutibile; ma porre addirittura questioni di riservatezza per cose pubblicate mi sembra non solo poco netwise, ma anche contraddittorio.
Per me è una regola di buona comunicazione e, se vogliamo, di cortesia sul web. Dovrebbe valere per tutti. Impedire un link è la negazione di internet, e non c’è Sisde che tenga.

31 Luglio 2007

Ecchekkeyword!

Filed under: forse cercavi — alessandro @

Quinto, eccheccazzo! :-D

18 Luglio 2007

L’attributore di contenuti

Filed under: forse cercavi,il viandante digitale — alessandro @

Attraverso Mafe, e poi altri post segnalati su blogbabel, trovo questo post di Marco Mazzei su un tema stuzzicante.
Google news attribuirebbe a Repubblica la notizia delle indagini su Prodi? Solo perché è di Repubblica l’articolo più in evidenza su quella notizia? Mi sembra un po’ poco per affermarlo. Che qualche navigatore possa erroneamente pensare che la notizia è di Repubblica e non di Panorama non può essere imputato a Google news, ma a una lettura poco accurata: tutti i giornali hanno spiegato che il capo del governo ha appreso la notizia dal sito di Panorama. “Secondo google news” è un’espressione senza significato, e sono d’accordo con quanti pensano che Google non sta facendo un mestiere diverso dall’aggregatore.

Però Mafe nei commenti approfondisce, va oltre e ipotizza che la selezione editoriale del futuro sarà almeno in parte aggregazione di user generated content: che lo faccia in modo etico, professionale e secondo regole il più possibile condivise è un problema che prima o poi si dovrà affrontare. E Mafe da tempo riflette su questo: se ben ricordo la prima volta che l’ho sentita parlare in real life, al Barcamp di Torino, chiedeva se fosse possibile una soluzione tecnica per controllare l’aggregazione dalla fonte.
La discussione a Torino, da quel momento, si fece calda e vennero fuori posizioni molto diverse e articolate. Di sicuro, se alla soluzione tecnica (che non dovrebbe essere difficile da trovare) non si accompagna un impegno degli editori-aggregatori a rispettare alcune regole condivise, non se ne farà mai nulla.
Per applicare l’idea a quello che è successo, Panorama potrebbe essere risentito con Google news perchè ha presentato un suo scoop in un contesto ambiguo che non ne ha valorizzato l’originalità: quindi mette un bel flag a tutti i prossimi articoli e impedisce a Google news di aggregarli.

Finché Google news rimarrà quello che è, ovvero un aggregatore neutrale, un’operazione del genere va solo a danno di chi rinuncia alla visibilità offerta da Google. Ma se applichiamo questo criterio a contesti davvero editoriali, e ipotizziamo un futuro non tanto lontano in cui la rete sarà piena di contenuti scritti per essere aggregati, magari già pensati per rientrare in un’aggregazione guidata da un preciso taglio editoriale, la questione diventa bella spessa. E riguarda anche il valore economico dei contenuti.

16 Luglio 2007

Marquetas

Filed under: forse cercavi — alessandro @

Sai che penso stasera? Che dovrei andare a cercarmi da qualche parte degli accesorios para cámaras digitales come si deve.
E siccome ho bisogno di aggiornarmi un po’, adesso mi vado a leggere la revista gratis sobre tecnología.
Ed è perfettamente inutile che stia a puntualizzare che di vincere una Nikon D40 non me ne frega niente ;-)

Ok, questo il fatto nudo e crudo. Gli ideatori del concorso, facendo leva sulla speranza della vincita, si aggiudicano un po’ di collegamenti da siti che, mediamente, hanno un buon pagerank e quindi si presume che contribuiscano a un buon posizionamento. La cosa interessante è che chiedono delle keyword precise. Se dovessere pagare una campagna di posizionamento spenderebbero ben più del prezzo di una Nikon.

Alle casse di birra avevo resistito. Non voglio resistere anche a questo perché non mi va di passare per duro e puro. Oh.
:-)

27 Giugno 2007

Il Rubagotti innamorato

Filed under: forse cercavi,lo spettatore indigente — alessandro @

Lancio un appello per un mio visitatore bergamasco che cerca come si bacia movies.
Se cerca i film vuol dire che le lezioni teoriche non bastano più. E insomma, son problemi.
A parte lo scherzo. Lancio il mio contest. Qual è il bacio cinematografico che vi è rimasto più impresso? Astenersi Notorious, troppo facile. Io dico quello reiterato tra Tony Curtis e Marilyn Monroe in una scena esilarante di A qualcuno piace caldo. Anche perché è il più prossimo che mi venga in mente a un improbabile bacio da laboratorio.

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