Cronachesorprese

6 Marzo 2009

The reader

Filed under: lo spettatore indigente — alessandro @

the reader
Come sta cambiando il modo di raccontare il trauma della seconda guerra mondiale. Sarà perché si allontana nel tempo, ma in tre film che ho visto nell’ultimo mese il fuoco è su come i tedeschi hanno vissuto quel trauma; non si parla dell’ormai svisceratissimo “senso di colpa” di un popolo, ma di come il nazismo ha travolto vite di vittime tedesche e carnefici tedeschi. Operazione Valchiria, L’onda, The reader. Tre bei film (in ordine crescente di bellezza, ma li consiglio tutti e tre) che indagano il rapporto tra nazismo (o ipotesi autocratica, nel caso dell’Onda) e tedeschi da tre prospettive molto diverse ma tutte molto interessanti e, mi pare, abbastanza inedite.

The Reader nei suoi sviluppi mi ha sorpreso, in alcuni punti, fino alla commozione. Il segreto della protagonista è talmente compresso dentro di lei da portarla a vette di amore e di malvagità, di aridità e di sacrificio. L’assioma della banalità del male è indiscutibile e aiuta a sgrossare il problema ma si ferma sul limitare della singola vita, della singola coscienza. The reader va dentro e scopre una punizione più grande della morte: perché chi ha commesso certe nefandezze ed è morto a se stesso commettendole, non potrà più soffrire davvero. Chi invece dopo averle commesse come in trance si è svegliato da un incubo che ha fatto vivere solo agli altri, può aver amato ancora. E pienamente, non per disperazione. Ma allora ha riacquistato la coscienza e la sensibilità per capire. E ha cominciato a pagare davvero.

Si diceva della grande prova di Kate Winslet in Revolutionary Road, ma in The Reader è ancora meglio, è perfetta. Davvero memorabile il 2008 per l’attrice, che ha portato a maturazione in pochi anni un talento drammatico di altissimo livello.

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