Cronachesorprese

10 Ottobre 2008

Cielo, giornalisti su Facebook…

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

Per me Annalena Benini scrive benino ma di Facebook non ha capito un belino :-)
FB è un punto di presenza sulla rete che tende a togliere equivoci, non a incrementarli. Dopo anni in cui le identità sono state filtrate prevalentemente attraverso nick e avatar, lasciando solo alla rete “lavorativa” la corrispondenza reale tra un nome e una persona, Facebook chiede in primo luogo di presentarsi con faccia, nome e cognome e di rendere conto delle effettive reti amicali e parentali. Certo, si può scegliere di mettere un nick o uno pseudonimo. Ma quanti lo fanno? Pochi. E la ragione è semplice: chi vuole nascondersi non sta su Facebook. Non sembra uno strumento particolarmente adatto o pensato per fare nuove conoscenze o per intessere le famose cosiddette relazioni virtuali, sembra piuttosto uno strumento ottimo per mantenere, consolidare quelle esistenti. La scelta di subordinare la visualizzazione di un profilo alla conferma di amicizia è in questo senso determinante.
Sicuramente ci saranno mariti e mogli che pensano di perseguire scopi adulterini principalmente attraverso Facebook, come dice la Benini pensando di demistificare chissà cosa. Ma penso che siano messi maluccio, e non è colpa né di Facebook né della rete.

6 Comments »

  1. Basta trovare l’argomento pruriginoso, quando mancano le idee ed ecco il proprio quarto d’ora di celebrità….giornalistica!

    Comment di Sara — 11 Ottobre 2008 @

  2. sì, oddio, celebrità è una parola grossa… e anche quarto d’ora :-)

    Comment di alessandro — 11 Ottobre 2008 @

  3. ci sono persone che mi portano a chiedermi: ma come avranno fatto a trovare chi dia loro da scrivere? ecco.
    ciao
    s

    Comment di stefano — 11 Ottobre 2008 @

  4. l’articolo citato è patetico, il fenomeno facebook (social network in generale) va osservato. anche da dentro… ;)

    Comment di RondoneR — 12 Ottobre 2008 @

  5. concordo con te, è difficile nascondersi in fb! e poi perchè se lo scopo è ritrovare persone,amici e parenti?

    Comment di silvia — 12 Ottobre 2008 @

  6. perché, secondo l’illustre firma, si gioca sull’equivoco. si tengono rapporti apparentemente amichevoli con vecchi/vecchie compagni/compagne di scuola ma in realtà si elaborano tresche sul filo dell’amarcord alla faccia del coniuge. bah… :-)
    comunque oggi che c’è stata la festa di facebook giornali e telegiornali hanno dato il peggio. intendiamoci, non è che questi raduni sembrino brainstorming di cervelli da studiare. però figurati se non coglievano l’occasione per blaterare di “virtuale”. come se non avessero sotto gli occhi, in un raduno, quanto poco “virtuale” sia il fenomeno…

    Comment di alessandro — 12 Ottobre 2008 @

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