Cronachesorprese

10 Settembre 2008

Back to Reality

Filed under: lo spettatore indigente — alessandro @

Ho deciso: per la stagione che va a incominciare faccio la scelta di rimanere informato, almeno a grandi linee, su quello che avviene nei reality show. Sfido la tristezza infinita di vedere Cabrini all’Isola dei Famosi. E sfido molte altre cose che non mi piaceranno. Ci riderò su per difendermi, ma voglio essere informato. Quindi sono molto gradite segnalazioni, nei commenti ai post che dedicherò all’argomento o anche per mail, di episodi e scene salienti che meritano di essere considerate. Al tempo della Pupa e il secchione, ad esempio, il Mariachi mi aveva segnalato l’assai rimarchevole lezione di Califano che insegnava ai secchioni, tutti a prendere appunti in religioso silenzio, l’arte dello schiantafemmine: un pezzo di grande televisione.

Devo capire alcune cose. Devo capire innanzitutto come è possibile che i reality siano ancora seguiti. E farmi un’idea di chi li segue, perché sono gli stessi con cui viaggio in autobus tutti i giorni. Poi voglio capire in quale schema narrativo vengono inquadrati gli “eroi” del grande fratello. Se rimangono nella testa al punto da riempire le conversazioni, vuol dire che rispondono a un bisogno di identificazione. Però non capisco più quale, perché ormai lo schema del buzzurro senza qualità incarnato dal primo Taricone, che sta in Tv come ci starebbe il mio vicino di ombrellone, dovrebbe aver fatto il suo tempo.

Lo faccio con quello spirito paradossale che mi ha insegnato Carlo Freccero quando a lezione di sociologia delle comunicazione ci faceva il mazzo perché non guardavamo Raffaella Carrà. “Voi volete fare i giornalisti e non avete mai visto il programma della Carrà di quest’anno? Non dico naturalmente di attaccarvi alla tv, fate bene, intendiamoci: però almeno una volta dovete vederlo, come lo vedono milioni di italiani. Se no come pensate, e soprattutto con chi pensate di comunicare nei media generalisti?”.
E noi tutti mogi a sciropparci Carramba.
Nella mia lunga vita da studente ho viaggiato da un punto di partenza agli antipodi, insomma: alle elementari ci beccavamo le ramanzine perché discutevamo delle ultime puntate di Fracchia (grande mito televisivo della mia infanzia) o di Tante Scuse (il migliore Vianello mai visto) sottraendo tempo prezioso ai libri; da studenti di giornalismo parlavamo troppo di McLuhan e Debord, di Prodi e Berlusconi e come “compito a casa” dovevamo guardare la TV spazzatura.

Torno a studiare, quindi. Mi sono divertito fin troppo ;-)

16 Comments »

  1. … è che a me la realtà non mi piace!
    ;.)

    Comment di galliolus — 11 Settembre 2008 @

  2. guarda, io li scrivo, i palinsesti dei reality.
    everyday.
    mi son fatta, diciamo, una cultura.
    alcuni li ho anche visti (io che non ho manco il cavo dell’antenna), complice la gine.

    tipo paris hilton che fa i clisteri ai grandi obesi o la ceretta sul culo degli uomini, o disegna col rossetto le zone erogene (“oh, caro, ti è venuta un’erezione? ahahahaah”) di qualche poveretto.

    oppure uno con il coso piccolo che si fa fare un calco in cucina da una sua amica.
    oppure ancora le tipe che si fanno rifare le tette in diretta.

    dammi retta: non conosci il pianeta reality, l’isola dei famosi è roba da dilettanti.
    sei sicuro di voler intraprendere un simile viaggio (dovrai dotarti di satellite, tra l’altro)?
    sei sicuro che vedere simili atrocità ti farà capire e amare chi ti circonda?

    beh, accomodati :-)

    però sappi che da parte mia non avrai unadicouna singola indicazione.
    e lo faccio per il tuo bene, believe me :-)

    Comment di alga — 11 Settembre 2008 @

  3. galliolus: neanche a me! ;-)

    alga: l’ignoranza non è mai un bene e non ho bisogno di essere tutelato :-)
    non ho detto che voglio attaccarmi alla tv e al satellite, ho detto che voglio informarmi. tieni conto che in questi anni ho praticato una specie di autocensura su tutto ciò che riguardava i reality, quindi ho saltato sistematicamente notizie sui giornali e servizi nei telegiornali. e non certo per paura di essere coinvolto o traumatizzato, ma per protesta verso ciò che consideravo e considero non-notizie. ma il paradosso di freccero fu una grande lezione ed è giunto il momento di rispolverarlo.

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  4. certo che non hai bisogno di essere tutelato, suppongo che tu sia quantomeno maggiorenne.

    però non vedo perché dovresti cambiare idea.
    sono non-notizie.
    sono spazzatura.

    non capisco cosa possano aggiungere al tuo knowhow.

    Comment di alga — 11 Settembre 2008 @

  5. ma io non cambio idea su cosa siano i reality, naturalmente :-)
    cambio solo il mio punto di osservazione. per interesse scientifico.
    per chi si occupa di comunicazione non è mai irrilevante che il pubblico premi un contenuto, di qualsiasi contenuto si tratti.

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  6. E’ quello che ripetono spesso i docenti di comunicazione: osservare tutto ciò che ci circonda, compresi i media, al fine di cogliere i “fenomeni” del momento. A me pesa perchè sono completamente disinteressata a tutto ciò che arriva da quel medium, ma comprendo le ragioni di tale suggerimento.
    Ed è uno dei canali per conoscere le evoluzioni comportamentali del terzo millennio.
    Io non l’accenderò, però verrò a leggere le tue considerazioni.
    Buona giornata

    Comment di SignoraAnonima — 11 Settembre 2008 @

  7. eh si, ora va a finire che hanno ragione loro! questo è marketing spiccio per guadagnare facile…

    Comment di Tambu — 11 Settembre 2008 @

  8. signora anonima: anch’io vivo un disinteresse e un fastidio crescenti per ogni fenomeno puramente televisivo. la tv mi piace quando racconta o rappresenta qualcosa di diverso da se stessa. il reality è quella forma televisiva in cui, purtroppo, la televisione è riuscita nel perverso intento che insegue da decenni di raccontare una porzione di realtà attraverso se stessa. quel pezzo di società che si è tirata su lei, i figli ormai grandicelli dei primi che ha completamente svezzato.
    il fastidio, il disinteresse, il senso di estraneità sono a volte preziosi, per chi vuole studiare. non sempre, non è una regola assoluta. ma ha una certa applicabilità.

    tambu: non conosci abbastanza freccero. è uno dei pochi in italia che capisce davvero la televisione.

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  9. occhio perchè i tuoi feed rss non funzionano.

    Comment di Zoidberg — 11 Settembre 2008 @

  10. dici, zoldberg? a me non sembra, vedo questo post sia su google reader sia su blogbabel.
    forse ti riferisci a quello dei commenti. quello non ha mai funzionato e non so perché.

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  11. Neanche a me funzionano. Non uso un reader ma il segnalibro live integrato in Firefox: ho problemi con alcuni blog, tra cui il tuo, ma pensavo fosse un problema di Firefox (non sono passato al 3.0).

    Comment di galliolus — 11 Settembre 2008 @

  12. io leggo il feed dei commenti da sempre

    Comment di Tambu — 11 Settembre 2008 @

  13. galliolus: prova a passare al tre e fammi sapere se i problemi persistono.

    tambu: io non sono mai riuscito a leggerli… :-/

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  14. facevo una riflessione analoga stamattina, mentre acchiappavo al volo la mia copia quotidiana di city e di metro dalle mani dei ragazzi della distribuzione. chi mi conosce e sa che lavoro faccio spesso si stupisce di vedermi con la free press in mano, quasi fosse un oltraggio. ma come? hai tutti i quotidiani a disposizione, vedi le rassegne, che bisogno hai di leggere quella rumenta?
    bé, è semplice: è la prima cosa – e spesso l’unica – che leggono milioni di persone ogni mattina. è quella che forma l’opinione pubblica di quelli con cui prendo l’autobus. e fa una bella differenza incominciare la giornata leggendo le razzate di berlusconi in prima pagina o la notizia che le famiglie italiane sono sempre più povere. la free press, per esempio, è molto più nichilista dei quotidiani sulle statistiche che riguardano il sociale, l’avevate mai notato? e come mai, secondo voi?

    Comment di estrellita — 11 Settembre 2008 @

  15. ottima osservazione :-)
    metto sotto osservazione anche i leggo, metro, city dei prossimi giorni e poi dico la mia.

    Comment di alessandro — 11 Settembre 2008 @

  16. A proposito di Tv Spazzatura, ho trovato in rete 1 ottima riflessione sul mondo della tv spazzatura e di tutti i reality.
    http://www.voicepopuli.it/italiano/index.php/archives/2008/05/15/lo-specchietto-per-le-allodole/
    IL giornalista che ha scritto questo articolo azzarda addirittura un rapporto di causa effetto tra la tv spazzatura e il sogno italiano
    di molti extracomunitari…Sinceramente mi ha fatto riflettere

    Comment di jacopo19 — 27 Aprile 2009 @

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