Sembra una buona notizia. Vedo che i dubbi serpeggiano qua e là, e che Al Gore ha già dovuto affrontare una platea non facile.
Tre perplessità.
La prima: Gore parla di una rivoluzione che potrebbe avere tempi troppo lunghi per essere chiamata tale. Soprattutto in Italia.
Un’altra: il materiale che sarà prodotto, prima di arrivare al voto degli utenti, dovrà passare attraverso una selezione editoriale che penso vorrà dare un taglio editoriale preciso.
La terza è Sky, ma non perché si profili un “padrone della notizia” potenzialmente censore: il problema è quanta incidenza può avere un canale di sky nelle abitudini dei telespettatori italiani. L’esperienza comincia rivolgendosi a una nicchia, inutile starsela a raccontare.
Ma una voce in più è sempre meglio di una voce in meno, e non è detto che non cambi davvero qualcosa; se poi questa voce è fatta (anche) per dare voce a chi non l’avrebbe mai, ancora meglio. Nello stagnante panorama televisivo italiano, conformista al limite del sopportabile, manca chi abbia l’ambizione di fare qualcosa di diverso.
Quindi benvenuta Current Tv.