Mi procurerò La letteratura in pericolo di Tzvetan Todorov. Anche se sono un po’ stufo di sentir parlare di crisi del libro a causa di nuovi media: ieri il cinema e la televisione, oggi internet.
Penso anch’io che la lettura sia insostituibile, soprattutto in una certa fase della crescita. Però non capisco l’opposizione assoluta tra testo e internet. Il web è in gran parte testo e viene fruito come tale, secondo tempi e modi diversi dal testo cartaceo. Sono modalità complementari, non tendenzialmente sostitutive come accade per il cinema e la televisione.
Todorov dice del web: “c’è tutto Platone là dentro, poi bisogna vedere come lo si fruisce”. Intanto c’è, e si può cercare e trovare in qualsiasi momento. E non è poco. Nessuno pensa che il tempo della lettura e della riflessione sulla pagina di carta sia sostituibile. Ma ampiamente integrabile, questo sì. La lettura su schermo, con una tastiera davanti, porta con sé nuovi nessi, nuove possibilità di interazione e anche (perché no) di meditazione che il lettore “puro” non ha mai sperimentato.
la penso come te.
Comment di alga — 7 Febbraio 2008 @