Cronachesorprese

13 Gennaio 2008

Pane e pensiero

Filed under: ratzie stories — alessandro @

Nello stesso giorno in cui Ratzie celebra rivolto all’altare nella Cappella Sistina, Maurizio Maggiani sul Secolo XIX di oggi fa una riflessione interessante e una richiesta ai “laici”: datemi un pensiero.

“Ce l’avete un pensiero? E se ce l’avete, dov’è, qual è? Ciò che vi chiedo non è un pensiero contingente – come arrivo alla fine della giornata sano e salvo? – ma un pensiero forte che interpreti la natura della realtà e la sua ragione, la coscienza del mondo e degli uomini che agiscono nel mondo. “

E poi, per rincarare la sfida, dice che Benedetto XVI è un vero pensatore.

“Non so se Benedetto XVI sia un pensatore individuale o collettivo, ovvero se l’ampia dottrina che sta elaborando da alcuni decenni sia frutto del suo studio individuale o della ricerca di un vasto apparato sapienziale, ma ciò è di nessuna importanza. La dottrina cattolica romana è un pensiero forte e quell’uomo lo sta rendendo ancora più forte nel confronto con la debolezza dei pensieri diversi.”

Molto opportunamente, inoltre, Maggiani cita la protesta montata in questi giorni alla Sapienza di Roma contro l’annunciata visita del papa come “un esempio di pensiero stupido”. E se lo dice lui mi risparmia ragionamenti più o meno complessi per dire la stessa cosa.
Immagino le risposte che arriveranno sulle colonne dello stesso giornale nei prossimi giorni. Il cosiddetto pensiero laico non è forte e se ne vanta. Non è un solo pensiero o una dottrina, è una pluralità di visioni del mondo. Non è forte perché rifiuta i presupposti metafisici e antiscientifici della religione cristiana e di tutte le religioni. E via di seguito. Ma a Maggiani queste risposte non bastano.

“Dov’è depositato in lingua italiana un pensiero forte e compiuto sulle ragioni della vita e i destini dell’umanità? Ve lo chiedo perché io ne ho bisogno come del pane. Ve lo chiedo e so che molti di voi, fino a ieri e anche oggi, ridono all’idea che la politica è fatta di questo, alla fine è fatta di questo, perché è da questa roba qua che è nata la politica qualche millennio fa.”

Non ho molto da aggiungere alle parole di Maggiani. Dico solo che un nuovo pensiero forte che desideri essere del tutto indipendente dal cristianesimo, rifiutandone l’eredità e non contaminando la sua identità con una percentuale di reazione al pensiero forte cristiano, potrebbe cominciare ad esempio a non chiamarsi “laico”, che nella storia della chiesa indica il membro dell’ecclesia non consacrato, cioé il cristiano puro e semplice.

22 Comments »

  1. Il punto è che questo Papa è ‘integralista’, quindi a molti basta contestare senza idee per avere spazio
    Io spero che idee ce ne siano, io alcune ce ne ho
    ps e cmq dire che il processo a galileo fu giusto è un po’ una ca..volata, eh (sì, ok, lo ha detto 18 anni fa)

    Comment di FulviaLeopardi — 14 Gennaio 2008 @

  2. questo papa non è né integralista né tradizionalista. è più teologo che pastore e per questo motivo non incontra le simpatie di molti che non hanno nessun interesse a capire com’è il punto di vista di un papa teologo sulle cose che non passano.
    ammesso e non concesso che l’affermazione su galilei sia una cavolata assoluta (non lo è: ed è davvero una questione troppo complessa che non ho voglia di affrontare qui, ma bisognerebbe almeno riconoscere la complessità della questione e non tirarla fuori a ogni pié sospinto) per un ateneo non ha nessun senso una posizione di chiusura così. “hai detto una cosa che non ci piace (ma a chi non piace, poi?) quindi qui non entri.” io credevo che l’università fosse il luogo del libero confronto di idee.

    anch’io penso che ci siano idee “forti”, che non condivido ma di cui posso riconoscere la forza. ma non riescono a venire fuori perché c’è una nube tossica laicista che getta il sospetto su ogni idea che si presenti come forte. se il pensiero non è debole non è considerato politicamente corretto.
    non ho dubbi che tu abbia delle idee forti. tirale fuori! ;-)

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  3. tu hai mai visto (con i tuoi occhi, intendo) un’università che fosse luogo del libero confronto di idee?
    non so, quando ci andavo io erano quasi sempre botte da orbi.
    :-/

    Comment di alga — 14 Gennaio 2008 @

  4. mah, diciamo che a tratti qualcosa ho visto. all’università ho vissuto dei bei momenti :-)

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  5. forse perché era un po’ dopo il settantotto… :-)

    Comment di alga — 14 Gennaio 2008 @

  6. ratzie faccia il papa!!!! invece di ammorbarci con i loro diktat e condizionare la società!!! l’hanno fatto per troppissimo tempo!!

    Comment di silvia — 14 Gennaio 2008 @

  7. alga: certo, ma anche perché sono stato fortunato.

    silvia: ratzie fa il papa. in quanto tale è nella società, come chiunque altro, e partecipa come tutti alla discussione e alla definizione dei valori condivisi. la sacerdotessa littizetto se ne faccia una ragione ;-)

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  8. non è che la littizetto fa la sacerdotessa, semplicemente rispecchia la società e quello che ci succede attorno!! a modo suo ironicamente e si può esser d’accordo o no, cmq è un’opinionista!! e come ferrara provoca lei dice la sua!!!
    il papa è nella società è vero, ma grazie a loro ci sono state tantissime donne che hanno sofferto e anche uomini in quanto gay o che!!! non mi sembra più il momento di fare prediche, ma di portare pace e solo speranza nel mondo!!! in qualcosa dobbiamo pur credere!! o no?

    Comment di silvia — 14 Gennaio 2008 @

  9. in qualsiasi modo la littizetto lo dica (e naturalmente può dirlo, ci mancherebbe) è sbagliato: per quale motivo dovrebbe mancare la voce della chiesa cattolica nel dibattito sui valori condivisi? perché a qualcuno non piace? la sua idea su “cosa deve fare il papa”, per quanto sia rappresentativa di un’opinione piuttosto diffusa, è sbagliata, e anche un bel po’ intollerante.

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  10. storicamente è più intollerante la loro opinione visto e ripeto che han fatto tanti danni!!! in un mondo dove esiste l’aids non puoi proibire il preservativo!! non ha senso!!! perchè non si aggiornano sui valori condivisi se vogliono dire la loro?

    Comment di silvia — 14 Gennaio 2008 @

  11. storicamente è meglio evitare giudizi affrettati.
    e se non volessero “aggiornarsi” non possono dire la loro ugualmente?

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  12. senza essere drastici sì!!!

    Comment di silvia — 14 Gennaio 2008 @

  13. :-))
    ok, allora vietato essere drastici. ma vale per tutti, eh :-)

    Comment di alessandro — 14 Gennaio 2008 @

  14. ok!! è che oggi sono drastica ai massimi livelli!! :))

    Comment di silvia — 14 Gennaio 2008 @

  15. Scusa, Silvia, se mi permetto: la Chiesa non proibisce l’uso del preservativo, e ripetere questo ritornello non aiuta a capire il problema. La Chiesa chiede ai propri fedeli di rispettare la fedeltà coniugale, dal che deriva tra l’altro la proibizione di intrattenere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio (non prima del matrimonio, anche questo è un altro ritornello molto in voga). Poi, quando uno va a puttane non è che trova le guardie svizzere ad impedirglielo, e tantomeno qualcuno che controlla se mette o meno il preservativo: e questo vale sia per i peccatori cristiani che per gli onestissimi atei. Ma se tutti seguissero le direttive della Chiesa, l’AIDS sarebbe debellato nel giro di una generazione. Spero di non essere stato drastico.

    Comment di searcher — 15 Gennaio 2008 @

  16. sei drastico, searcher. a sampierdarena è pieno di guardie svizzere, sono in ogni angolo, è un assedio.
    ;-)

    Comment di alessandro — 15 Gennaio 2008 @

  17. scusa, searcher, se mi intrometto.
    hai ragione a dire che (forse) se tutte le coppie *sposate* seguissero le direttive della Chiesa, l’AIDS sarebbe presto debellato.
    o, almeno, se la fedeltà (che io ho sempre apprezzato e messo tra i valori fondamentali all’interno di un rapporto) tra due persone fosse rispettata.
    ma come la mettiamo con i singles?
    io non sono mai andata “a puttane”, ma in qualche modo mi devo pur proteggere, no?
    e poi non è detto che l’AIDS si debba beccare proprio da loro.
    anzi.

    Comment di alga — 15 Gennaio 2008 @

  18. Scusa, Alga, la mia uscita era un’esagerazione didattica, e lì per lì non ho pensato che avrebbe potuto leggermi una signora.
    Però non ho parlato di coppie *sposate*: ho parlato di rapporti fuori dal matrimonio. I cattolici non sposati non hanno rapporti. Se li hanno, fanno peccato, con preservativo o senza. Anzi fanno peccato già prima: ogni volta che guardano una donna per desiderarla, se ben ricordo le parole di Gesù. Aggiungere a quelle parole una postilla sul preservativo è semplicemente ridicolo. Viceversa i non cattolici, sposati o meno che siano, si regolano come vogliono. Ma non diano la colpa al Papa se si comportano contrariamente a ciò che dice il Papa.

    Comment di searcher — 16 Gennaio 2008 @

  19. peccato? o mammaaaaaaaa!!!!!

    Comment di silvia — 16 Gennaio 2008 @

  20. searcher: non ce l’ho col papa.
    sono credente.
    magari sarò anche una “cristiana naturale”, ma non posso credere che dio condanni una cosa così bella come il sesso (inteso anche come affetto e tenerezza).
    tutti, anche i singles, ne hanno il sacrosanto diritto.

    Comment di alga — 16 Gennaio 2008 @

  21. non vorrei sembrare insistente, ma il punto chiave di questa discussione (nella quale non intervengo più di tanto non perché non mi interessi o perché non apprezzi l’impegno di searcher, ma perché per le mie scelte personali ritengo di non essere la persona adatta a spiegare la morale cattolica) sono le guardie svizzere :-)
    ah, vorrei anche sottolineare che usare la parola “peccatore” non è peccato ;-)

    Comment di alessandro — 16 Gennaio 2008 @

  22. Ciao,
    sei in prima pagina sul sito.

    Comment di Alessandrog — 17 Gennaio 2008 @

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