Cominciai a pensare che, proprio mentre il mio mondo straripava di sentimenti di infinite possibilità, ne esistessero altre di cui non sarei mai potuto venire a conoscenza. Un altro livello di fede, un altro genere di luce, una certezza ancora più profonda.
“L’altro giorno, il padre priore mi stava raccontando di Jean-Paul Sartre, uno scrittore francese. Un esistenzialista. Sono sicuro che un cervellone come te sappia già chi sia. Mi ha colpito in particolare una sua frase: l’enfer c’est les autres. Secondo te, era una battuta?”
“Dubito che l’umorismo sia un punto forte degli esistenzialisti”.
“Secondo me, sono p-p-pinzillacchere. Come può l’inferno essere gli altri? Dio si manifesta negli altri. Dio è l’Altro. Ecco perché l’io deve perdersi nell’amore per l’altro. È l’io che dobbiamo lasciarci alle spalle. Meglio dire che l’inferno è il Sé. L’enfer c’est moi.”
“L’enfer c’est les Sartres.”
“Oui oui oui. Per quanto un p-p-peu ingiusto, per tutti gli altri Sartre!”
4 Novembre 2007
L’enfer c’est les Sartres
5 Comments »
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ehm, troppissimo intellettualissimo!!!
Comment di silvia — 4 Novembre 2007 @
intellettuale? perché? :-)
Comment di alessandro — 5 Novembre 2007 @
forse perchè non l’ho capito!!! hihihi!!!!
Comment di silvia — 5 Novembre 2007 @
non l’hai capito? :-/
Comment di alessandro — 5 Novembre 2007 @
ti dirò, l’ho riletto attentamente altre 3/4 volte e alla fine l’ho capito, ero molto soddisfatta di me, nè!!! ciaoooooo :))))
Comment di silvia — 6 Novembre 2007 @