Cronachesorprese

8 Luglio 2007

Venerabili topi e consorti

Filed under: reading — alessandro @

“Volevano uno che gli raccontasse l’India, sai, l’India che si apriva. Io arrivavo nell’India del boom, nell’India della grande espansione economica, nell’India che sarebbe diventata il più grande mercato del futuro assieme alla Cina. E loro volevano che glielo andassi a raccontare. Mal gliene incolse! Non me ne fotteva niente dell’India economica. Andai a Bangalore, il centro degli esperti di computer, e scappai via come un ladro. Mentre il giornale mi suggeriva di scrivere dell’India che si modernizzava, io andavo a giro per i deserti del Rajasthan a scrivere di un tempio dove si adoravano i ratti. […]
C’è il grande boom dell’Asia, l’Asia del Sudest esplode, esplode la Cina, esplode l’India, e questi hanno i templi in cui adorano i ratti! Io la raccontavo così. Sì, adorano i ratti che per noi sono l’essere più schifoso, ma che per loro sono l’essere più meraviglioso perchè il ratto è il portatore del dio elefante, Ganesh. E io cercavo di spiegare al mio giornale che era difficile che questa diventasse la terza potenza economica del mondo. […]
Poi c’è il tempio alla Figa che è bellissimo e che non a caso si trova sulla riva del Bramaputra, un fiume maschile. Ci si entra attraverso una galleria sotterranea e si arriva a una figa immensa, in pietra, che loro tengono sempre umida con un cencio rosso. C’è un puzzo di fiori marci e tutti andavano lì a chiedere la fertilità”.

Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio

7 Comments »

  1. :-)
    mi piace, terzani.

    Comment di alga — 9 Luglio 2007 @

  2. Riuscire a fermare il mondo a misura d’uomo come è riuscito a fare Terzani è un atto esoterico, magico, purtroppo inutile e inascoltato come tutte le iniziative non omologate.
    ed un’altra occasione perduta si inanella alla lunga fila delle opportunità mancate.

    Comment di cybbolo — 9 Luglio 2007 @

  3. alga: anche a me, grazie per avermi segnalato questo libro. con tutti i distinguo che si possono fare sulle sue idee, e ne avrei da fare parecchi, non si può non essere colpiti dall’eccezionalità dell’esperienza di quell’uomo, e dalla semplicità con cui la racconta. e poi chi affronta la morte così, chi parla di preparazione alla morte con quel realismo e quella serenità, oggi è una voce preziosa, da qualsiasi parte la si ascolti.
    occorre anche dire che nella vita ha anche avuto un discreto culo :-) ma insomma, uno la fortuna, almeno in parte, se la cerca. e non si può dire che lui non abbia rischiato e non abbia fatto di tutto per seguire i suoi desideri. forse è questo che alla fine consente di staccarsi dalle cose più facilmente.

    cyb: secondo me è presto per dire “occasione perduta”. e poi le occasioni create da un’esperienza, quando vengono colte, si trasformano. terzani aveva imparato la necessità di andare oltre le immagini. chi vuole cogliere le occasioni seminate da lui, probabilmente, deve fare lo stesso.

    Comment di alessandro — 9 Luglio 2007 @

  4. eheheh sei il solito inguaribile romantico e io il solito cinicaccio col pelo sullo stomaco

    Comment di cybbolo — 9 Luglio 2007 @

  5. ok ho capito, mi tocca leggere quest’estate!!! hihii!!!
    baciooooooo e ciaoooooo a settembre!!! :)))

    Comment di silvia — 9 Luglio 2007 @

  6. ciao silvia, buone vacanze e salutami la tua isola :-)

    Comment di alessandro — 9 Luglio 2007 @

  7. sì non mancherò grazie!! :)))
    bacio!!!

    Comment di silvia — 9 Luglio 2007 @

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