L’incoscio è furbo ma onesto. Un buon artigiano. Non può e non vuole inventarsi nulla: usa ciò che trova, costruisce cattedrali con cave di marmo e ardesia o zattere con i legni sparsi di navicelle affondate. Il sogno è diverso in tutto dalla realtà, tranne che in una cosa: è segno.
17 Dicembre 2004
2 Comments »
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Furbetto anche Tu, non c’è che dire. Ho resistito dal lasciarti un commento anche se attratta dalle tue cronache e lo sai. Ma oggi è venerdìdiciassette e Tu mi hai proprio voluto all’appello… sarò Superminima: artigiano sì, e che artigiano! Peccato che forse non conosco la sua tecnica e mi perdo a guardare le sue mani lavorare. Oggi non avrà il bianco e nero di marmo e ardesia ma lo sgualcito “marron” di legnetti fradici. Cosa mi dirà? E sarò capace di stare attenta ai segni? &&
Comment di utente anonimo — 17 Dicembre 2004 @
anonimo carissimo e notissimo, giuro che non pensavo a te, a meno che, come a volte avviene, messer inconscio non mi abbia sequestrato la tastiera ;-)
credo però che il bello di una semiminima sia di diventare facilmente superminimocomundenominatore. :-&
Comment di cronachesorprese — 18 Dicembre 2004 @