Cronachesorprese

4 Settembre 2009

Il passato, il presente e l’Avvenire

Filed under: cronache — alessandro @

“La Chiesa ha altro da fare che difendere a oltranza una persona per quanto gratuitamente bersagliata”. “Bisognerebbe che noi giornalisti ci dessimo un po’ meno arie e imparassimo ad essere un po’ più veri secondo una misura meno meschina dell’umano”. Boffo è stato un grande sia nei quindici anni di direzione, sia nel momento delle dimissioni.

Quando frequentavo la parrocchia mi capitava, a volte, di vendere Avvenire all’uscita delle messe domenicali. Non rischiavamo mai di esaurire le copie… erano gli anni ottanta e il quotidiano non si segnalava per particolari pregi giornalistici: si faceva leggere solo per qualche pagina culturale e per i commenti. Mi ricordo in particolare quelli di Piergiorgio Liverani impegnato come pochi altri a denunciare e smascherare, con ironia e cultura, aporie, contraddizioni e ipocrisie dell’ideologia abortista. Poi c’era la pagina di informazione sulla Chiesa locale che era (quasi) sempre utile. Ma per il resto anche un ragazzo percepiva che come cronaca non era alla pari degli altri quotidiani. Un esmpio divertente: nel febbraio del 1987 morì Claudio Villa. Era il sabato sera conclusivo del Festival di Sanremo e Pippo Baudo diede l’annuncio della morte in diretta TV. Il giorno dopo tutti i giornali avevano in prima pagina la notizia, seppure con pochi approfondimenti. L’Avvenire aveva un trafiletto: “Claudio Villa è grave” :-)

Con Boffo le cose sono cambiate. Oggi Avvenire è un ottimo quotidiano, con in più il vantaggio di non essere legato all’ “agenda” dei quotidiani nazionali più importanti. Come Il Manifesto anche l’Avvenire si distingue spesso per scelte controcorrente nella gerarchia delle notizie. Non ho mai preso l’abitudine di leggerlo regolarmente ma tutte le volte che sono andato a cercarlo, o che l’ho trovato seguendo gli argomenti che mi interessavano, non mi ha mai deluso.

Ora la Cei con la nomina del successore dovrà dimostrare che le parole di apprezzamento rivolte da Bagnasco non erano parole di circostanza. Che non sia una nomina “politica” né nei confronti della Chiesa né nei confronti dell’Italia. Il profilo del nuovo direttore dovrebbe almeno mostrare che i complottisti alla Don Gallo come al solito parlano a vanvera.

1 commento »

  1. Non sapevo del lavoro di Boffo; ho letto poco o mai Avvenire. Sono contento di sapere che sia così e grazie dell’informazione; è un po’che medito un post sulla vicenda, che ha davvero molte facce.
    Ciao
    S&P

    Comment di sudorepioggia — 6 Settembre 2009 @

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