Cronachesorprese

2 Marzo 2008

Libri in libera uscita

Filed under: reading — alessandro @

libri booksLa casta di Gian Antonio Stella ha venduto una valanga di copie, un milione e duecentomila. Ciò vuol dire che è presente, grossomodo, in una libreria italiana ogni cinquanta. Mi sembra troppo: non per il libro che probabilmente merita una buona fetta del successo che ha (e non merita di essere il feticcio dell’antipolitica), ma per le librerie. A parte alcune eccezioni di libri che dovrebbero avere tutti in casa sempre a portata di mano, non è una bella cosa che le librerie delle case italiane contengano tutte gli stessi libri.

Non so voi, ma io quando vado in una casa sono molto curioso dei libri che vedo. Non solo perché mi dicono qualcosa di chi abita lì: tante volte, anzi, si corre il rischio di tirare conclusioni troppo affrettate. La presenza di un libro può essere fuorviante, nel bene o nel male (ne abbiamo già parlato tre anni fa, quando circolava quella catena simpatica sui libri.

Non solo per questo, dunque, ma anche perché mi piace scoprire in casa di qualcuno un libro che non avevo notato nei negozi. O un libro che avevo notato ma non avevo scelto. Un libro in una casa comincia ad appropriarsi di una dimensione che è sua, perché un libro deve viaggiare, passare di mano in mano, visitare ambienti e rimanerne impregnato, conoscere persone a cui offrire il suo contenuto e arricchirsi delle loro interpretazioni, dei segni della loro lettura attiva. Deve andare e tornare. Finché sta in un negozio sta in una non vita. La filosofia del book crossing dice che un libro non dovrebbe avere neanche un proprietario e una casa. Buona cosa, basta che non sia un’imposizione: scelga ogni libro, e intendo ogni singola copia, la vita che vuol fare ;-)

Tutto questo per dire: c’è qualcuno tra il milione e duecentomila acquirenti che mi presta La casta di Gian Antonio Stella? Faccio cambio con La scomparsa dei fatti di Marco Travaglio (tanto per citare un libro dello stesso genere), o con qualsiasi altro mio libro presente sui miei scaffali possa interessare.

5 Comments »

  1. sotto sotto sei un ilozoista dimmerda anche tu ;)

    Comment di estrellita — 3 Marzo 2008 @

  2. sotto sotto? ma no, sono il maggior ilozoista vivente ;-)

    Comment di alessandro — 3 Marzo 2008 @

  3. Non è la prima volta che in questo blog si usa questa oscura parola. Il dizionario non aiuta. Qualcuno sa dirmi cosa vuol dire con parole semplici?

    Comment di searcher — 3 Marzo 2008 @

  4. in realtà io e l’amica estrellita non lo usiamo in maniera propria, ma è un vecchio gioco. ilozoismo (dal greco “ile”, materia e “zoos”, vivente) in storia della filosofia è la tendenza, in particolare di alcune correnti del pensiero greco antico e anche di area orientale ad attribuire un’anima (o meglio un principio di animazione) alla materia inerte. quando io o estrellita ci insultiamo a botte di “ilozoista di merda” significa che uno dei due ha parlato di cose o oggetti come se fossero in qualche modo esseri viventi e senzienti :-)

    Comment di alessandro — 3 Marzo 2008 @

  5. […] bastato pubblicare questo post all’inizio del mese per intercettare molti accessi da chiavi di ricerca come “libri in […]

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