Cronachesorprese

31 Agosto 2017

Ignazio on the road

Filed under: storia del cristianesimo — alessandro @

Ignazio di Loyola fa pensare più all’ordine che ha fondato, e allo stile che è venuto da lui, che alla sua vicenda umana e spirituale. L’autobiografia che ha dettato non molto tempo prima di morire è una lettura sorprendente. Racconta gli anni dal 1521 (il ferimento a Pamplona) al 1538 (il processo romano al termine del quale la Compagnia di Gesù prende la sua direzione definitiva di offerta e obbedienza totale alla Chiesa). Un percorso avventuroso, accidentato, lineare soltanto nella ferma intenzione di Ignazio di affidarsi a Dio attraverso la povertà, la preghiera e le circostanze, gli incontri che si presentano. Ignazio medita già molto, prefigura il metodo di discernimento che poi sistemerà negli Esercizi, ma non programma, non progetta quasi nulla. Si tratta soltanto di una fase della sua vita, ma è molto lunga e lo porta in giro per la Spagna, l’Italia, la Terra Santa. Nel racconto Ignazio si qualifica in terza persona come “il pellegrino”.

17 Febbraio 2016

Eterogenesi dell’integralismo

Filed under: storia del cristianesimo — alessandro @

Basta ragionare storicamente su un tabù come il processo a Giordano Bruno per sentirsi rispondere che si ignora la laicità. Allora la verità storica è quella scolpita per sempre nelle enciclopedie illuministe? E chi non la condivide non è “laico”? Si potrà dire nel 2016 che l’illuminismo non ha inventato né la scienza, né la libertà, né la cultura ma sicuramente un metodo di propaganda del tutto nuovo e, purtroppo, ancora efficace? Per me laicità è anche poter sostenere una posizione come questa. Chi pensa che sostenerla non sia compatibile con la laicità per me crea un problema alla laicità del pensiero.

– facebook

2 Settembre 2015

Le calunnie sui nazisti in fuga

Filed under: storia del cristianesimo — alessandro @

Lo studio di Pier Luigi Guiducci, docente di Storia della chiesa alla Lateranense, smonta le calunnie diffuse negli anni cinquanta dalla disinformazione sovietica sulle presunte coperture della Chiesa alla fuga dei criminali nazisti.
La fonte è di parte, certo. Ma cita molti documenti, e quindi se qualcuno rimasto affezionato a quelle calunnie vuole smontare lo studio di Guiducci non ha che da prendere i documenti, esaminarli a uno a uno e costruire controargomentazioni credibili. Non più basate, finalmente, sulla propaganda di un regime di cui la storia ha già fatto giustizia.

– facebook

16 Marzo 2015

La fede e i “cristianesimi perduti”

Filed under: storia del cristianesimo — alessandro @

Molti parlano di tanti “cristianesimi” nel primo e nel secondo secolo, cercando di mettere sullo stesso piano gnostici e cristiani. Ma il depositum fidei è quello di derivazione apostolica e, guarda caso, è l’unico che ci è arrivato. Sono quei testimoni che hanno vinto la sfida della storia, e la testimonianza è tutto, può essere coadiuvata ma non sostituita dallo studio storico. Non esiste una opzione di fede per quei cosiddetti cristianesimi perduti. Sono solo curiosità storiche, possono essere utili alla fede solo perché fanno comprendere meglio storicamente le origini. Pensare di dover recuperare qualcosa di perduto è già fuori dalla dinamica reale della fede.
Ogni soluzione alternativa alla tradizione elimina Cristo o lo depotenzia così tanto da renderlo inutile o comunque da non rendere ragione dello sconvolgimento che ha creato. E questo non rendere ragione, mi spiace, ma non è storicamente rigoroso. Qualcuno vorrebbe trasformare la storia dei primi secoli in un gioco combinatorio. Basta che ogni tessera del mosaico sia plausibile in sé e poi possiamo divertirci a chi trova la combinazione più originale e arguta. Va bene tutto, tranne il Vangelo. È ancora come allora: scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani.

« Pagina precedente

Powered by WordPress. Theme by H P Nadig