L’articolo 92 della Costituzione parla di nomina dei ministri da parte del Presidente della Repubblica su “proposta” del Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato. Se l’italiano ha ancora un senso, una “proposta” lascia un certo grado di libertà. Probabilmente in passato è successo altre volte che il Capo dello Stato abbia chiesto di cambiare qualche “proposta”, ma questa richiesta è stata sempre recepita con una discrezione istituzionale che, mi sembra, in questo frangente sta venendo un po’ meno. E non importa che i partiti che sostengono il Governo siano d’accordo o no con le obiezioni del Quirinale: immagino che in alcuni casi sia stato il Colle a cedere, in altri i partiti. Ma appunto, “immagino”. Perché è giusto che di norma se ne sappia poco o nulla.
27 Maggio 2018
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