Cronachesorprese

9 Maggio 2018

La rivoluzione è ferma da 40 anni

Filed under: Il cristiano informale — alessandro @

Legati come siamo alle tradizioni, per quel che esse hanno di essenziale e di umano, noi non vogliamo essere gli uomini del passato, ma quelli dell’avvenire. Il domani non appartiene ai conservatori ed ai tiranni; è degli innovatori attenti, seri, senza retorica. E quel domani nella civile società appartiene, anche per questo, largamente, alla forza rivoluzionaria e salvatrice del cristianesimo. Noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato.

Aldo Moro

Questo è ancora vero e sarà sempre vero. E lo dimostra quanto vedesse lontano nel “domani” uno come Aldo Moro, che diceva queste parole nel 1963, nel pieno dello svolgimento del Concilio e a pochi giorni dalla Pacem in Terris, contrapponendo la “vera” rivoluzione ad altre rivoluzioni che in quegli anni sembravano a molti ineluttabili e che invece avrebbero fatto il loro tempo molto presto, prima di riuscire a togliere attualità, sfida, verità a queste parole. Succederà ancora: chi, dall’alto di qualsiasi strategia o analisi, vede oggi il cristianesimo (quello non addomesticato dal mondo, quello che è libero di ispirare anche l’azione e la presenza politica) in fase di archiviazione non ha capito nulla del cristianesimo. Non ha capito da dove nasce e come funziona, non ha capito la sua forza nucleare che è sostanzialmente indipendente dai numeri e dal consenso. Aldo Moro manca moltissimo, ma l’essenziale no.

– facebook

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