Vista dalla prospettiva del “maschio non alfa” la vicenda Weinstein e le sue conseguenze internazionali (e in Italia mi sembra che siamo ancora lontani dall’inquadrare la reale dimensione del problema) spazzano via la falsa convinzione ancora molto diffusa che un uomo in una posizione di potere abbia più possibilità degli altri di “scegliere” senza compromettere la dignità propria e delle donne che avvicina. Anzi, lo squallore di tanti episodi raccontati fa pensare proprio al contrario. Stiamo parlando tra l’altro dell’ambiente dello spettacolo, vale a dire di un ambiente in cui è di norma più facile per un uomo guadagnare potere e visibilità grazie alle capacità artistiche o almeno al fascino e al carisma personali anche per le posizioni dirigenziali e manageriali. Mi colpisce molto che uomini come questi, registi e attori affermati, si buttino in avances così sbrigative e rudimentali. Mi colpisce anche per gli “stimati professionisti” di tanti settori, ma per chi lavora nella “fabbrica dei sogni” è ancora più clamoroso. Al mondo ci sono tante sfighe, ma essere così sfigati-dentro al culmine del successo penso che sia il peggio che possa capitare.
4 Novembre 2017
Nessun commento »
No comments yet.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URI