Il Gramellini più infelice e pedante di sempre è stato messo al tappeto da Frankie, ma pochi se ne sono accorti. Sembra di essere su Marte a dover spiegare. Eppure ancora una volta ce n’è bisogno perché per molti, oltre che per il sempre più tronfio notista della Stampa, la frase di Papa Francesco sull’aereo, quella del “pugno”, è stata un errore. Sarà. Io non ho visto scivoloni papali, ho visto molti scivoloni giornalistici, tanti ditini alzati e poca sostanza. Ma possibile che ogni tanto ci si debba incartare in queste discussioni da asilo?
Francesco ha fatto solo un discorso di buon senso. Non ha parlato di quello che si dovrebbe fare e che farebbe anche Gesù, o del comportamento che deve tenere un cristiano quando gli offendono la mamma. Ma evidentemente la libidine di rimproverare un presunto scivolone a un papa è qualcosa di irresistibile per molti. Questa cosa del “ti ricordo il porgi l’altra guancia” è un classico, un luogo comune del moralismo anticristiano su cui un giorno mi piacerebbe scrivere qualcosa.
Francesco non ha detto: “se vi insultano la mamma date un pugno”. Ha fatto una battuta per spiegare con un esempio scherzoso che se qualcuno insulta qualcun altro negli affetti più cari non deve stupirsi più di tanto se provoca una reazione istintiva. Non parlava di quello che deve succedere, parlava di ciò che può succedere. Non raccomandava ai cristiani scazzottate alla Bud Spencer, invitava a usare bene la libertà di espressione, a non interpretarla come licenza di offendere perché poi l’offesa, umanamente, chiama offesa. Quindi la contraddizione con il passo evangelico che molti hanno voluto vedere a tutti i costi, forzando il tono colloquiale e scherzoso della chiacchierata con i giornalisti, non esiste.
Pochi si accorgono della forzatura, dell’errore formale di Gramellini. La forzatura è nel non sequitur su cui incardina il suo ragionamento: il “pugno” è una reazione istintiva che può capitare, non è la conseguenza necessaria dell’offesa. Quindi il raffronto con la “consulenza” chiesta al parroco è una pura fallacia. Non volevo perdere tempo ad analizzare il gramo gramello, ma se si insiste… Chi volesse rinfacciare a Francesco ipotetiche giustificazioni del terrorismo incorrerebbe nello stesso errore di base. Poi è vero che lo faranno ugualmente, ma tanto si sa che per alcuni l’unica Chiesa accettabile è quella che chiede scusa di esistere.
Una sola cosa mi consola. La luna di miele tra media e Frankie sta finendo. Si stanno accorgendo della “pericolosa” continuità con BXVI in tutto. Molto bene.
(e comunque c’è qualcuno che dice anche cose sensate)