Questa per me non è una Pasqua come le altre. È una tappa ulteriore di un cammino che solo in apparenza si è concluso il 15 agosto scorso a Finisterre.
Dal Finis Terrae all’inizio del Cielo.
Chiedo scusa se a volte sono un po’ enigmatico. Ma se scrivo è perché penso che qualcosa si possa capire, ed è un qualcosa che non c’entra con un mio dato biografico ma vale per tutti.
Il Cielo. Non un’astrazione, non un’immagine da favoletta, non un sogno consolatorio, ma “la verità della terra resa manifesta”, come disse un grande uomo. Molto più concreto e terreno, questo cielo, di qualsiasi perfezione io sia in grado di immaginare.
Per gli ebrei la Pasqua era la festa delle tende. Per qualche giorno tornavano a vivere come i loro antenati in un accampamento, per ricordare l’esperienza del deserto. Se sono stato a Santiago e a Finisterre è stato soltanto per arrivare a questa Pasqua con la possibilità di considerare un cammino percorso. E grazie a Dio ci sono riuscito.
Buona Pasqua a tutti.
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Grazie Alesandro per queste belle parole.
Sei fortunato a riuscire anche dopo tanto tempo a portarti dietro e a farcene partecipi, tanta spiritualita’.
Le tue riflessioni mi fanno riflettere.
La mamma di F.
Comment di marina — 11 Aprile 2012 @
grazie a lei signora marina :-)
Comment di alessandro — 11 Aprile 2012 @