La vita può avere senso anche se mancano tante cose. Quando si è poveri, malati, quando non si trovano l’uomo o la donna giusti, quando non si riesce a raggiungere gli obiettivi sui quali abbiamo investito tutte le nostre energie. Ma non può avere senso se non si è mai avuta almeno un’amicizia come questa:
Altri legami poi avvincevano ulteriormente il mio animo: i colloqui, le risa in compagnia, lo scambio di cortesie affettuose, le comuni letture di libri ameni, i comuni passatempi ora frivoli ora decorosi, i dissensi occasionali, senza rancore, come di ogni uomo con se stesso, e i più frequenti consensi, insaporiti dai medesimi, rarissimi dissensi; l’essere ognuno dell’altro ora maestro, ora discepolo, la nostalgia impaziente di chi è lontano, le accoglienze festose di chi ritorna. Questi e altri simili segni di cuori innamorati l’uno dell’altro, espressi dalla bocca, dalla lingua, dagli occhi e da mille gesti gradevolissimi, sono l’esca, direi, della fiamma che fonde insieme le anime e di molte ne fa una sola”.
Sant’Agostino, Le Confessioni, IV, 8, 13
Averla provata è la più grande ricchezza della mia vita.
Vorrei abbracciarti (magari domenica?)
Comment di Galliolus — 30 Gennaio 2012 @
:-) è un sacco che non ci vediamo, bisogna rimediare.
Comment di alessandro — 31 Gennaio 2012 @