Cronachesorprese

8 Dicembre 2010

L’inverno del Villaggio

Filed under: cronache — alessandro @

Paolo Villaggio lo preferivo così. È invecchiato decisamente male.
Grazie a chi ha partecipato alla piacevole conversazione che è nata su facebook da un mio messaggio. La sintetizzo anche qui.

Non è una novità: Paolo Villaggio ha “ammazzato” da tempo il Fracchia sognatore per dare troppo spazio a un Fantozzi sempre più cinico e disperato. Ma, anche se non è nulla di nuovo, è sempre più evidente che quanto Fracchia e Fantozzi coglievano nel segno ed erano grandi perché goffi, la goffaggine di certe dichiarazioni di Villaggio è solo stupida e rozza.

Mi dispiace, perché mi ha fatto divertire tanto al cinema e in televisione, da bambino e da ragazzo. Soprattutto da bambino. Mi dispiace perché è stato davvero grande a rappresentare quel qualcosa che c’è, che scatta davvero nelle aziende italiane. Tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita qualcosa che da quarant’anni non può essere definito in altro modo che “fantozziano”.

Però quello che Villaggio comunica oggi non è fantozziano. Non è nemmeno del peggior Fantozzi, quello più disperato, quello cattivo e vendicativo che ogni tanto sembra vincente e diventa ancora più spietato dei suoi aguzzini. Non è Fantozzi, non è più Giandomenico Fracchia sepolto da tempo con i suoi sogni di riscatto, di successo, che nelle vecchie, bellissime puntate televisive aprono degli incisi che descrivono mondi capovolti, sogni ad occhi aperti, agili fughe dalla realtà. Tutto sommato però coraggiose, perché restituiscono intera la dimensione del desiderio. Sconfitto, frustrato, ma ancora intero.

Forse per Villaggio questo pensarsi morto è un modo per dire che quei personaggi così vitali, in cui lui si è identificato così tanto, sono morti. Forse non ne è poi così sicuro e prova a gridare, per risvegliarli.

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