Cronachesorprese

26 Ottobre 2009

Piccoli nobel straparlano

Filed under: cronache — alessandro @

Il Festival della Scienza di Genova è una doccia scozzese continua. Alterna grandi ospiti e idee eccellenti a fervorini di testimonial che rivelano maldestramente l’ispirazione scientista della manifestazione nel suo complesso. Un vero peccato. Fortunatamente la scienza (vera) è come la bellezza (vera): c’è sempre qualcosa nel suo essere e nel suo porsi che la riscatta dai discorsi che fanno su di lei.
Il testimonial che chiuderà l’edizione 2009 è Dario Fo. Reciterà un testo di Galileo Galilei contribuendo a perpetuare l’ignoranza sui fatti che hanno portato Galileo a pensare e a scrivere ciò che ha scritto e pensato come letterato, e ormai sappiamo che certe liturgie non ammettono controcanti. Leggendo l’intervista sul Corriere Mercantile di oggi, però, viene proprio da chiedersi che cosa abbia da spartire un uomo così con la scienza.

Brecht diceva che il problema fondamentale è tenere la dimensione dell’universo allo stato minimale. Il disastro sarebbe arrivato quando gli individui avrebbero capito la sua vastità. La dimensione irraggiungibile avrebbe cancellato l’idea dell’uomo creato a somiglianza di Dio, concetto religioso che sparisce con la logica della matematica. Ci sono concetti matematici che sgomentano.

Piccolo patetico ometto, Brecht era incantato da un’ideologia spregevole ma per lo meno aveva sofferto la violenza del nazismo ed era ciò che tu non sei, un grande drammaturgo. Ripetere e perpetuare le bestialità che l’ideologia dettava a Brecht non è un buon servizio all’arte di Brecht.
Quel giudizio è una bestialità, si commenta da solo e in un Festival della Scienza non avrebbe alcuno spazio se davvero tutti i partecipanti e gli organizzatori avessero l’onestà di non strumentalizzare la scienza a un discorso ascientifico. E invece tu leggerai le parole di Galileo con gli squallidi retropensieri che hai voluto condividere nell’intervista. Sperare che chi ascolterà ritenga soltanto ciò che Galileo voleva dire, senza nient’altro, è una bella ma vana speranza.

6 Comments »

  1. Quanto mi piaci quando sei arrabbiato…

    Comment di Galliolus — 27 Ottobre 2009 @

  2. uff, uff… :-)
    ma insomma gallio, io non voglio assistere all’erosione continua del buon senso e della ragione senza dire nulla. non posso fare niente, ma nessuno può impedirmi di chiamare questi tronfi omiciattoli con il loro nome. e di non andare ad applaudirli.

    Comment di alessandro — 27 Ottobre 2009 @

  3. Sai cosa c’è che non mi va giù? Che costui è un ottantenne rimasto incagliato ad un’idea per tutta la vita — d’accordo, c’è il periodo di Salò, ma anche quello è quasi da manuale —, stimato da tutti, dice le banalità che dicono tutti, e se la tira pure da trasgressivo. Non andremo ad applaudirlo: il potere dei senza potere.

    Comment di Galliolus — 28 Ottobre 2009 @

  4. esatto. le banalità che dicono tutti. aggiunge solo un’indiscutibile capacità affabulatoria e poi va a confermare il medio sentire nei più medi spazi della media coscienza. e tutto questo al festival della scienza. nausea, nausea.

    Comment di alessandro — 28 Ottobre 2009 @

  5. Giusto per alleggerire la discussione: vogliamo parlare della madrina Belen? Ma dico…gran donna…ma cosa c’entra al festival della scienza? C’e’ una sessione con Corona che spiega la fotografia?

    Comment di Nick — 3 Novembre 2009 @

  6. su questo li capisco, avranno bisogno di qualche stacco tra una margherita hack e una rita levi montalcini…

    Comment di alessandro — 3 Novembre 2009 @

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