Cronachesorprese

8 Febbraio 2009

Vedo quello che io voglio di quello che tu vuoi

Filed under: Weekly Facebook — alessandro @

Un mio amico incrociandomi per la strada mi fa: “ahah, ti ho beccato su Facebook!” Scontata la risposta: “Eccerto, se non avessi voluto farmi beccare da te non sarei su Facebook!”. Curiosa questa idea che essere su Facebook sia roba quasi da clandestini: cavolo, è l’esatto contrario.
Però a ben guardare la faccenda è un po’ più complessa di quello che sembra dal botta e risposta tra me e il mio amico. Se indubitabilmente la frase “mi nascondo su facebook” è un controsenso, le impostazioni sulla privacy del sistema di alert più popolare del mondo permettono una discreta personalizzazione. Faccio qualche considerazione generale e qualche esempio.

1 – FB è un servizio web interamente profilato: non ha una vista guest generica, a eccezione della home che contiene soltanto la form per il login. Nessuno vede la stessa pagina di Facebook di un altro. Anche il singolo iscritto vede quasi a ogni refresh una selezione diversa di notizie sulla sua bacheca.

2 – Più che un network, FB è un insieme di network. Un grafo di FB sarebbe solo apparentemente una rete senza soluzione di continuità, cioé una rete in cui si può andare da un punto qualsiasi a un altro punto. Chi non sta nella rete dei miei amici può vedere solo una parte delle informazioni che mi riguardano. Certo, vede che io ci sono. Ma oltre, se non voglio, non va.

3 – Posso decidere quali elementi del mio profilo rendere pubblici. Posso decidere se compilare o no i campi delle informazioni personali, e posso decidere chi li vede e chi non li vede: solo amici; anche gli amici degli amici; oppure amici e compagnia, eccetto x, y e z. Per essere sicuro che le impostazioni funzionino posso anche vedere una simulazione di come il tale mio amico vede il mio profilo, e di come lo vede invece il talaltro al quale, per dire, ho interdetto la sezione “info di contatto” perché non voglio che veda il mio numero di telefono. Posso decidere quali delle mie azioni notificare sulla mia bacheca. Io per ora ho deciso di non notificare i commenti che lascio alle foto degli amici. Questo naturalmente non impedisce che chi capita sulla foto veda anche il mio commento, ma impedisce agli “amici di amici” di vedere il mio commento e le foto che commento.

4 – Inoltre non decido soltanto cosa gli altri vedono di tutto ciò che mi riguarda, ma decido anche che cosa vedere delle informazioni che gli altri mettono a disposizione. Cliccando sulla voce “opzioni per notizie” in fondo alla pagina principale visualizzo questo interessante “cruscotto”:

impostazioni notizie facebook

Poiché le notizie che vengono visualizzate a ogni refresh sono le ultime disponibili da tutti i miei amici, spostando questi cursori posso arrivare a selezioni molto raffinate delle notizie che voglio leggere. E dato che di mezzo ci sono dei rapporti umani (almeno è sperabile che sia così) è facile comprendere, smanettando un po’, che le differenze tra una notifica in più o una notifica in meno possono essere a volte molto importanti. Non voglio sapere nulla delle novità sentimentali? Sposto il cursore del “cuore” a zero e non vedrò quando qualcuno passa da “single” a “impegnato” o cose del genere (come vedete dalle mie scelte io voglio sapere tutto il possibile, adoro il gossip). Ho degli amici che cambiano status troppo spesso o inseriscono troppe foto? Abbasso un poco il cursore degli aggiornamenti di stato e delle foto. E ancora: non voglio sapere assolutamente nulla di una mia ex che però non posso certo negare di conoscere? La aggiungo a questa specie di blacklist del “mostra di meno per questi amici”. Viceversa, non voglio perdermi neanche una virgola di un’altra persona? La aggiungo alla lista del “mostra di più per questi amici”.
Queste impostazioni sono solo delle preferenze: se FB in un dato momento non avesse altro mostrerebbe anche le notizie che abbiamo chiesto di vedere meno. Ma basta un numero medio basso di amici attivi negli aggiornamenti (direi una ventina) per rendere questa eventualità molto rara.

Facebook insomma è molto più duttile e personalizzabile di quello che può sembrare a una prima analisi. Non impone nulla. Non ci impone di vedere quello che non vogliamo vedere, e non ci dà mai la certezza che tutti vedano quello che vogliamo comunicare.

Nessun commento »

No comments yet.

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment


Powered by WordPress. Theme by H P Nadig