Cronachesorprese

27 Luglio 2008

Ne resterà solo uno

Filed under: cronache — alessandro @

Che effetto farà a dei “comunisti così” sentirrsi cantare “contro” o bella ciao? Non lo so e in fondo non mi interessa. Per averlo cantato troppe volte “contro” altri, almeno metà dei delegati a Chianciano hanno avuto quello che si meritavano. Uno addirittura ha detto che quel canto è di tutti e non può essere usato contro qualcuno. Se n’è accorto, finalmente. Meglio tardi che mai.

Assomigliano sempre di più a degli highlander al contrario: ne resterà solo uno. Però gli Higlander a ogni duello vinto incameravano l’energia dello sconfitto, loro perdono e diventano sempre più forza residuale, vessillifera di un simbolo che in Europa e nel mondo non vuole più nessuno. Ascoltate il discorso di Vendola, questi a perdere si esaltano. Sono quasi vent’anni ormai che si scontrano tra di loro e, di scissione in scissione, cercano una purezza del comunismo che è solo una chimera. Ciò che di positivo l’idea comunista doveva dare alla storia l’ha già dato. Insistere con l’idea di classe, come se potesse essere oggi un criterio guida dell’azione di una forza politica, è una dimostrazione di protervia.

Sembra che non si rendano conto che fin dall’opposizione al fascismo hanno trovato unità sempre su qualcosa di diverso dalla coscienza di classe. I fattori di identità già da allora erano diversi. Quando hanno tentato di imporre il concetto di classe come fattore di unità hanno sempre fatto dei disastri: li hanno fatti i partigiani comunisti che anche a guerra finita hanno continuato nell’illlegalità a combattere contro i nemici che la teoria comunista indicava loro; li hanno fatti quelli che con protervia hanno continuato a restare fedeli a Mosca anche quando lo stesso Kruscev faceva capire che non era più molto salutare; li hanno fatti quando hanno innescato la propaganda antidemocristiana a prescindere rivolgendosi a una classe operaia che ormai li vedeva uguali ai democristiani, ma solo nelle caratteristiche peggiori, e non aveva tutti i torti. Quindi la mozione Ferrero, che ha vinto il congresso parlando di coscienza di classe, incarna a mio parere la peggiore tradizione del comunismo italiano in era repubblicana.

Ma che si divertano come possono. Si raccontino tra di loro che ripartiranno dalla “base”. Altro loro mito immarcescibile. Il bello è che presi singolarmente sarebbero anche politici validi. Ferrero non è certo uno stupido, come non lo sono Bertinotti, Vendola, Russo Spena e compagnia. Ma quando stanno insieme, quando fanno i congressi, quando fanno le mozioni e cercano faticosamente la linea con “metodo democratico” (detto sempre con una certa iattanza, come se siano gli unici al mondo ad applicarlo), sembra che le loro capacità vengano dissipate e frullate. Alla faccia del comunismo non riescono a mettere in comune un granché.

3 Comments »

  1. Non hai capito: loro hanno il 100% dei voti. Solo che per colpa delle tv di Berlusconi, dei giornali di Veltroni e dell’ingerenza dei preti, il pueblo unido non riesce a formarsi una coscienza di classe. Mettiamoli tutti fuorilegge e vedi come va a finire…

    Comment di galliolus (aka searcher) — 28 Luglio 2008 @

  2. hai ragione searcher… e soprattutto è una trama bellissima! ;-)

    Comment di alessandro — 28 Luglio 2008 @

  3. li ho sempre studiati, non ne ho mai capito l’utopismo, la convinzione di essere sempre nel giusto, e se la realtà li smentisce, tanto peggio per la realtà.
    boh
    ciao
    s

    Comment di stefano — 28 Luglio 2008 @

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