Cronachesorprese

21 Giugno 2008

Altro risarcimento a Eugenio

Filed under: chiedici le parole — alessandro @

Sull’onda dell’iniziativa di Searcher continuo con un cospicuo net-risarcimento a Eugenio Montale. Ho trovato segnalato da Mantellini questo fantastico Wordle e, come direbbe un mio amico, “la dedica è venuta naturale, d’istinto” (ok, questa la capiscono veramente in pochi).
Ecco la word cloud delle 150 parole più usate (tolte alcune) nell’intera raccolta Ossi di Seppia. Non è bellissima?
ossi di seppia word cloud
Queste word cloud sono opere d’arte. Sembrano composizioni di Apollinaire: sicuramente il poeta francese avrebbe goduto non poco a vedere masticare così i suoi componimenti da una macchina. E non è un procedimento puramente meccanico: oltre alla genialità di chi ha fatto il software e del grafico che ha messo a punto i template tra i quali si può scegliere, anch’io ho dato il mio contributo. Chiunque lavora con le parole sa che il massimo impegno, ma anche il massimo piacere, consiste nel togliere e non nel mettere. Bene, Ossi di seppia inizialmente si presentava così.
Ho tolto alcune delle parole più frequenti: oltre al monumentale “che”, anche nel, è, di, del, tra, tuo, nel, gli, ti. E altre. Non ve le dico tutte, primo perché non me le ricordo, secondo perché così il mio lavoro di remix rimane unico :-)

4 Comments »

  1. Causa (credo) connessione più zoppa di Cannavaro, non riesco a mettere il sito che segnali sotto pressione come vorrei. Certo il risultato che mostri è fantastico.

    Mi è giunta l’eco di ciò che sono riusciti a fare a Montale e desidero di cuore contribuire con un piccolo risarcimento.

    Correva la maturità 1996, quando un commissario esterno decise di congedare il candidato non prima però che lo stesso esponesse “un’opera di Montale a scelta”. Il candidato di cui sopra saltò dapprima sulla sedia esclamando “La lettera a Malvolio!”, scuotendo così dal sonno incipiente i più; quando iniziò poi a insultare Pasolini, persino l’esterno di matematica, che all’esame al classico era protagonista quanto Cancellotti a Wimbledon, si mise ad ascoltare interessato, accantonando la pagina sugli europei della Gazzetta (oh, fra l’altro: si era appena usciti dopo un flaccido 0-0 con tanto di rigore tirato alla “Boh, magari il portiere sviene”).
    Seguì vigorosa discussione sul concetto di indecenza e sull’importanza di Pasolini nella cultura italiana, conclusa da un decisivo intervento dell’interno di letteratura che pose fine alle ostilità ed evitò miracolosamente al candidato una bocciatura per lesa maestà..
    A dare maggiore valore a questo piccolo risarcimento c’è il fatto che il candidato era probabilmente e probabilmente senza probabilmente lo studente più capra della classe (e a rileggere quest’ultimo periodo non si fatica a crederlo).

    “Decenza”.

    “Rispettabile prendere le distanze”.

    E’ strano, dato che si tratta di una poetica così individuocentrica; ma ogni volta che rileggo Montale mi viene voglia di dare un po’ più di credito all’umanità.

    Comment di El Mariachi — 25 Giugno 2008 @

  2. Da ciò deduco che El Mariachi è ancora vivo!?!

    Comment di galliolus (aka searcher) — 25 Giugno 2008 @

  3. el mariachi: montale aveva ragione a difendersi dall’accusa di “disimpegno”, che in quegli anni era considerata dalla maggior parte degli intellettuali una delle accuse più infamanti. è il contrattacco, contenuto nella “lettera”, che non mi ha mai convinto e non mi convince: pasolini, seppur partendo da posizioni marxiste, fu sempre eterodosso e solitario, e non si può dire che non abbia pagato di persona, anche prima della tragica morte. accusarlo di compromessi mi è sempre sembrato ingeneroso. sbagliarono entrambi nella polemica, ma nella loro opera furono grandi in modi diversi. per me, almeno, sono stati importanti tutti e due.
    comunque avrei voluto esserci, all’orale della tua maturità. quanto al mio, ne passai buona parte a spiegare e a difendere il mio scritto di italiano, che era stato giudicato molto bene ma in cui mi ero anche lasciato prendere un po’ la mano, chiamando ad esempio enrichetta blondel “suggestionante profetessa” e usando ardite inversioni come “dalle stalle alle stelle”. la commissaria di italiano era in parte ammirata, in parte interdetta e non me lo nascose. fu divertente.

    searcher: è vivo sì, seppure lontano. a pensarci dovrei cambiare il link che manda al suo purtroppo abbandonato blog. “un mariachi quasi gaucho” non è più attuale. lo cambierò con “un mariachi quasi surfer”.

    Comment di alessandro — 1 Luglio 2008 @

  4. Pensa che il mio blog ha aperto sei mesi dopo la chiusura del suo, ma non ho potuto fare a meno di linkarlo!

    Comment di galliolus (aka searcher) — 2 Luglio 2008 @

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