Cronachesorprese

28 Dicembre 2007

Starbucks vs tazzulella

Filed under: market mysteria — alessandro @

Un articolo del corrispondente italiano del Financial Times, ripreso anche dal Corriere della Sera, spiega perché a suo parere Starbucks non sbarcherà ancora in Italia.
Del frappuccino non m’importa nulla. E sono anche contento di apprendere che la penetrazione delle multinazionali in Italia non è mai stata facile: vuol dire che la differenza fondata sulla qualità vera riesce ancora a vincere. Ma per motivi analoghi mi dispiacerebbe che Starbucks rinunciasse all’Italia.
È naturale che la concorrenza dei baristi italiani sia insuperabile per la multinazionale. Ma lo slow coffee alla Starbucks è un’altra cosa, e non ha nulla di disprezzabile. In Italia non potrebbe mai posizionarsi come leader nel mercato del caffé da bar: anche se offrisse un espresso paragonabile per qualità e velocità di produzione a quello dei nostri bar sarebbe in controtendenza con la sua filosofia di caffetteria confortevole, in cui il caffé è al centro di un servizio che punta a tenere i clienti nel locale, non a farli ammucchiare al banco per un consumo istantaneo.
Non sarebbe neanche un prodotto di nicchia. Si assesterebbe in una fascia media. Sarebbe frequentato dagli italiani che all’estero imparano ad apprezzare lo stile Starbucks (tra i quali c’è chi è convinto che sia solo questione di tempo) e dai turisti, all’inizio. Uno Starbucks nel centro di Firenze o di Roma non avrebbe problemi. Non sarebbe pensabile invece una diffusione capillare come quelle che vediamo nelle città inglesi o tedesche. Non male: prenderemmo il meglio dell’esperienza Starbucks ed eviteremmo gli aspetti più deleteri di colonizzazione commerciale. Ma un obiettivo così, evidentemente, è troppo piccolo per un colosso di quelle dimensioni. La presenza si ridurrebbe a un investimento pubblicitario, alla creazione di pochi locali “bandiera”, avamposti nel territorio “nemico” occupato dalla poco scalabile italianità dei baristi.
La cosa curiosa è che l’idea che ha rivoluzionato il consumo di caffé in America è venuta a un americano in Italia.

1 commento »

  1. buon annooooooooooooo!!!! che sia splendente!!! baciux :)))

    Comment di silvia — 1 Gennaio 2008 @

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