“Cercherò di andare un mese in Grecia a studiare, quest’estate, spero di riuscirci. Sto studiando il greco moderno perché voglio approfondire questo nucleo di pensiero mediterraneo secondo il quale la verità è a-letheia, non nascosta, ciò che sta alla luce. È così importante. Accettiamo di dimorare stabilmente in una cornice di pensiero che è nei fatti anticristiana perché non ama la realtà, cerca di confondere la realtà con un sistema di convenzioni e persegue un’idea astratta di purezza del pensiero, come se il pensiero dovesse essere pulito dall’esperienza e non si alimentasse, invece, dall’esperienza. E insomma, bisogna reagire in qualche modo”.
Una conversazione così, in una pausa pranzo di fine dicembre, in questa giornata tanto bella che veramente non lascia nascosti i precisi contorni di ogni cosa e le essenze visibili, fa risollevare la testa e fa sentire vivi come nient’altro. Grazie, amica.