I manifestanti di Genova che dicono “La storia siamo noi“. Berlusconi che dice “Il popolo è con me“.
Perché in Italia c’è sempre qualcuno che vuol parlare anche per gli altri?
19 Novembre 2007
Arroganze assortite
7 Comments »
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boh.
:-/
Comment di alga — 19 Novembre 2007 @
Sarebbe bello dedicar loro quel fantastico pezzo, misteriosamente escluso da Sanremo, che si intitolava “Spremuta di Minchia” e che era interpretato dagli attori ci CinicoTV.
http://www.youtube.com/watch?v=q8EmtoEkl2E
Comment di caino — 19 Novembre 2007 @
è semplice storia: vai indietro e trovi Got mit uns, vai ancora più dietro e trovi Goffredo di Bugliolo, e poi ancora indietro fino al vecchio testamento e ancora più oltre, magari per il possesso di una braciola di dinosauro.
quanto mi è simpatico quel poveraccio di inascoltato Vico…
Comment di cybbolo — 19 Novembre 2007 @
però la storia siamo noi non è male!!! sull’altro sai come la pensooooo!!! hihii!!! ciauuuu
Comment di silvia — 19 Novembre 2007 @
“la storia siamo noi” in quel contesto è, imho, pessimo. perché è la solita ambiguità nella definizione del “noi” a cui quella sinistra vorrebbe abituare l’universo, ma troverà sempre qualche rompipalle come me.
se il significato fosse quello della canzone di de gregori non sarebbe male. nessuno si senta escluso. è storia quella vita quotidiana di ciascuno che non finisce spesso e volentieri sui libri. è responsabilità verso la storia questa fatica quotidiana che porto, insieme a tutti gli altri.
ma nel “noi” dei manifestanti di sabato “io” non ci sono. quella “storia” che rivendicano è la loro interpretazione di un fatto, che loro vorrebbero diventasse unica, come sono abituati a fare. quindi quel “noi” non è “la” storia.
Comment di alessandro — 19 Novembre 2007 @
Chissenefrega.
Comment di Piergiuseppe — 20 Novembre 2007 @
OT: Sì Alessandro, ricalca il blues rurale.
:-))
Comment di Piergiuseppe — 20 Novembre 2007 @