Cronachesorprese

24 Maggio 2007

The heart of the fiction

Filed under: reading — alessandro @

Johnson non provava che un puro disprezzo per il perdurante influsso di Dickens e del romanzo vittoriano: è curioso, perciò, che alla fin fine ricordi più di ogni altro il terragno ispettore scolastico di Tempi difficili. Eccolo, l’ispettore:

Vi spiegherò perché non dovete tappezzare un’aula con figure di cavalli. Avete mai visto dei cavalli passeggiare sui muri di una stanza, nella realtà, nei fatti? Ebbene, quello che non si vede nella realtà non si deve vedere in nessun posto; quello che non sta nei fatti non deve stare da nessuna parte. Il cosiddetto Buongusto non è che un sinonimo del Fatto.

Ed ecco Johnson:

La vita non fa racconti. La vita è caotica, fluida, fortuita; lascia migliaia di fili slegati, alla rinfusa. Gli scrittori possono ricavare una storia dalla vita solo operando una rigida selezione, il che comporta necessariamente una mistificazione. Raccontare storie è raccontare menzogne.

Come i comunisti e i fascisti, Johnson e il grigio ispettore si allontanano in direzioni opposte, soltanto per scoprire che la terra è rotonda. Sono contento che entrambi abbiano perso la Guerra Fredda della cultura: nel nostro mondo c’è posto per tutti, ma nel loro non c’è posto per La morte non dimentica. E che razza di mondo può essere?”

Nick Hornby, Una vita da lettore

8 Comments »

  1. me lo comprerò. prima o poi.
    son curiosa di sapere se gli piace sillitoe.
    :-)

    Comment di alga — 24 Maggio 2007 @

  2. mmm… sono a metà libro circa e di sillitoe non ha ancora parlato; e non lo trovo neanche nell’indice dei nomi, dove probabilmente sono riportati solo i nomi degli autori che recensisce, però: quindi non è ancora detto che non ne parli :-)

    Comment di alessandro — 24 Maggio 2007 @

  3. peccato, sillitoe è un grandissimo scrittore.

    Comment di alga — 25 Maggio 2007 @

  4. oh, ma non vuol dire che hornby non lo abbia letto o non lo apprezzi: il libro è una specie di resoconto delle sue letture dal settembre 2003 al giugno 2006.

    Comment di alessandro — 25 Maggio 2007 @

  5. mmmhhh, le liste, le liste, le top ten, i dischi caldi, le graduatorie, le classifiche, gli elenchi, i best dell’anno, del secolo, di sempre…
    rimane quasi sempre fuori un qualcosa di a me particolarmente caro.
    ecco perché mi perplimo ogni volta a priori.

    Comment di cybbolo — 25 Maggio 2007 @

  6. eh, si vede che avete gusti diversi :-)

    Comment di alessandro — 25 Maggio 2007 @

  7. è notevole questo post, mi piace.
    fa riflettere su cosa è e non è la scrittura, sul fatto che alla fine può essere e deve essere tutto e la negazione di tutto.
    tutto questo per lo stesso fine.

    Comment di Caino — 25 Maggio 2007 @

  8. ammetto che le tentazioni di leggere o addirittura comperare un libro spesso mi assalgono .. ma vedendo poi che il mio tempo libero si riduce a briciole … rinunzio!!!

    ciao
    by Andrea

    Comment di Andrea — 25 Maggio 2007 @

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