Cronachesorprese

17 Marzo 2009

Contro lo spam “maltese”

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Sì, lo chiamerò così d’ora in poi: lo spam maltese.

Arriva la primavera, le aziende hanno distribuito o stanno distribuendo i Cud per il 730 e i liberi professionisti cominciano a preparare la documentazione per il Modello Unico. Casualmente, ricominciano a circolare le tesi del libello propagandistico di Curzio Maltese sui costi della casta ecclesiale. Circolano in diverse forme: nelle immancabili catene in posta elettronica, in presentazioni “emozionali” su Youtube e in innumerevoli blog che da qui a maggio provvederanno a ridestare il solito anticlericalismo dozzinale, se non uno dei peggiori sicuramente uno dei più antipatici vizi italiani.

Curzio Maltese ha fatto un’inchiesta (i link ve li cercate, questa roba è fin troppo referenziata nella rete) ma si è sempre rifiutato di discutere con chi gli ha contestato i dati contestabili e le contestabilissime conclusioni. In particolare non trovo traccia di una sua risposta alla puntuale controinchiesta di Umberto Folena, La vera questua.
È il solito metodo. Il vero problema cui si troveranno di fronte gli storici tra un centinaio d’anni sarà distinguere tra i fatti e la propaganda storicizzata. Già si vede chiaramente con la storia della cosiddetta Prima Repubblica; per i rapporti tra Chiesa e Stato italiano sarà ancora più difficile.

Eh sì, i cattolici sono i soliti babanassi. Invece di rispondere per le rime, di fare presentazioni emozionali, di fare catene per mail, di inondare i blog, pretendono di argomentare. E poi si lamentano se la gente continua a dare credito ai Maltese di ieri, di oggi, di sempre.

Altri post del 2007 sull’argomento:

Per l’Avvenire

Soltanto quattro miliardi

14 Marzo 2009

Fair play music

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Piano piano gli artisti ci stanno arrivando. Ed è importante che dicano insieme questa novità, che dicano chiaramente a chi ascolta e acquista la loro musica che il guadagno delle case discografiche è ormai sproporzionato, inattuali rispetto al servizio che danno; e che gli artisti sono i primi ad avere interesse a cambiare questo stato di cose.

La Featured Artists Coalition ha un programmamanifesto semplice e, direi, necessario. Non conducono una battaglia contro i mulini a vento, anche perché sono in una posizione di forza, a differenza del singolo navigatore che decide di correre il rischio di scaricare musica da internet. Dicono semplicemente le cose come stanno. È lo stato dell’arte. Legge o non legge, sta alle case discografiche adeguarsi.

Il futuro è l’artista che fa il produttore di se stesso a qualsiasi livello di notorietà. Il futuro è la trasformazione delle attuali case discografiche in quello che già in parte sono: agenzie media, soggetti che organizzano e pianificano la presenza sui media e la partecipazione a eventi di richiamo dei “loro” artisti, che sono “loro” non perché producono la loro musica ma perché si prendono l’incarico di promuoverli.

13 Febbraio 2009

San Valentino, consigli per gli acquisti

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banco farmaceuticoPrima che sia troppo tardi (perché il 14 febbraio non posso scrivere nulla) devo segnalare alcune chicche dalla rete per San Valentino, per ridurre almeno un poco il senso di colpa che mi consuma per le numerose delusioni che infliggo in questi giorni ai miei visitatori.

Però prima di tutto accolgo volentieri l’invito dell’amica Ludi a dare un po’ di spazio, con tanto di locandina, alla giornata del banco farmaceutico che quest’anno cade proprio il 14 febbraio. Un’iniziativa simile a quella del più noto banco alimentare, ma in questo caso si tratta di acquistare e donare farmaci di uso molto comune che non vengono passati dal servizio sanitario nazionale. Il banco farmaceutico provvederà a distribuirli agli enti assistenziali convenzionati che li daranno a chi ne ha bisogno e ha difficoltà ad acquistarli.

E ora dalle cure passiamo direttamente dalla parte del diabete. Cari lurker, quest’anno dovrete almeno darmi atto di avere messo a repentaglio il mio equilibrio endocrino insulina – glucagone per cercare al vostro posto.

Chi ha la fortuna di stare a Roma o provincia può avvalersi per San Valentino del fantastico servizio di buongiornoamore.it. Può scegliere tra 14 colazioni diverse da far arrivare a casa. Guardate almeno i nomi delle colazioni disponibili: amore lock, amore full, amore light (voglio vedere chi ha il coraggio di ordinare questa…), amore deluxe. Occhio a cliccare giusto e a non finire su Befana pack, sarebbe una sorpresa sì, ma non granché galeotta.

Alla fine il Mariacci ha sganciato l’informazione. Il sito che aveva visto pubblicizzato alla tivvù ammeregana è giftarrow.com. Non è un sito specifico per sorprese di San Valentino ma è un servizio di gestione di whishlist e liste regali che non sembra proprio niente male, non so se in Italia ci sono cose paragonabili.

Ma il sito veramente indispensabile è Serata-Romantica.it. Amici, quando ho visto questo vi ho capito. Ho capito cosa cercate. Voi cercate risorse come quelle della sezione idee romantiche, e in particolare le idee per una serata romantica. Ma in questi giorni vi affollerete sicuramente a leggere le idee per San Valentino. Peccato che la sezione Idee sexy sia ancora vuota, ma potreste dare una mano: aspettano i vostri suggerimenti. Anche per il kamasutra :-D

2 Febbraio 2009

Leonardo c’è

Filed under: spider report,tutto considerato — alessandro @

popcornIo l’ho detto subito che la vicenda degli autobus avrebbe regalato molte soddisfazioni e che non era il caso di rispondere con iniziative ugualmente tristi di segno opposto. Una volta tanto, all we need is popcorn: altri stanno facendo il lavoro sporco, e lo fanno egregiamente.
Ad esempio Leonardo, uno distante da me ma che leggo sempre volentieri, mette “a post” la presunzione ateistica che ha invaso la blogosfera nelle ultime settimane. Lui si stupisce di aver suscitato molte reazioni polemiche tra gli atei e nessuna o quasi tra i credenti, ma in realtà per come stanno andando le cose non c’è proprio nulla di strano. Divertente, e molto istruttivo, vedere un marxista che prende gli atei a ceffoni. Da leggere e meditare: non c’è dubbio che per un credente è molto più stimolante il confronto con una posizione così che con tante altre.

16 Dicembre 2008

Buon capodanno ai suonatori

Filed under: le specie musicali,spider report — alessandro @

Il cantautore Federico Sirianni, che seguo da tempo, chiede ai musicisti non professionisti di non suonare a capodanno per lasciare spazio a chi di musica vive e per la musica rischia.

Non è una difesa corporativa, è una richiesta garbata di ossigeno, di spazio vitale. Sono pienamente solidale, anche se confesso che un po’ di anni fa anch’io ho suonato a capodanno. Ma ho almeno due attenuanti: non lavoravo ancora; accompagnavo indegnamente ma con il massimo impegno di cui ero capace un vero professionista, o meglio uno che lo sarebbe diventato e che all’epoca cominciava a cercare, appunto, quello spazio vitale necessario per esprimersi.

È un mondo a parte quello dei musicisti e degli artisti che girano come trottole per accumulare abbastanza serate e scritture per vivere. Sappiamo che in Francia hanno tutele che qui anche i più bravi si sognano. In Italia (ma non solo, a essere onesti) c’è questa idea malata di ritenere la musica un passatempo o una roba per geni. Che sia un lavoro normale che dà il pane a un esercito di sconosciuti è un concetto che non entra facilmente in testa, eppure è la realtà.

L’appello di Federico è una di quelle questioni che mi piacerebbe vedere discutere e propagarsi di blog in blog. È il contesto adatto. Oltre che ai musicisti dilettanti l’appello è rivolto ai clienti – spettatori che possono orientare la loro scelta sui locali che scritturano veri musicisti. Che gli imprenditori facciano un po’ anche gli impresari, come quelli di una volta che magari spremevano i loro artisti ma li sapevano riconoscere e scegliere. Lo facciano almeno in una delle poche notti dell’anno in cui se lo possono permettere, visti i conti che presentano per cenoni che spesso hanno ben poco di diverso da una qualsiasi altra serata al ristorante.

Che ne pensate? Siete d’accordo?

aggiornamento del 17 dicembre

questo è il testo dell’appello:

cari dopolavoristi, musicisti dilettanti (e lo dico con l’accezione più positiva e serena del termine),
scrivo per invitarvi a NON suonare a capodanno, anzi a disdire i vostri accordi con qualsivoglia locale, ristorante, enoteca, club.
a torino e in tutta italia ci sono centinaia di musicisti professionisti, gente che ha studiato anni, che ha alle spalle una gavetta e una trafila mostruosa che quest’anno (soprattutto quest’anno) si trova a piedi in uno dei pochi momenti in cui c’è la possibilità di avere un cachet decente che permetta qualche mese di sopravvivenza in un periodo estremamente critico.
lo dico tra l’altro – giusto per non equivocare – dalla mia posizione privilegiata perchè, per quel che mi riguarda, un ingaggio l’ho trovato, e quindi non sono coinvolto personalmente.
ma moltissimi amici musicisti si sono visti scavalcare da gruppi di dilettanti che contribuiscono a distruggere ulteriormente il mercato, proponendosi a cifre irrisorie, se non addirittura gratuitamente o in cambio della cena o dello spumante.
ora, cari dopolavoristi, visto che bene o male – avendo un lavoro – il vostro stipendio vi viene bonificato mensilmente in banca e i più fortunati s’intascheranno anche la tredicesima, già che durante tutto l’anno solare prendete a colpi di mannaja l’asfittico mercato della musica dal vivo suonando quasi a gratis, almeno a capodanno statevene a casa con le vostre famiglie, i vostri figli, festeggiate con gli amici, sbronzatevi, ma lasciate lavorare chi questo lavoro lo fa sul serio e vive di questo.
cordialmente vostro
federico sirianni

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