Cronachesorprese

14 Marzo 2020

La morale Serrata

Filed under: cronache — alessandro @

Oggi Serra pretende di spiegarci che la paura per l’Aids era ancora dominata dal sacro terrore religgggioso, adesso invece che siamo tutti grandi e vaccinati (si fa per dire) e abbiamo ormai saltato il fosso della superstizione, la paura per il Coronavirus è di una laicosità scintillante e veicola un “più umile” invito a “riflettere”. Che pena, che noia, che vecchiume.

“Dissero ‘pentitevi!’ che equivale a dire ‘obbedite!’ “

è un’affermazione di una cialtroneria che non meriterebbe commento. E naturalmente viene accompagnata dal

“Dio padre che giudica, punisce e folgora” (testuale),

tratto dal più classico repertorio di strawman laicisti. Ma è un’altra frase di questo penosissimo editoriale a tradire tutta la contraddittorietà del Serra-pensiero:

“…riconsiderare alcuni comportamenti che non attengono alla cosiddetta ‘morale’, quanto al rapporto complessivo dell’uomo con la natura (ovvero: dell’uomo con se stesso)”.

Ma Micheluccio caro, il “rapporto complessivo dell’uomo con la natura” rientra perfettamente nella sfera della “morale”, che è, tra altre cose, riflessione sul comportamento umano. Non spaventarti e non guardarti allo specchio come il dottor Jekyll quando comincia a fare i conti con il suo lato oscuro, ma te lo devo proprio dire: oggi in prima pagina su Repubblica hai pubblicato una riflessione morale, e anche un po’ moralistica, se posso permettermi.

E ti dirò, anche il titolo che hai dato al tuo pezzo, “Impariamo a cambiare vita” è complessivamente un’espressione equivalente a “pentitevi” (che non è invece sinonimo di “obbedite”, mi spiace, sei un po’ in un cortocircuito di generalizzazioni) e starebbe perfettamente in bocca a un Savonarola pescato a caso da qui all’indietro per sette-ottocento anni: davvero ti senti diverso, davvero ti vedi così illuminato? Sei davvero convinto che tutta questa roba che ci hai propinato anche oggi sia così razionale e distinta dalle tenebre del sacro terrore per le forze oscure della natura? Perché guarda che il rapporto dell’uomo con la natura non è, e non sarà mai, il “rapporto dell’uomo con se stesso”, e le difficoltà di questi giorni a livello mondiale a prendere le misure di questo nuovo e temibile nemico dovrebbero parlare da sole. Mi spiace, ma non c’è nulla di “umile” né di ragionevole in questa pretesa, perché la natura intera, come l’uomo, non si fa da sola.

La natura non siamo noi, e noi non siamo solo natura. La tua definizione nega la relazione con l’Alterità irriducibile a noi e al cosmo, l’origine che è (davvero) alla radice di noi stessi. La nega del tutto irragionevolmente, e senza alcuna umiltà. Buona quarantena (che guarda caso è anche quaresima) di vero cambiamento.

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