Cronachesorprese

“Ma a te cosa ti toglie?” Ecco, cominciamo a fare l’elenco: questa è la prima, ma la serie sarà lunga. Molto rivelativa la tempestività di questa nuova proposta. Le unioni civili sono rimaste a mezzo senza obbligo di fedeltà? E allora anche il matrimonio si prepari a restare senza obbligo di fedeltà. Non passerà subito questa proposta di un rigo? È solo questione di tempo, la direzione è tracciata. L’avevano già pronta, ci avevano già pensato, l’hanno tirata fuori dal cassetto ora perché costretti dalle circostanze, ma così facendo hanno gettato la maschera: il vero obiettivo non è allargare l’area dei diritti, è distruggere le forme attuali che vengono bollate, ingiustamente, come privilegi. Del resto è logico: se il matrimonio non sarà più esclusivo tra uomo e donna allora non sarà più, cesserà di esistere. Ovvio che uomini e donne continueranno a celebrare le loro unioni, ma avranno un valore diverso per lo Stato. La verità è, e sarà sempre qualsiasi cosa succeda, che una unione tra uomo e donna è diversa dalle altre unioni, è originaria per qualsiasi forma di società e stato (l’evoluzione dei costumi è irrilevante riguardo a questo punto) ed è giusto, pertanto, che lo Stato la riconosca in via preferenziale e con criteri specifici ed esclusivi. Ciò che nega questa verità non è un’altra verità equivalente, è solo risentimento giuridico, e un risentimento non è capace di costruire, può solo distruggere. Non si può sostituire la verità con un criterio di astratta uguaglianza senza fare danni.