Cronachesorprese

20 Gennaio 2013

Lettera aperta a Corrado Guzzanti

Filed under: tutto considerato — alessandro @

Caro Corrado, ti scrivo in primo luogo da ammiratore del tuo indiscutibile talento, in secondo luogo da italiano, in ultimo da cattolico.

Da tuo ammiratore (e astraendo, te lo giuro, dalle mie convinzioni religiose) devo dirti che la macchietta di padre Pizzarro, che ho notato da tempo (non solo adesso come è capitato ad alcuni censori improvvidi), è davvero poco divertente: è ben lontana dalla tua media, e non parlo delle imitazioni ma di tutti i personaggi che hai inventato. C’è qualcosa di dissonante dal tuo stile e dalla tua migliore ispirazione in quella caricatura: trovo forzati sia le battute sia il personaggio e penso che tutti possano misurarne la distanza dalla geniale levità di altre tue performance.

Da italiano ti dico invece che non sono d’accordo con il giudizio che dai della presenza della Chiesa Cattolica nella nostra società (e anche in questo caso ti assicuro che sto astraendo dalle mie convinzioni religiose): faccio davvero fatica a vedere il saluto al Papa di un Presidente del Consiglio appena nominato come un atto di vassallaggio. Prendo atto che dà fastidio a te e ad altri, per me è solo il riconoscimento del rapporto particolare che esiste tra due Stati legati in maniera indissolubile dalla storia e dalla continuità territoriale. Io lo vedo come una ricchezza, tu lo vedi come un peso. Questione di punti di vista, e non del punto di vista di un cattolico ma di un italiano che conosce la storia del suo paese.

Ma mi fa specie che tu prenda la peculiarità del rapporto tra i due stati come “casus belli” per giustificare un “accanimento satirico”. Nella tua lettera di ringraziamento ad Articolo 21 e a Change.org scrivi testualmente:

“Ma il nostro è un paese “laico e democratico” dove un presidente del consiglio che nessuno di noi ha eletto, come primo atto ufficiale va a porgere i suoi omaggi al Papa. E il motivo per cui io e i miei colleghi scriviamo e recitiamo cose come “Padre Pizzarro” è che l’Italia sembra spesso uno stato teocratico “di fatto”. Solo pochi anni fa un ministro dell’istruzione avanzava, con un certo successo, la proposta di abolire Darwin dall’insegnamento scolastico per rispetto ai creazionisti…”

Davvero curioso come esempio, visto che la Chiesa non si è mai espressa ufficialmente contro l’evoluzionismo come teoria scientifica e non ha mai neanche difeso un “creazionismo scientifico” che non fa alcun buon servizio alla dottrina della creazione. Quindi quel ministro da quale emissario di quale potere teocratico sarebbe stato condizionato? Capisco che chi fa satira non si faccia troppi problemi a fare di tutt’erba un fascio, (anzi forse fa un po’ parte del suo mestiere, entro certi limiti) ma forse dovresti cominciare a pensare che lo schema di uno Stato italiano asservito al Vaticano è un po’ ideologico; e se su alcuni temi etici avresti qualche motivo per discutere (ma sarebbe comunque arduo dimostrare una influenza “teocratica”), non c’è dubbio che l’avversione istintiva (e irrazionale) tua e di altri verso la Chiesa fa prendere tante sviste. Quella sul creazionismo è una delle tante. Anche la genericità delle tue osservazioni sulle “sorprese” che attenderebbero post mortem i credenti è un tantino imbarazzante. Sono chiose non offensive, ma anche inutili e fuori luogo. Fanno tenerezza, come a te fa tenerezza l’Aiart che fa finta che tu abbia chiesto scusa per togliersi dal pasticcio in cui si è cacciata.

Da cattolico, infine, ti assicuro che il tuo Padre Pizzarro non mi offende e che quindi non sono d’accordo con la denuncia presentata (e fortunatamente ritirata) dall’Aiart. Io, come tutti i cristiani per cui Cristo non sia soltanto una questione di idee o valori, ho imparato dalla Chiesa che la libertà è il dono più grande di Dio, ed è ciò che Dio ama specialmente nell’uomo. Nessuno può insegnare ai cattolici il senso della libertà. Anche e soprattutto della libertà di pensiero. Se questa affermazione suona a molti paradossale non mi importa: ne sono profondamente convinto e credo di avere ottimi argomenti in proposito. Comunque no, Padre Pizzarro non mi offende. Mi mette solo un po’ di tristezza, e anche se in questo caso non astraggo dal mio essere cattolico non penso che tu possa considerare un buon risultato non aver fatto ridere uno che si è quasi sempre divertito molto a guardarti. Tu hai due possibilità di successo, far divertire o far indignare. Il resto è un buco nell’acqua. Capita anche ai migliori, e tu sei tra i migliori. Sono sicuro che ti riprenderai senza fatica.

Aggiornamento

L’ottimo Marco Beccaria sul sul blog, a proposito della posizione dell’Aiart, parla di criptodonatismo. Una definizione perfetta.


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