Cronachesorprese

12 Aprile 2010

La parola a Francesco

Filed under: reading — alessandro @

Nella puntata dell’Infedele di stasera, condotta da Gad Lerner su La7, uno degli ospiti ha detto: “non posso accettare che un sacerdote indegno amministri i sacramenti”. Una questione vecchia come la Chiesa. Senza andare troppo indietro (si potrebbe risalire almeno al quarto secolo) vediamo cosa ne pensava San Francesco d’Assisi.

Il beato Francesco arrivò, un giorno, in un paese della Lombardia, dove era noto per la fama della sua santità. Ma un certo eretico, che aveva notato la semplicità di quell’uomo, si propose di trarne partito per dimostrare la verità della sua setta e aumentarne il credito tra i simpatizzanti, che erano accorsi sul luogo. Appena scorse il parroco del paese che si dirigeva verso di lui, così apostrofò il Santo: “O tu, buon uomo, che ne pensi di costui, che ha la cura di questa parrocchia e tiene con sé una concubina e tutti sappiamo macchiato di molti peccati? Può essere mondo quanto egli tratta e amministra con le sue mani?
Al Santo non sfuggì la malizia dell’eretico e, di rimando, chiese: “È del sacerdote del paese che voi dite queste cose?”.
E poichè essi rispondevano che sì, appunto, Francesco si gettò in ginocchio nella polvere e, baciando le mani di lui, proseguì: “Queste mani hanno toccato il mio Signore, nè, comunque siano, hanno potuto rendere immondo Lui né diminuire la forza di Lui. Per onore del Signore, onora il suo ministro. Per se stesso egli può essere cattivo, per me è buono”. E così gli eretici rimasero confutati.

Da Stefano di Borbone, in Fonti Francescane, 2254

2 Comments »

  1. è proprio una grande cosa; “Dio ha bisogno degli uomini” e ci prende così come siamo.

    Comment di pier — 16 Aprile 2010 @

  2. è una grande cosa, anzi a pensarci è la cosa più grande. ciao pier :-)

    Comment di alessandro — 17 Aprile 2010 @

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