Cronachesorprese

5 Giugno 2009

L’Europa che verrà

Filed under: dichiarazioni di voto — alessandro @

Per le elezioni europee voterò per un candidato del Pdl nella circoscrizione Nord Ovest. Non il capolista, naturalmente. Come ho scritto più volte, non ho mai votato per “lui”. Ma non ho mai votato neanche per nessuna formazione di sinistra o di centrosinistra: una scelta di principio che non ho mai rinnegato in quindici anni. Ho fatto un’eccezione solo una volta per le comunali del 2007, utilizzando il voto disgiunto per un candidato al municipio di Genova Centro Ovest che conosco bene, di cui non condivido le idee “generali” ma di cui apprezzo l’impegno sul territorio. Per consultazioni su scala locale, e dove il voto di preferenza esiste ancora e conta di più del voto di lista, mi permetto di non tenere conto degli schieramenti.

Le europee offrono una possibilità analoga. La preferenza conta. Anzi le preferenze, che sono ben tre, contano più del partito di appartenenza perché poi a Strasburgo i partiti afferiscono a formazioni più grandi e la trasversalità è la norma. Io esprimerò solo una delle tre preferenze. In tempi di qualità molto bassa dell’offerta politica sono contento di aver trovato un candidato degno di voto, mi sembra quasi un regalo della buona sorte o della provvidenza.

Del significato che daranno i master of universe alla generalità del voto, includendovi anche il mio, non mi importa molto. Il mio voto ha solo questo significato: nell’attesa che la destra italiana si liberi del suo attuale signore e padrone cerco (e a volte per fortuna trovo) candidati di destra che vedo bene proiettati oltre l’era Berlusconi. Personalità che non abbiano nessun “debito” sostanziale verso il leader attuale, almeno come formazione politica e punti di riferimento nella società.
La fine dell’era Berlusconi potrebbe essere molto più vicina di ogni rosea previsione: Gad Lerner già ci scommette, ad esempio. Io non sono così ottimista (un anno mi sembra poco, vista la consistenza della maggioranza attuale) ma la speranza che l’era berlusconiana non vada oltre questa legislatura è abbastanza fondata. Il progetto di riforma della Costituzione in senso presidenziale che lo metterebbe in corsa per il Quirinale diventa di giorno in giorno sempre più inattuabile. Berlusconi non sembra più in grado di acquistare ulteriore popolarità e prestigio. È vero che si è sempre dimostrato più forte di qualsiasi tempesta politica, ed è qualcosa di veramente difficile da spiegare (non credo a nessuna delle spiegazioni che circolano). Ma come può, oggettivamente, aumentare ancora il consenso? Il declino sarà forse lento, ma sta per cominciare e forse è cominciato.

Quindi occorre guardare oltre da subito, senza farsi ipnotizzare dai conflitti tanto chiassosi quanto inutili di filogovernativi contro antigovernativi. Stiamo toccando il fondo del moralismo e del livore nevrotico. Ed è uno schema che rischiamo di ripetere come coatti per i decenni a venire, in qualsiasi prossimo scenario, se non ce ne liberiamo subito.
Non c’è compito più urgente per il presente, per questo presente, che immaginare il futuro.

2 Comments »

  1. sono contenta per te, se è vero che non t’importa di come il tuo voto sarà interpretato. e sono contenta che i mumble si trasformino in post così trasparenti, utili anche ad altri.

    Comment di estrellita — 8 Giugno 2009 @

  2. ho dato un voto sommamente inutile, il più utile che abbia mai dato
    ciao
    s

    Comment di stefano — 13 Giugno 2009 @

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