Cronachesorprese

5 Aprile 2009

Luca Conti parla di Facebook

Filed under: barcamp,Weekly Facebook — alessandro @

Questo post è stato scritto il 6 aprile ed è dunque retrodatato, ma ho fatto realmente l’intervista a Luca Conti domenica 5 verso le 12.30. Eravamo al tavolo di un bar di piazza Italia in attesa dell’inizio del Mediacamp.
L’intervista è poi sfumata in una conversazione ancora più interessante, mano a mano che si aggiungeva gente al tavolo. ci sono quindi molti testimoni (compresi alcuni illustri ai tavoli vicini) che se vogliono possono aggiungere particolari :-)

Luca, il fenomeno Facebook ha caratteristiche peculiari e inedite per l’italia. Sta facendo da “buttadentro”: è l’occasione di avvicinamento alla rete per molti che non avevano mai voluto saperne di usare internet, o lo usavano ma non per attività “sociali” . Che ne pensi?

“Sono d’accordo. Anche se molti utenti della prima ora storcono il naso (e reagiscono con un po’ di fastidio al boom degli ultimi mesi) è positivo che FB stia includendo molti che di social networking non avevano mai sentito parlare. Il fenomeno dovrebbe far riflettere su quanto sia importante partire dal bisogno e non dallo strumento. FB è un acceleratore nella caduta del pregiudizio sulla difficoltà tecnica di accedere alla rete. Ma è un processo di evoluzione del web in atto da tempo. Il blog è stato il primo stadio. Ora siamo nella fase del social networking”.

Sempre meno ostacoli? Il digital divide si sta assottigliando?

“L’evoluzione del web è sempre più veloce, ma il blocco più difficile da superare per molti è ancora legato all’hardware. Per alcune fasce di utenti difficoltà che a noi sembrano banali (come l’uso del mouse per gli anziani) non lo sono”.

Insomma, più l’universo dei navigatori si allarga più arriva ad includere fasce di utenti che possono essere bloccate da difficoltà che chi è nativo della rete non ha mai dovuto affrontare… C’è un contributo del social networking all’alfabetizzazione informatica che raramente si considera quando si parla di Facebook e di altri servizi.

“Sì. Ciò che conta è sempre la motivazione. Mio padre non si era mai avvicinato al computer: ha trovato una forte motivazione negli amici di un club Ferrari che hanno creato una community per mantenere i contatti al di là dei raduni e dei momenti sociali. Bene, per utenti così non bisogna dare nulla per scontato: mio padre ha dovuto superare delle difficoltà che non immaginavo, ma l’ha fatto. Occorre partire sempre dal bisogno”.

Una delle grandi obiezioni su FB è la scarsa tutela della privacy. Un articolo dell’altro ieri del Corriere della Sera citava una ricerca che sostiene che bastano otto amici per compromettere completamente la propria privacy…

“Otto? Ne basta uno… Nella logica di condivisione tipica del social networking non ha senso affrontare così il problema della privacy: è superato dai fatti. C’è gente disposta a fare qualsiasi cosa per apparire in TV, la privacy dove sta? Chi si iscrive a Facebook e inserisce delle informazioni lo fa consapevolmente. Vuol dire che ha piacere a condividere quelle informazioni. Il corriere dovrebbe piuttosto pensare a quanti dati chiede all’atto della registrazione e per dare quali servizi”.

Vediamo quanto hai compromesso la tua privacy: quanti amici hai su Facebook?

“In questo momento mi sembra 1098, dovrei controllare. Avevo già superato i 1100, con numeri alti c’è sempre qualcuno che va e che viene”.

In media quanti aggiornamenti di stato fai ogni giorno?

“In circa due anni ho fatto oltre 4000 aggiornamenti di stato, quindi una media di cinque – sei al giorno, spesso tramite twitter. Se non sono troppo in giro, come in questi giorni, e sto molte ore al computer arrivo a circa dieci aggiornamenti”.

Cosa pensi della possibilità di usare FB per supportare attività economiche, commerciali o di altro genere?

Sto scrivendo un libro sull’argomento e ho già acquisito il dominio facebook-marketing.it. Non faccio anticipazioni, ma è evidente che Facebook sta incentivando queste dinamiche, soprattutto nell’ultimo restyling che mette allo stesso livello i gruppi e le persone, pur mantenendo la distinzione”.

Un difetto di facebook riconosciuto un po’da tutti, anche dagli estimatori, è che tende a risolvere al suo interno la navigazione dell’utente.

“Non è un caso che sia piaciuta così tanto a Microsoft, che l’ha stimata 15 miliardi di dollari e ha fatto un’offerta per l’acquisizione di una quota. Facebook entro la fine del 2009 raggiungerà i 300 milioni di utenti, che vuol dire un quarto dei navigatori di tutto il mondo. È naturale che tenda ad assorbire le attività degli iscritti”.

3 Comments »

  1. ottimo lavoro! :)

    Comment di Tambu — 7 Aprile 2009 @

  2. ‘azie :-)

    Comment di alessandro — 7 Aprile 2009 @

  3. […] La ripropongo, se volessi approfondire l’argomento. […]

    Pingback di Intervista su Facebook | Luca Conti Blog — 10 Aprile 2009 @

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