Cronachesorprese

22 Febbraio 2009

Quando si dice uno scatto “rubato”…

Filed under: Weekly Facebook — alessandro @

Mentre Zuckerberg e compagnia meditano su come cambiare i terms of service (dimostrando comunque una volontà di dialogo e confronto con gli utenti non trascurabile) molti utenti e la blogosfera si interrogano su cosa fare se, come ha spiegato chiaramente Giovy, la proprietà dei propri contenuti non fosse più garantita.

È indubbio che questo è un limite dell’approccio di FB, evidente peraltro anche nella tendenza a risolvere la navigazione dell’utente dentro il sistema. Un limite che si affronta, come ho già scritto altre volte, con un uso consapevole dello strumento, cosa che non è difficile per chi ha familiarizzato con il social networking prima di FB, un po’ meno per gli altri, ma niente di drammatico.

Anche il problema della proprietà dei contenuti può essere inquadrato correttamente e utilmente chiedendosi sempre cosa significa ogni azione su FB, sia in termini di comunicazione sia in termini di privacy. Sarà un’approssimazione che non piacerà a chi preferisce porre la questione di principio, ma io penso che una buona parte delle informazioni che condivido su FB non abbiano alcun valore, se non per me e per i miei amici. Voglio dire, non hanno nessun valore di mercato. E se l’acquistassero, si potrebbe obiettare? Obiezione giusta se si pensa all’età media abbastanza bassa degli utenti di FB: non è difficile pensare che un diciottenne iscritto oggi potrebbe essere famoso tra una decina di anni, potrebbe essere un attore o un cantante di successo, ad esempio. E le foto che mette oggi su Facebook potrebbero acquistare valore.

Ma a quel punto che succede: ve l’immaginate FB che reclama i diritti su quelle foto o quelle note diaristiche in virtù dei termini di servizio a cui i Saranno Famosi di oggi hanno dato l’assenso? Uno scenario davvero difficile da immaginare, e difficile da gestire per la società di Zuckerberg. Che se oggi ha tanta voglia di scrivere termini di servizio “capestro” domani potrebbe trovarsi a mal partito nell’andare all’incasso di qualcosa che non potrebbe pretendere facilmente. Io penso che FB stia sbagliando per eccesso di autotutela, per “pararsi” come si dice, e non per poter usare a suo piacimento i contenuti degli utenti (sia chiaro, sto parlando di contenuti e non, come la settimana scorsa, di dati) o addirittura per impedire agli utenti di usarli altrove. E se è così la questione di principio forse non cambia (ed è giusto tenerla viva, e non sia mai detto che io la voglia sminuire) ma la sostanza del “che fare” sì, e quindi può essere sufficiente pensare bene a quello che si pubblica, come del resto occorrerebbe fare in ogni caso.

Sulle foto, in particolare, basta pubblicare soltanto quelle che hanno valore di “ricordo”. Per il resto c’è Flickr, che come organizzazione degli album è tra l’altro ben più evoluto.

6 Comments »

  1. Temo che il link a Giovy sia sbagliato…

    Comment di galliolus — 23 Febbraio 2009 @

  2. ALe BASTA TI PREGO BASTA parlare di Facebook.

    Comment di Nick — 23 Febbraio 2009 @

  3. galliolus hai ragione, grazie per la segnalazione, ora correggo.

    nick: no, non la smetto :-) è importante. cerco di non esagerare, faccio solo un post a settimana sull’argomento. saltalo se non ti interessa.

    Comment di alessandro — 24 Febbraio 2009 @

  4. Io sto con Nick! ;-)

    Comment di galliolus — 25 Febbraio 2009 @

  5. Anch’io! ;-)

    Comment di Margherita — 25 Febbraio 2009 @

  6. ma è una congiura! :-)
    l’unica concessione che posso fare è farvi scegliere il giorno del post settimanale su facebook. preferite il sabato o la domenica? :-)

    Comment di alessandro — 26 Febbraio 2009 @

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