Cronachesorprese

5 Novembre 2008

Wide awake in America

Filed under: cronache,tutto considerato — alessandro @

È sempre bello vedere una grande speranza che nasce; la vittoria di Obama ha questa bellezza. Una speranza appena nata non è mai sbagliata. In questo momento nascente non c’è nulla di male né di sbagliato. Io me lo sto godendo come, immagino, tutti, anche quelli che si dicono più lontani dalle scelte della più grande democrazia del mondo.

Sono abbastanza lucido da distinguere la commozione di una speranza che nasce da quello che può rappresentare per me. Non sono americano, e non mi sento abilitato a dire, come molti fanno in queste ore: se fossi americano avrei votato per Obama. Credo che sia un’astrazione indebita per chiunque. Quindi oggi mi affido alla commozione, per la parte di verità che può portare, che non è mai totale ma non è mai neanche insignificante. Non è insignificante sentire un groppo in gola a vedere i sessantenni neri americani piangere come fontane a sentire il loro Barack, mai un presidente così loro presidente. Li guardi e pensi a tutto quello che possono aver visto, non puoi fare a meno di pensare in un istante (ma non è neanche pensiero, è più veloce, ha quella speciale velocità analogica a cui ci ha abituati la società dei media) che quegli stessi occhi che oggi piangono potrebbero aver visto Martin Luther King. Obama ha giocato, nel suo discorso a Grant Park, con la macchina dei sogni che in questo momento è la sua immagine. Non avrebbe potuto fare altrimenti e l’ha fatto bene, non aveva scampo dalla retorica e ci si è buttato a pesce sapendo che avrebbe pescato, comunque, in un mare di perle, perché lui in questo momento è prezioso per tutti al di là dei suoi meriti e delle sue capacità, e non può farci nulla.

Questa roba, nella più completa idea di uomo che si possa immaginare, ha un solo nome: grazia.

12 Comments »

  1. non so, io penso solo che dopo quattrocento anni di segregazione razziale, questa mattina sia stata una bella mattina, per tutti, al mondo.
    :-)

    Comment di alga — 6 Novembre 2008 @

  2. A me sembra invece che tutti ci sentiamo piuttosto coinvolti in questa elezione. La scelta degli americani in realta’ ha un effetto non da poco sui governi di un sacco di altri paesi, e secondo me lo sentono anche, adesso.
    Si dice che Obama non e’ davvero nero, ma solo per meta’, o che Bush aveva un sacco di neri nel suo governo. Non penso che un mulatto se la passasse bene una cinquantina d’anni fa in America, e un presidente nero repubblicano secondo me rimane improbabile.
    Ed e’ vero, retorica a iosa, ma non posso pensare che anche per se stesso, essere li’ durante quel discorso, non abbia dimostrato che tanto, se non davvero tutto, si puo’. Si, forse si puo’ chiamare grazia, speriamo che la sappia conservare.

    Comment di teresa — 6 Novembre 2008 @

  3. beh, non ho detto di non sentirmi coinvolto, anzi ho detto il contrario. e chiaramente ha un effetto non da poco sugli altri paesi. penso però che sia difficile, da non americano, dire “io avrei votato obama”. bisogna esserci, bisogna nascerci in un paese come quello. anche perché la scelta repubblicana, almeno questa volta, era tutt’altro che impresentabile.
    non sono neanche tanto convinto che oggi un candidato nero repubblicano sia così improbabile.
    sulla retorica e sulla grazia hai detto in altre parole quello che intendevo. ho pensato, in più, di dare la misura del grande spazio ideale che c’è davanti a obama, agli americani e al mondo mettendo insieme il “grido” di bad (che è l’antiretorica per eccellenza: tutto il bene a cui si può aspirare detto dal punto più basso possibile di una vicenda personale) con il sorriso di “yes we can”. far reagire l’uomo di wide awake in america, che non perde la forza di chiedere e rivendica il suo stare ben sveglio, con l’uomo dei sogni che può realisticamente realizzare il sogno di mlk. non sono l’uno contro l’altro: vanno insieme, e si riscattano a vicenda.

    Comment di alessandro — 6 Novembre 2008 @

  4. Bellissimo accostamento :-)

    (Sul repubblicano nero, dico solo che la (pessima) presidenza Bush poteva vantare un segretario di stato nero. E pure donna. A volte credo che da noi arrivi un’idea distorta della politica americana, ho il sospetto che si prendano solo le cose utili alla politica interna dimenticandone altre. Ma non sono un esperto.)

    Comment di galliolus — 6 Novembre 2008 @

  5. neanch’io sono un esperto, ma condivido la tua impressione.

    Comment di alessandro — 6 Novembre 2008 @

  6. Beh sai, da noi tutto quello che e’ destra americana e’ equiparato a Berlusconi, tutto quello a sinistra a Veltroni (l’ “Obama de’noantri”).
    Belin Veltroni…non farmici pensare…

    Comment di nick — 6 Novembre 2008 @

  7. condoleeza rice si è commossa, infatti, per la vittoria di obama.
    lei che è stata il primo segretario di stato nero, in un certo senso, gli ha aperto la porta.
    devo dire che una delle cose che mi è piaciuta di più è stata proprio la reazione dei repubblicani. è lì che ho sentito la grandezza, nel saper riconoscere il valore del vincitore.

    Comment di estrellita — 7 Novembre 2008 @

  8. Si, infatti, come dice Ventiseitre (ventiseitre.splinder.com), non e’ che ora che non ne hanno piu’ bisogno ci potrebbero prestare un McCain, o una Condoleeza?
    Io stamattina nella tube, con i titoloni sulle sparate di Berlusconi in prima pagina, mi sono data un atteggiamento il piu’ possibile turco. D’accordo, parliamo di giornali che il giorno dopo delle elezioni italiane non avevano manco un trafiletto sul risultato delle elezioni, pero’ tutto questo non ci fa bene, non ci fa bene.

    Comment di teresa — 7 Novembre 2008 @

  9. e com’è l’atteggiamento turco? per dirla con il nostro amato presidente “fumavi molto”? :D

    Comment di estrellita — 7 Novembre 2008 @

  10. ROTFL

    la turca teresa
    avea nella tube
    a volo compresa
    quell’orrida news

    chi continua? :-)

    Comment di alessandro — 7 Novembre 2008 @

  11. non mi va di fare la francese, e secondo me potrei sembrare turca. Non si puo’ fumare in metro, se no potrei mascherare sicuramente meglio, vero :)

    Comment di teresa — 7 Novembre 2008 @

  12. Italiani, turchi… una faza, una raza!
    ;-)

    Comment di galliolus — 8 Novembre 2008 @

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