Cronachesorprese

17 Settembre 2008

Adhd, niente farmaci ai bambini

Filed under: cronache — alessandro @

Credo che sia importante per tutti seguire l’attuale polemica tra governo e regioni sul consenso informato dei genitori per il trattamento dei bambini con psicofarmaci. Si sono registrate negli ultimi mesi prese di posizione trasversali a favore delle regioni “ribelli” anche da parte di molti parlamentari della maggioranza.

È importante per tutti, penso, e non solo per chi ha bambini con disturbi comportamentali che siano stati diagnosticati come adhd: la leggerezza con cui si arriva oggi a prescrivere delle droghe o quasi ai bambini pur di farli stare buoni dovrebbe essere considerato un “allarme sociale” quanto e più della prostituzione per strada. Sicurezze scientifiche non ne ho, ma è bene che sia chiaro a tutti che non le hanno neanche medici, psicologi e ricercatori che si azzuffano da anni sugli effetti di farmaci come il Ritalin, che dal 2007 sono commercializzati anche in Italia. Negli Stati Uniti si è arrivati a percentuali di trattamento sulla popolazione scolastica davvero preoccupanti, dal 10 al 30 per cento.
Non si può pensare che sedazioni di massa di queste proporzioni non abbiano effetti considerevoli sui prossimi maggiorenni.

Si parla molto di bambini ma il problema riguarda anche gli adolescenti: molti medici sostengono che dagli 11 anni in poi si può cominciare un trattamento costante e quotidiano con Ritalin per aiutare i ragazzi ad acquisire quella capacità di concentrazione che li fa poi essere più contenti di sé, a sentire meno il peso della frustrazione per le tante cose che vorrebbero fare e seguire e sulle quali non riescono a soffermarsi, vittime di una frenesia inspiegabile. Io non so, ma se questi principi attivi paragonabili alle anfetamine fanno sicuramente molto male ai bambini non saranno una passeggiata neanche per preadolescenti e adolescenti… così, a naso.

Invito tutti i miei amici e chi passa di qui per caso a non sottovalutare questa vicenda. Invito anche chi può darmi informazioni più precise di quelle che ho scritto a intervenire qui o a contattarmi. Io mi sto informando. Giù le mani dai bambini da qualche anno dà un ottimo servizio a chi vuole approfondire e rimanere aggiornato. Basta levare l’audio per evitare l’orrenda canzone che parte con la home ;-)
Il caso di Bologna, portato all’attenzione della stampa dall’associazione negli ultimi giorni, è indicativo di una degenerazione che potrebbe portarci presto a livello di abusi americani: se si arriva a spacciarsi psicologi per consigliare (e quasi imporre, direi) l’uso di un farmaco vuol dire che sta aumentando la pressione più o meno interessata sui genitori che vivono ogni giorno i problemi educativi legati a comportamenti per i quali forse il trattamento farmacologico non è necessario.

Diamo un’attenzione del tutto immeritata alle scaramucce continue di una politica da salotto o alle provocazioni di Grillo. Questa è una buona occasione per rivedere qualche priorità nellla nostra domanda di informazione e imporne altre, con la giusta attenzione e feedback civili, anche ai giornali e agli altri media.

2 Comments »

  1. D’accordo su tutto, ma credo che occorra considerare anche altri fattori.

    1. L’idea che moltissime situazioni possano essere risolte tramite l’assunzione di una sostanza è un’idea che (sugli adulti) è largamente condivisa. In questo gli Stati Uniti, come sempre, sono solo un po’ più avanti di noi. Certo, il sedativo ai bambini vivaci fa venire qualche piccolo brivido, un lieve momento di disagio che può essere superato con una pillola di prozac. Adesso scusate, ma vado a bermi un grappino per avere il coraggio di farmi prescrivere una pillola contro la mia timidezza congenita.

    2. Altrettanto condivisa è l’idea che l’uomo — ricco e con un buon avvocato, non sto parlando di quei negri naturalmente delinquenti — sia naturalmente buono e quindi irresponsabile delle proprie azioni malvagie. Si comincia con la cleptomania, per andare ovunque. Quindi, o amatissima moglie che mi hai beccato nel lettone con un trans, non passare a conclusioni affrettate: soffro di una rara forma di coniglite mandrilloide, ma vedrai che con un mese in un centro specializzato all-comforts ed il tuo sostegno morale ne uscirò come nuovo. D’altra parte abbiamo dovuto vendere la casa per il tuo shopping compulsivo, quindi non lamentarti più del dovuto. E se senti un piccolo disagio, torna al punto 1. Come dici? Il piccolino ha di nuovo incendiato l’asilo? Ma dannazione, era compito tuo dargli le pillole contro la piromanìa, perché non hai preso le tue pastiglie per la memoria?

    3. La scuola è molto oltre quello che potete immaginare da fuori. Leggete ad esempio il blog di Giorgio Israel: i nostri figli possono fare danni per 250.000 euri e non possono essere puniti in nessun modo, perché se no si stressano. Idea luminosa: potremmo fare un corso di psicologia applicata alla gestione del conflitto e prevenzione del burn-out — per gli insegnanti, cosa avevate capito! —. I pupi rischiano al massimo un modulo di recupero sulla Costituzione; ma senza interrogare, non vorrete mica tornate alla scuola classista e selettiva, no? E quella fascistona della Gelmini, vergogna, addirittura il voto di condotta! Come nel medioevo! Non bastava quello sfigato di mate che ci faceva le interrogazioni difficili apposta al mio bambino! Solo perché è un po’ vivace!

    4. Siccome però nessuno ha veramente intenzione di risolvere i punti 1., 2. e 3., ecco che un po’ di Ritalin alla creatura permetterà di rimettere tutto sotto il tappeto. Naturalmente dopo aver foraggiato alcune commissioni ad hoc.

    Scusate il tono ironico: adesso però vorrei augurare senza ironia buon lavoro a tutti.

    (A proposito: l’AHDH non esiste)

    Comment di galliolus — 18 Settembre 2008 @

  2. ROTFL, ci sta eccome l’ironia.
    non so se quella sindrome esista o no. penso che l’attenzione al problema sia positiva. ciò che non è tollerabile è l’individuazione della terapia farmacologica (e con che farmaci) come l’unica praticabile. tra i firmatari dell’appello dell’associazione che ho citato trovo un tale Romeo Lucioni, psichiatra dell’università di pavia (forse un nome che agli addetti ai lavori dice qualcosa) che dichiara: “sono totalmente contrario all’uso di psicofarmaci nei bambini… da 20 anni mi occupo di adhd, tutti i casi che ho seguito sono stati risolti (dico tutti) senza l’impiego di farmaci e soprattutto senza ritalin”.
    un altro, Michele Germano, neuropsichiatra infantile della casa sollievo della sofferenza di san giovanni rotondo, dice che da tre anni impiega gli omega 3 per la cura dei bambini, con buoni risultati che sono aumentati con l’aumento delle dosi.
    ma le firme sono moltissime, e tutte qualificate. per chi vuole vedere, qui c’è l’elenco completo.

    Comment di alessandro — 18 Settembre 2008 @

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment


Powered by WordPress. Theme by H P Nadig