Cronachesorprese

2 Luglio 2008

Gli emoticon. Comunicare e (‘) immaginare

Filed under: chiedici le parole,il viandante digitale — alessandro @

Un giorno ho levato dalle impostazioni di wordpress la traduzione automatica degli emoticon in emoticon grafici. Dopo un po’ ho tolto la faccina grafica anche dal mio nokia, e gli smile me li vado a scegliere tra parentesi, punti, due punti, punti e virgole, lineette. L’ho fatto un po’ così, sentendo di aver fatto una cosa che mi convinceva profondamente ma di cui non sapevo spiegare bene la ragione.
Ci ho pensato tanto. E ora mi sembra di avere le idee chiare.

Tanto per cominciare, gli emoticon sono una grandissima invenzione. Si sono scavati in poco più di dieci anni (forse venti, non lo so: da quant’è che esistono?) un posto insostituibile in quella comunicazione personale ma non solo, colloquiale ma non solo, scritta ma non solo che è, all’ottanta per cento, la scrittura su internet. Stanno guadagnando terreno anche nella comunicazione aziendale (nella posta elettronica, naturalmente), e non sono più un segno distintivo della comunicazione tra i giovani. Non so se Keith Haring abbia fatto a tempo a vedere gli emoticon, non credo: gli sarebbero piaciuti molto. Sono rivoluzionari, perché sono più essenziali delle icone, anche di quelle a cui siamo ormai abituati da circa mezzo secolo e che ci indicano un ospedale, un campeggio, un senso unico, un divieto di sosta, un servzio per disabili. Sono protoicone componibili attraverso caratteri. Sono geniali, sono immediate e nello stesso tempo presuppongono un codice che non si impara, ma semplicemente si condivide, si passa da un soggetto comunicante all’altro.

Poi sono meravigliosamente ambigui. Non sono scrittura, ma non sono neanche immagini. Questo mi sono chiesto: a quale universo di segni appartengono? Si compongono di caratteri ma non sono parole. Suggeriscono una forma ma non sono un’immagine.

Voglio tenermi cara questa ambiguità, perché la sento feconda. Se faccio collassare il bell’indefinito dell’emoticon in un segno grafico, ne perdo la carica innovativa e lo stimolo creativo. Se un amico mi manda un messaggio con una faccina, io attraverso quei segni voglio immaginarmi la sua faccia allegra o triste o scettica o stupita. Se una donna mi manda un bacio con un sms, voglio che sia il suo bacio, non quello rappresentato dal creativo che ha disegnato la faccina, per quanto bravo sia.

16 Comments »

  1. l’ambiguità, per conto mio, esiste anche con gli emoticon preconfezionati, anche col faidaté.
    l’ambiguità esiste sempre, finché non ci si guarda negli occhi.
    e certe volte, esiste anche più in là.

    fa parte della vita e bisogna accettarla.
    but it’s not my cup of tea.
    :-)

    Comment di alga — 2 Luglio 2008 @

  2. vero :-) io però parlavo di ambiguità del segno, non del significato. è feconda perché permette di aggiungere l’immaginazione che serve a personalizzare ulteriormente una comunicazione che è già molto personale.

    Comment di alessandro — 3 Luglio 2008 @

  3. Non amo molto le emoticon, soprattutto perché non le capisco. E, come giustamente dici, “presuppongono un codice che non si impara”: forse sono stato fuori dal giro al momento decisivo, e adesso non riesco più ad entrarci. Passi per la faccina triste o allegra, ma poi ci sono quelli che cominciano a fare cose tipo O-o oppure X-P e io non capisco più niente. Se voglio dare un certo effetto non verbale, preferisco mettere parole tra virgolette, oppure usare corsivi o grassetti. Certo, qualcosa ci vuole, perché sull’Internèt c’è spesso un registro nuovo, più colloquiale dello scritto ma più scritto del colloquiale.

    Comment di galliolus (aka searcher) — 4 Luglio 2008 @

  4. Però forse adesso ho capito di che cosa parli. L’ho fatto anch’io.

    Comment di galliolus (aka searcher) — 4 Luglio 2008 @

  5. ciò che ho scritto vale solo per gli emoticon consolidati, quelli che sono ormai universalmente riconosciuti.
    non sono molti, a pensarci:

    :-)
    :-D
    :-(
    :-/
    ;-)
    :-P

    altri potrebbero affermarsi nei prossimi anni, ma non è detto.
    penso che il bacio:

    :-*

    sia sulla buona strada per l’affermazione definitiva.
    finché gli emoticon erano compresi solo da chi era in un certo “giro” non mi interessavano più di tanto. ma sono passati nell’uso universale perché, come tu stesso dici, servono nei nuovi registri di comunicazione; e anche perché si decodificano molto facilmente.

    quanto a grassetti, corsivi e virgolettati, hanno funzioni di gerarchizzazione degli elementi del testo. possono essere anche usati per rendere un tono emotivo, ma a mio parere con qualche forzatura che rischia di risultare pesante e di compromettere la leggibilità.

    Comment di alessandro — 5 Luglio 2008 @

  6. Sono già troppe, a meno che tu non voglia spiegarmi:
    – la differenza tra :-D e :-P
    – il significato di :-/
    – se ci sia una diversa sfumatura di significato in :-\

    E poi il bacio… un trattino rosa tra i due punti e l’asterisco!

    ;-)

    Comment di galliolus (aka searcher) — 6 Luglio 2008 @

  7. :-) è il sorriso, :-D è la risata, :-P è la linguaccia.
    è vero che :-D potrebbe rappresentare la linguaccia, ma non mi risulta che venga usato così.
    :-/ esprime perplessità o scetticismo. pensa a quando storci la bocca da una parte e fai mmmm… non mi risultano differenze con :-\, direi che dipende: da che parte storci la bocca? :-)

    penso che questi sei siano abbastanza conosciuti per dire che sono universalmente riconoscibili, anche se qualche spiegazione ogni tanto bisogna ancora darla ;-) però credo anche che si possano capire senzai spiegazioni. una volta che hai accettato e assimilato il :-) puoi arrivare facilmente al significato degli altri cinque. ora che ci penso, ad esempio, nessuno mi ha mai spiegato il significato di :-P. l’ho capito dal contesto delle conversazioni.

    ah, tra quelli affermati credo che vada messo anche :-O

    :-)

    Comment di alessandro — 7 Luglio 2008 @

  8. Ho da segnalare un interessante testo in merito:
    PUNTEGGIATURA -VOL 2- AAVV- RIZZOLI-SCUOLA HOLDEN MILANO,2001

    Comment di Margherita — 8 Luglio 2008 @

  9. celo :-)

    Comment di alessandro — 8 Luglio 2008 @

  10. Penso anche io che escluderne l’uso, limita un po’ la relazione bipolare virtuale e cio’ perche’ icone o segni grafici che le formano, aiutano a comprendere l’umore dell’interlocutore in un tempo in cui la fretta potrebbe altrimenti compromettere il successo della conversazione, essendo le stesse un supporto della mimica facciale e tonalita’ vocale assente.

    Alessandro, vado ot, ma desidero farti una richiesta, a proposito di rappresentazione grafica. Sono rimasta ‘attratta’ da una cosa che tu hai e io no… :-))
    e oso chiederti lumi in questo spazio: mi piace molto, ma molto, il rientro con barretta che inserisci quando riporti un discorso diretto. Mi diresti quale plugin utilizzi per tale funzione?

    Grazie mille e scusa l’impertinenza

    Comment di SignoraAnonima — 9 Luglio 2008 @

  11. nessuna impertinenza, figurati. quando una signora, anche se anonima, fa una richiesta così accorata, sarebbe da villani non rispondere :-)
    non uso nessun plugin, uso semplicemente il b-quote dell’editor di wordpress.

    Comment di alessandro — 9 Luglio 2008 @

  12. SignoraAnonima è il mio nick (come spiego nel mio blog ;-) di cui ti ho lasciato traccia per essere, per cosi dire… un po’ meno anonima, eheh)

    Grazie mille della risposta, vado subito a metterla in pratica e speriamo che “me la cavo” :-((
    ma ho forti dubbi, perche’ non mi faccio cosi’ capace, sigh…

    Kiss

    Comment di SignoraAnonima — 9 Luglio 2008 @

  13. ma certo, ho visto il tuo blog e non ti considero davvero anonima :-)
    comunque scusa, non devi fare altro che selezionare il testo del discorso diretto e cliccare su “b-quote”.

    Comment di alessandro — 9 Luglio 2008 @

  14. Siiiiiii oh siii, ce l’ho fatta grazie a te!
    Ho persino cambiato il colore dello sfondo… hai svoltato la mia giornata. Pensa cosa può fare una gentilezza.
    Mi manca solo piu quell’intrigante barretta laterale sx che tu hai e io no :-(
    ma per il resto… wowww

    ti smakko (altrimenti detto: un bacio)
    S.A.

    Comment di SignoraAnonima — 9 Luglio 2008 @

  15. di niente :-)
    la barretta laterale dipende dal tema, e non mi sembrerebbe molto adatta al tuo.

    Comment di alessandro — 9 Luglio 2008 @

  16. […] grandi invenzioni (e io ne abuso, lo ammetto: sto cercando di uscire dal tunnel) che sono gli emoticon. Va bene, da quando usiamo il web abbiamo aumentato molto la quantità di parole che scriviamo ogni […]

    Pingback di Cronachesorprese raquo; L#8217;invasione degli ultrapunti — 5 Dicembre 2013 @

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