Cronachesorprese

8 Giugno 2008

La profondità culturale dei cori da stadio

Filed under: le specie musicali — alessandro @

La curiosità mi è venuta da questo post del genovese a Londra. Anch’io vivevo nella semplicistica convinzione che fosse tutta farina del sacco delle Bananarama. Invece la storia di Na na hey hey è ben più lunga, complessa e affascinante. Dalla musica allo sport e ritorno. Fossati direbbe alzati che sta passando la canzone popolare. Fazio avrebbe un orgasmo in diretta. Veltroni inviterebbe quel che resta delle Bananarama ma anche figli e nipoti degli Steam a fare da testimonial per la prossima campagna elettorale. Nick Hornby sta già lavorando da anni a un romanzo epico sulla vicenda, ma ancora non ce l’ha detto.
Io non farò niente di tutto questo, ma confesso di essere affascinato. Ho sentito ripetere il motivetto centinaia di volte allo stadio. Ma non ero minimamente consapevole della precisione rituale con cui viene usato negli stadi inglesi e americani, dal calcio al baseball.

7 Giugno 2008

La Stampa, un caveau digitale

Filed under: cronache,il viandante digitale — alessandro @

gazzetta piemonteseQuello che desideravo si facesse per l’archivio non digitale del Corriere della Sera (cominciare a rendere disponibile l’archivio antecedente al 1992, anno dal quale è disponibile la versione digitale degli articoli) lo sta facendo La Stampa con un progetto di digitalizzazione grande e generoso: non solo per le risorse impegnate grazie al concorso di due fondazioni e un ente pubblico, ma per l’impegno culturale che implica. Se verrà portato a termine come è stato annnunciato sarà ben più di un’operazione di immagine, o meglio andrà ben oltre i sicuri ritorni di immagine: la rinuncia all’immediato ritorno commerciale (per un servizio che avrebbe ragione di richiedere la piccola spesa di un abbonamento) farà dell’archivio della storica testata torinese un punto di riferimento in rete. Ci vorrà il tempo e la familiarità dei navigatori, ma è matematico. In rete i contenuti veri, con il tempo, vengono sempre premiati. L’archivio è conservato in un caveau. Vuol dire che vale molto, ed è naturale. Farne una copia digitale non farà perdere valore all’originale cartaceo. Anzi, lo aumenterà perchè non sarà più ignorato. Non è bella questa possibilità che abbiamo con la rete di aumentare il valore di qualcosa grazie all’uso e alla conoscenza?

Guardando su google news noto che soltanto l’edizione locale di Repubblica ha riportato la notizia, se si escludono siti minori di informazione che vivono sostanzialmente di “riporto”. Gli editori fanno fatica ad andare oltre il loro orticello. Ma se snobbano un’operazione del genere perdono anche credibilità quando lanciano i loro prodotti. Se non mi parlano del progetto di digitalizzazione della Stampa, se negano a un fatto così rilevante la dignità di notizia,non vengano poi a disturbarmi con inutili enciclopedie e corsi di lingua lanciati attraverso i loro quotidiani.

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