Cronachesorprese

13 Maggio 2008

Discutere non è attaccare

Filed under: ratzie stories — alessandro @

Ieri Ratzinger ha parlato in udienza al Movimento per la vita. Ha ribadito quella che è da sempre la posizione della Chiesa sull’aborto. L’ha fatto perché vuole saggiare la disponibilità del nuovo governo a modificare e ammodernare la legge. Niente di strano, o di non lecito, o di inammissibile.
Naturalmente oggi tutti parlano di attacco frontale, eccetera. Ma che cavolo, si discute. Dovrebbe essere normale in una democrazia. Giusto? Si ragiona su una questione che non può mai essere data come definita per sempre.
Ripeto in punti come vedo io la questione. Dai numeri, dove è possibile, metto i link ai post nei quali ho già parlato di questi argomenti negli ultimi tre anni. Pochi saranno totalmente d’accordo con me, ma non mi importa.

1 – L’aborto è la soppressione di un essere umano.
2 – L’aborto non è un diritto, è legittima difesa.
3 – L’aborto non è una questione di donne, è un problema sociale che deve essere affrontato come collettività. Senza nulla togliere alla determinazione della donna, cui è lasciata la decisione perché altrimenti non sarebbe possibile salvaguardare il principio della libera scelta (che però non è un assoluto: la legge prevede almeno limiti di tempo e di luogo alla decisione della donna), non ci sarà progresso e maturazione, non ci sarà maggiore consapevolezza e in definitiva maggiore libertà per la donna e per tutti finché si continuerà ad affrontare culturalmente la questione in un’ottica di genere.
4 – L’aborto è equiparabile a un omicidio moralmente e non penalmente. Chi pratica l’aborto secondo le modalità previste dalla legge non dovrebbe subire sanzioni, penali (ovvio) o sociali (putroppo meno ovvio) come un omicida.
5 – La 194 è un buon compromesso e non è un tabù, può essere cambiata, ritoccata, ammodernata. Il limite delle 22 settimane forse può essere abbassato di una o due settimane senza scandalo e senza ledere i diritti di nessuno.
6 – La Chiesa ha il diritto di ribadire la sua posizione di sempre. Non è ingerenza, è diritto di partecipare come tutti i soggetti sociali alla definizione dei valori condivisi.
7 – Nessun politico italiano scatta sull’attenti quando parla il Papa. Valuta ciò che condivide e ciò che non condivide, come fa ogni persona di buon senso.
8 – Nessun governo di destra o di sinistra rigetterà l’aborto nella clandestinità, è impossibile. Se qualcuno provasse a farlo, io sarei contrario. Si spera invece che cada la barricata laicista sulle possibilità di revisione di una legge che regola l’ammissibilità della soppressione di esseri umani prima della nascita: è qualcosa, va da sé, di talmente delicato che occorre tenere sempre aperta la possibilità di un affinamento. Il “non si tocca” è proprio fuori luogo. Tra l’altro sono proprio i laicisti a mettere maggiormente in discussione, oggi, l’impianto della legge con la polemica sugli obiettori.
9 – Non è vero, come forse ha detto ieri Ratzinger, che la 194 non ha risolto nulla. Anche se certi dati sono forse un po’ enfatizzati, è plausibile che il numero globale degli aborti effettivamente praticati (anche in proporzione, considerando il saldo demografico negativo degli ultimi vent’anni) sia fortemente diminuito. Ma l’osservazione di Ratzinger era forse diretta ad altro, non al numero di aborti ma all’efficacia della legalizzazione dell’aborto sulla lotta ai problemi sociali ed economici che sono spesso alle origini della decisione di abortire.

7 Comments »

  1. D’accordo, a parte la 7.
    Purtroppo, ce ne sono molti che non hanno capacità critica, anche su questi argomenti, e votano secondo il partito.
    Questo è indubbio, e mi spiace.

    Comment di Nick — 13 Maggio 2008 @

  2. può darsi. ma nessun partito ha nel suo programma “faremo tutto quello che dice ratzie senza fiatare”… no, perché a sentire certi commenti sembra così.

    Comment di alessandro — 14 Maggio 2008 @

  3. Ale, mi piace la tua analisi sulla situazione. E’ la soppressione di un essere umano, d’ accordo, ma sai quanto ci romperebbero i coglioni i nostri amici progressisti? Dopo il culo che ci siamo fatti per apparire gente piacevole e ragionevole e non dei fanatici integralisti? Quel che e’ peggio, molte delle nostre amiche piu carine non ci rivolgerebbero piu la parola, non verremmo piu invitati alle feste piu belle… Per queste ragioni vale la pena di opporsi all’ idea di rendere illegale l’ aborto.
    Ti segnalo in proposito un inteessante articolo del settimanale satirico The Onion:
    http://www.theonion.com/content/news/lethal_injection_ban_leads_to_rise
    Forza Samp vecchio mio!

    Comment di Franco Reguzzoni — 14 Maggio 2008 @

  4. :-D
    quale onore, erano aaaanni che aspettavo un tuo commento, carissimo.
    spero che sia solo il primo…
    ma vedi, forse non è chiaro (anzi lo è ma mi prendi per i fondelli…) io non voglio che l’aborto diventi illegale. io voglio che diventi inutile. anzi che diventi culturalmente proprio l’ultima spiaggia, qualcosa che succede una volta ogni tanto, di cui magari parlano i giornali per dire “poveretta, questa ha proprio dovuto abortire, non aveva altra scelta…”. naturalmente solo con le iniziali, per rispettare la privacy. questo vorrei. se devo immaginarmi un progresso, mi immagino una situazione così.
    è molto bello quello che è successo in questi giorni, non so se hai letto di quella donna che ha scritto al presidente della repubblica dicendo che avrebbe abortito perché tra lei e il suo compagno arrivano a malapena a 1300 euro al mese. aveva già fatto la richiesta, la data dell’ivg era fissata, ma ora ha detto che ci ha ripensato. bisogna rendere sempre più frequenti, culturalmente e socialmente, questi casi. bisogna dare vera possiblità di scelta, e non solo economicamente. perché abortisce la donna che, per qualche motivo, si sente sola.
    vabbé, scusa il pistolotto. ah, un’ultima cosa che tu capirai: mi auguro di “non” vederti presto… ;-)

    Comment di alessandro — 14 Maggio 2008 @

  5. …ah, e comunque hai toccato un tasto davvero dolente. se Dio esiste, perché le abortiste sono mediamente (e sottolineo che sto parlando di media, che magari qualcuna si offende) più carine delle antiabortiste? è un problema…

    Comment di alessandro — 14 Maggio 2008 @

  6. l’aborto è una conquista fondamentale ed è difficile avere voglia di metterla in discussione. perché invece nessuno si concentra sulle condizioni che potrebbero renderlo l’ultima spiaggia? perché invece di mettere in discussione questa legge non si vedono mai proposte concrete di “prevenzione”?

    Comment di estrellita — 16 Maggio 2008 @

  7. beh, intanto perché a ogni tentativo di ragionare si erge un muro, come se i ragionamenti fossero attacchi. i laicisti impongono uno schema “acceso – spento”: la legge non si cambia. salvo poi pretendere di cambiare la legge nei punti che non vanno bene a loro, come l’obiezione. insomma hanno un atteggiamento “proprietario” verso la normativa attualmente in vigore, come se loro fossero i depositari, i soli che possono dare un’interpretazione autentica dello spirito della legge.

    Comment di alessandro — 16 Maggio 2008 @

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