Cronachesorprese

4 Gennaio 2008

Aborto, una conversazione che non deve aver fine

Filed under: cronache — alessandro @

Ritengo la proposta – provocazione di Ferrara discutibile ma opportuna come ogni iniziativa che tenga vivo un dibattito che non deve concludersi mai. La 194 è un punto di partenza e non un punto di arrivo. Una buona legge che ha dato buoni frutti, ma che non può esaurire la questione etica che affronta.
La campagna referendaria sulla legge 40 di due anni fa è stata una buona occasione per chiarire che non può esserci una parola definitiva e una direzione definitivamente progressiva su questi temi. Oggi, di fronte al finto unanimismo che si è creato sulla pur lodevole moratoria sulla pena di morte, ha fatto bene Ferrara a puntualizzare che è un’illusione pensare a provvedimenti legislativi pacificanti e assolutamente “buoni” su questioni etiche fondamentali e originarie per la stessa convivenza civile.
Segnalo questo ottimo post (e le successive precisazioni), che mi sento di sottoscrivere in pieno.

13 Comments »

  1. questo è un tema che mi appassiona sempre molto.
    e che mi infiamma.
    e che mi fa (anche) venire l’angoscia.
    perché *io* ho idee molto chiare, al proposito, ma riguardano solo me.
    trovo profondamente ingiusto che una legge possa vietare una scelta così intima.
    e, nello stesso tempo, credo profondamente di conoscere il valore della vita, fin dal suo inizio.
    penso che, in certi casi, essere aiutate sia di fondamentale importanza per difenderla, questa vita.
    ma di aiuto, in giro, ne vedo davvero poco.
    la 194 non è una legge perfetta, ma alla fine è quello che si “merita” una società come la nostra.
    e comunque, sì, “la pelle delle donne” c’entra sempre, anche se il post che tu citi relativizza e banalizza l’espressione.
    è insensato, in ogni caso, farne una questione politica.

    Comment di alga — 4 Gennaio 2008 @

  2. vietare no, regolamentare sì. la legge fa questo. se “regolamenta” vuol dire che la scelta è in parte intima e in parte no, come è logico, visto che coinvolge “almeno” un’altra persona.
    anch’io vedo poco aiuto in giro ed è questa mancanza, soprattutto, che limita la libertà di scelta.
    è una questione politica perché riguarda una responsabilià etica collettiva e non solo personale. se intendi che è insensato farne ogggetto di speculazione politica (per accallappiarsi facili consensi di ultrabigotti o ultralaicisti) sono d’accordo con te.

    Comment di alessandro — 5 Gennaio 2008 @

  3. […] e anche maggiori opportunit per aiutare una donna in difficolt. e va bene discuterne, come dice alessandro, infatti un tema che non si mai spento e che a intervalli pi o meno regolari viene fuori e […]

    Pingback di stellinorama » Blog Archive » 194 s — 5 Gennaio 2008 @

  4. io non capisco perché dovrebbe essere la 194 ad essere cambiata, se già la legge contiene sostanzialmente quello che servirebbe per rendere il suo utilizzo migliore oggi. Può darsi che la legge sia vecchia, ma noi non possiamo vederlo, dato che non viene applicata come dovrebbe essere, non possiamo renderci conto di quanto quello che già contiene non potrebbe esserci sufficiente oggi. Forse quello che andrebbe cambiato sono i consultori, che dovrebbero essere utilissimi (tra l’altro anche in altre circostanze, meno tragiche) e non lo sono. O altre leggi che riguardano direttamente le donne che ricorrono di più all’aborto (emigrate, giovanissime). Mi sembra che associare la moratoria sulla pena di morte a un possibile cambiamento della 194 non serva a rendere sereno il dibattito sulla questione, e alla fine nuoccia i possibili miglioramenti. Questa cosa che “Ferrara il provocatore” può dire quello che vuole e come vuole mi ha un po’ stufato.

    Comment di Tere — 6 Gennaio 2008 @

  5. devo dire che io ho sempre “usato” i consultori per quanto riguarda la contraccezione e mi son sempre trovata bene!!
    quindi la mia esperienza è positiva! per quanto riguarda la legge sull’aborto, io penso che è stata fatta in un periodo storico davvero difficile ma importante in un paese bigotto e conservatore, e quindi non vedo cosa ci sia da cambiare!!!
    la cosa più importante è che le donne non muoiono più per aver fatto questa scelta, che è già difficile!!!
    e lo è, per tutte!!!

    Comment di silvia — 6 Gennaio 2008 @

  6. tere: lo spostamento del limite dalla ventiduesima alla ventesima settimana, alla luce delle acquisizioni mediche e scientifiche, comporterebbe una revisione della legge. anche la parte riguardante la prevenzione potrebbe essere ampliata e migliorata, comprendendo anche l’assistenza alle nuove “fasce deboli” non così numerose trent’anni fa. se una parte di legge non viene applicata forse è perché ha bisogno di essere aggiornata, specificata o riscritta. accade per centinaia di altre leggi, non c’è motivo perché non accada anche per la 194.
    forse la sparata di ferrara non è utile per la “serenità” del dibattito. ma prendere lo spunto dalla moratoria sulla pena di morte ha una sua logica che condivido, per i motivi che ho detto e che sono spiegati molto bene nel post da me segnalato.
    io considero la questione in questo modo: la legge sull’aborto è una ferita, è una di quelle acquisizioni in cui la convivenza civile sperimenta un limite, un’approssimazione che mette in discussione la sua stessa natura. dovrebbe quindi essere continuamente in discussione, con due punti fermi: la libertà di scelta e il riconoscimento della dignità di uomo del nascituro, la cui soppressione è solo identificata in alcuni casi regolati dalla legge come un male minore.

    silvia: come ho detto decine di volte, ritengo la 194 una buona legge che ha dato buoni risultati. ma è sbagliato considerarla come qualcosa di acquisito per sempre e non superabile. è un punto di partenza e non un punto di arrivo, poiché affronta una questione etica enorme che non sarà mai pacifica.
    quanto ai consultori, le esperienze sono varie e non sempre positive. molto dipende, naturalmente, dagli operatori che ci lavorano.

    Comment di alessandro — 6 Gennaio 2008 @

  7. oggi sulla stampa c’era un’altra intervista a ferrara, su certi passaggi, mi sembra che non abbia proposte concrete nemmeno lui.
    un conto è la posizione intellettuale su un principio, un altro la tutela degli esseri umani concreta. va bene il feto, che anche secondo me è un essere umano, ma le donne? non puoi trattare l’aborto alla stregua di un qualsiasi omicidio, il feto alla stregua di un qualsiasi bambino e poi dire che non giudichi una donna che abortisce un’assassina. non quadra, semplicemente.
    e poi non viene mai fuori abbastanza il diritto e la responsabilità dei padri, secondo me.
    l’unica cosa su cui secondo me bisogna puntare tutto è la prevenzione e la contraccezione. concordo con teresa: i consultori sono da rivedere, e soprattutto per i servizi che offrono alle ragazze più giovani.

    Comment di estrellita — 8 Gennaio 2008 @

  8. quadra, a mio parere. dire che l’aborto è un omicidio non significa trattare l’aborto “alla stregua di qualsiasi omicidio”, così come la legge non tratta alla stregua di qualsiasi omicidio una reazione per legittima difesa che ha portato alla morte di qualcuno, ad esempio. si può ricordare che l’aborto è un omicidio senza colpevolizzare nessuno. è possibile, e sarebbe davvero un progresso culturale e civile poterlo fare.

    Comment di alessandro — 8 Gennaio 2008 @

  9. per essere precisi, questo passaggio dell’editoriale di ferrara di sabato lo condivido al 120%:

    ““Il diritto alla vita del concepito deve essere sempre bilanciato con il diritto alla salute fisica e psichica della madre”. In questo spazio è possibile combattere la piaga dell’aborto clandestino, definire l’aborto rigorosamente come un’eccezione intitolata al diritto di autodifesa della gestante, privarlo dell’abusivo carattere di diritto all’autodeterminazione come potere nichilista e autolesionista di un soggetto femminile inventato dall’ideologia, inesistente nella vita umana.”

    questa è, a mio parere, una direzione “progressista” da dare al dibattito sull’aborto. sono disposto da qui all’eternità ad andare controcorrente, ad affermarlo anche da solo contro tutto il mondo.

    Comment di alessandro — 9 Gennaio 2008 @

  10. Grazie ad estrellita per aver ricordato “ciò che non viene mai fuori abbastanza: il diritto e la responsabilità dei padri”.
    Accade che ci siano padri disposti a difendere i loro figli, anche pagando i danni ad una donna perché prosegua la gravidanza fuori programma.
    Accade che ci siano padri che forse una volta si sarebbero sentiti in dovere di preoccuparsi dell’aborto clandestino; ma adesso c’è la mutua, quindi “non disturbare, pupa”.
    Accade che ci siano coppie felici ed innamorate, dove lei rimane incinta e lui le dice sorridendo: “amore, ti lascio libera di scegliere!”. Lei magari sperava in un: “amore, è bellissimo, ti aiuterò io!” e non sa come dirglielo.
    Non so se la legge sull’aborto ha veramente difeso la libertà della donna o se invece l’ha resa ancora più schiava del capriccio maschile.

    PS: quando ho sentito per la prima volta battere il cuore di mia figlia, era lunga 19 millimetri.

    Comment di searcher — 9 Gennaio 2008 @

  11. […] presentare i fatti così: nella sua personale campagna per una moratoria sull’aborto mischia ottime domande a provocazioni e argomentazioni risibili, violente e gratuite, che non aiutano ad […]

    Pingback di Cronachesorprese » Aborto: correggetemi se sbaglio — 25 Febbraio 2008 @

  12. la legge 194 non dovrebbe esistere . Basta con i capricci degli uomini . Basta con l immaturità degli uomini .Imaparate a stare al mondo!!!!p.s l aborto dovrebbe essere vietato

    Comment di giulia — 8 Marzo 2008 @

  13. […] legge non dovrebbe subire sanzioni, penali (ovvio) o sociali (putroppo meno ovvio) come un omicida. 5 – La 194 è un buon compromesso e non è un tabù, può essere cambiata, ritoccata, […]

    Pingback di Cronachesorprese » Discutere non è attaccare — 13 Maggio 2008 @

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